Dal trionfo a Nuova Delhi al ruolo di chef, ristoratori e produttori di Puglia: una rete di qualità che contribuisce a rafforzare l’immagine dell’Italia nel mondo
L’Associazione Sinergitaly, guidata dal Cav. Uff. Console Onorario della Repubblica Ceca in Puglia Riccardo Di Matteo, accoglie con entusiasmo il riconoscimento della Cucina Italiana come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO, celebrato a Nuova Delhi alla presenza del Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Un risultato storico che premia l’identità gastronomica italiana e, allo stesso tempo, la capacità del Paese di esprimere una cultura che unisce tradizione, creatività, sostenibilità e un forte valore sociale.
Il contributo determinante della filiera agroalimentare italiana — dalle istituzioni agli chef, dai ristoratori ai produttori, dalle associazioni alla rete diplomatica — rappresenta la dimensione corale di questo successo. Il riconoscimento UNESCO non riguarda solo la cucina come insieme di ricette, ma una visione, un modo di vivere e un patrimonio culturale che affonda le radici nei territori e nelle comunità.
In questo quadro, Sinergitaly sottolinea con particolare orgoglio il ruolo della Puglia e delle sue eccellenze, che da anni contribuiscono a diffondere l’immagine dell’Italia nel mondo attraverso qualità, autenticità e innovazione. Tra queste spicca Pietro Zito, chef di Antichi Sapori ad Andria, considerato una delle voci più autorevoli della cucina di territorio, celebrato in paesi come Giappone e Cina. La sua filosofia gastronomica, radicata nella cultura agricola pugliese, rappresenta l’essenza stessa del patrimonio immateriale riconosciuto dall’UNESCO: rispetto per la terra, stagionalità, ritualità e sapienza contadina.
L’omaggio di Sinergitaly si estende anche a Villa Carafa, al Ristorante Il Pescatore e a Saporosa di Luca Sanguedolce, realtà che incarnano la capacità della Puglia di coniugare ricerca, tradizione e qualità. Tutte sono state premiate a Roma da Riccardo Di Matteo, riconoscimento che oggi assume un valore ancora più significativo alla luce del traguardo UNESCO. A queste eccellenze si affianca il Frantoio Muraglia, ambasciatore dell’olio pugliese nel mondo, simbolo di una cultura produttiva capace di trasformare la tradizione olearia in un linguaggio di design e identità territoriale.
Il successo ottenuto dall’Italia è dunque il risultato di un articolato ecosistema fatto di competenze, professionalità e storie che attraversano tutto il Paese. Sinergitaly ribadisce il proprio impegno nel sostenere e promuovere queste realtà, consapevole che il valore culturale della cucina italiana si rafforza attraverso il lavoro quotidiano di chi, nei ristoranti, nei frantoi e nelle aziende agricole, preserva e rinnova un patrimonio tramandato da generazioni.
Il riconoscimento UNESCO non è un punto di arrivo, ma una nuova opportunità: quella di continuare a valorizzare il ruolo dei territori, delle eccellenze e dei talenti che rendono la cucina italiana una delle espressioni culturali più amate e riconosciute al mondo. La Puglia, con i suoi protagonisti, ne è ancora una volta una delle testimonianze più luminose.


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