Autorità civili, militari e rappresentanti dell’APAMRI insieme per rendere omaggio ai 19 italiani uccisi il 12 novembre 2003, la più grave perdita per l’Italia in un’operazione militare dalla Seconda guerra mondiale.
Durante la cerimonia è stata deposta una corona di alloro davanti alla stele commemorativa, simbolo del sacrificio dei militari e civili italiani uccisi nell’attentato del 12 novembre 2003 contro la base dei Carabinieri di Nassirya, in Iraq.
L’attacco, compiuto con un camion imbottito di tritolo lanciato a folle velocità contro l’edificio, costò la vita a 19 italiani: 12 carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili. Fu la più grave perdita per l’Italia in un’operazione militare dalla Seconda guerra mondiale.
La giornata commemorativa, che dal 2009 è riconosciuta come “Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”, ha rappresentato un momento di profonda riflessione sul significato del servizio e sul valore della memoria.
L’evento ha voluto ricordare l’impegno dei militari italiani impegnati in Iraq per una missione di peacekeeping sotto l’egida dell’ONU, volta a sostenere la ricostruzione e la stabilità del Paese dopo la guerra.
Il Presidente Di Matteo, intervenendo nel corso della cerimonia, ha dichiarato:
«Quegli uomini hanno rappresentato il volto più autentico dell’Italia, quello del servizio, del dovere e del sacrificio per la pace. Il loro ricordo deve restare vivo nelle coscienze di tutti, perché solo mantenendo viva la memoria possiamo rendere onore a chi ha dato la vita per un ideale di libertà e solidarietà».
Il Segretario Generale Michele Grillo ha sottolineato a sua volta:
«I caduti di Nassirya sono eroi che hanno sacrificato la loro vita per la pace e la solidarietà internazionale. Il loro esempio ci ricorda quanto la pace sia fragile e quanto sia necessario un impegno costante per difenderla, anche attraverso la cultura e l’educazione civica».
La commemorazione si è conclusa con un momento di raccoglimento, durante il quale tutti i presenti hanno rinnovato l’impegno a tramandare il ricordo dei caduti alle nuove generazioni.
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