Visualizzazione post con etichetta Radio Idea. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Radio Idea. Mostra tutti i post

venerdì 13 giugno 2025

Il pericolo del reddito universale nel dibattito sull’AI: se il lavoro perde centralità, si dissolve l’umanità


Il I° Simposio Pontificio sull’Intelligenza Artificiale, in programma il 24 giugno 2025 a Roma, rappresenta un evento di grande rilievo culturale e sociale. L’iniziativa, ospitata nello storico Palazzo Maffei Marescotti, si propone di affrontare con profondità e pluralismo tematiche cruciali per il nostro tempo: l’impatto dell’AI sull’economia, il lavoro, la governance e le implicazioni etiche. 

La presenza di relatori di alto profilo, tra accademici, economisti e rappresentanti della società civile, testimonia l’intento di avviare un confronto serio e costruttivo. Proprio questo spirito di apertura e riflessione ci ha spinto a partecipare fin dall’inizio con entusiasmo ai lavori del Salotto AI ENIA.

Tuttavia, nel merito di uno dei temi affrontati, tra i relatori spicca l’intervento del prof. Giovanni Barretta, economista legato al “Salotto AI ENIA”, il quale affronterà il tema: “Il rapporto tra lavoro, reddito e tecnologia – l’impatto dell’AI sull’occupazione e la prospettiva del reddito base universale”. Una frase del documento ufficiale chiarisce la direzione proposta: “Il reddito base universale potrebbe, quindi, costituire la risposta alla probabile riduzione dei posti di lavoro, determinata dall’avvento dell’AI”.Ma è davvero questa la direzione che vogliamo intraprendere? O stiamo forse sottovalutando le sue conseguenze più profonde?

Reddito universale: soluzione o trappola sociale?

Il reddito di base universale viene presentato come uno scudo sociale di fronte alla crescente automazione e alla perdita di posti di lavoro. Ma è davvero così? O nasconde un inganno ben più pericoloso: quello di svuotare di significato il lavoro umano, trasformando i cittadini in consumatori passivi, scollegati dal valore e dalla dignità del proprio operato?

Dom Louis-Marie, Abate dell’Abbazia Santa Maddalena di Le Barroux, ha messo a fuoco con parole limpide una verità scomoda: “Con il lavoro l’uomo sviluppa le virtù e rimane ancorato alla realtà. Il reddito universale di base va contro natura, gettando la società nell'individualismo egoista.” E come dargli torto?

Il lavoro non è solo un mezzo di sostentamento, è una dimensione esistenziale. È attraverso di esso che l’uomo partecipa alla creazione, sostiene la famiglia, serve il prossimo. Spezzare questa catena – anche con l’intenzione di proteggerla – significa, in realtà, recidere le radici della dignità umana.

Macron e il modello francese: una falsa promessa?

In Francia, Emmanuel Macron ha proposto nel 2020 il cosiddetto “reddito universale di attività”, fissandolo a 550 euro mensili. Una misura che, a ben vedere, non è né universale né risolutiva. Si tratta di un sussidio condizionato, non di una vera garanzia esistenziale. E soprattutto, non risponde alla domanda di fondo: dove andrà a finire la vocazione dell’uomo al lavoro, al merito, alla responsabilità?

L’AI deve essere al servizio del lavoro, non lo strumento della sua estinzione.

Il Simposio Pontificio ha scelto come tema centrale un “nuovo umanesimo” tecnologico. Ma l’umanesimo, per definizione, mette l’Uomo al centro. Se accettiamo, come dato inevitabile, che l’intelligenza artificiale distruggerà l’occupazione e che l’unica risposta sia “pagare tutti per non lavorare”, non stiamo forse accettando una resa morale prima ancora che politica?

L’AI dovrebbe potenziare il lavoro, renderlo più umano, non eliminarlo. E qui si apre il vero punto critico del Salotto AI ENIA: l’approccio adottato sembra rovesciare la logica naturale. Non si parte dal principio che il reddito è un diritto umano universale (come qualcuno vorrebbe), ma si giustifica il reddito solo in quanto sostitutivo del lavoro. Un ragionamento capovolto, che rivela l’anima tecnocratica e post-umanista di certi modelli ideologici.

Verso una nuova ghettizzazione?

La prospettiva che si profila, se portata alle estreme conseguenze, non è solo distopica: è pericolosamente classista. Una società divisa tra chi produce valore (le élite tecnocratiche e le macchine) e chi riceve un obolo per restare buono e zitto. “L'inclusione sociale” promessa dal reddito universale rischia di trasformarsi in un nuovo apartheid economico, in cui l’essere umano diventa irrilevante sul piano produttivo, e quindi anche su quello sociale e politico.

Conclusione: apriamo il confronto, ma senza ambiguità

Abbiamo accolto con entusiasmo la nascita del Salotto dell’Intelligenza Artificiale, partecipando attivamente ai confronti, specialmente sui temi delicatissimi della proprietà intellettuale e del copyright nell’era digitale. 

Ci auguriamo vivamente che il cammino del Salotto non prenda la direzione della promozione di modelli economici distopici come il reddito universale. Speriamo piuttosto che, proprio da questo tema, possa svilupparsi un confronto aperto e costruttivo, come sottolineato anche dal presidente del Salotto dell’AI, Fabrizio Abbate, da noi interpellato per chiarire e rasserenare le nostre legittime preoccupazioni. 

Una simile impostazione, se diventasse prevalente, sarebbe difficilmente conciliabile con i valori che ispirano da sempre il lavoro delle nostre testate – Radio Idea, IdeaNews e il Circuito Airplay – orientate alla valorizzazione del lavoro, della responsabilità e della dignità personale.

Siamo consapevoli che il tema è aperto e che all’interno dello stesso Salotto esistono sensibilità differenti, come emerso da recenti confronti diretti con alcuni dei relatori. Ci auguriamo che questo confronto rimanga vivo, plurale e soprattutto fedele all’idea di un’intelligenza artificiale realmente al servizio dell’uomo e del suo lavoro. Il nostro contributo critico vuole inserirsi proprio in questo spirito: non per interrompere il dialogo, ma per renderlo più consapevole, onesto e costruttivo.


domenica 25 maggio 2025

Terapia CRAPU e Approcci Alternativi al COVID-19: L'Intervista al Dottor Franco Giuseppe Cusumano


Durante un evento in Svizzera legato al docufilm "Non è andato tutto bene", il
Dottor Franco Giuseppe Cusumano ha rilasciato un'intervista a Grazia Piccinelli, condividendo la sua esperienza nella gestione del COVID-19 e nel trattamento di presunti danni post-vaccinali attraverso una terapia innovativa denominata Terapia CRAPU.

L'intervista, offre uno spaccato delle metodologie alternative utilizzate dal medico durante la pandemia, presentando una prospettiva critica sui protocolli ufficiali adottati dalle autorità sanitarie.

La Terapia CRAPU: Composizione e Meccanismo d'Azione

Origine e Significato dell'Acronimo

La Terapia CRAPU prende il nome da un acronimo che il Dottor Cusumano spiega così: "Complementare, Riducente e Anti-degenerativa, Più sta per Puccio", riferendosi al ricercatore Giovanni Puccio, sviluppatore iniziale di questa terapia antiossidante.

Come riferito dal medico: "Mira a riportare il sistema redox omeostatico al giusto equilibrio", con l'obiettivo di proteggere l'organismo da danni causati da virus, batteri e oncogeni.

Composizione della Formulazione

La Terapia CRAPU, inizialmente somministrata per via endovenosa, è ora disponibile anche in formulazione orale sotto forma di sciroppo. La composizione del preparato include:

  • Glutatione
  • N-acetilcisteina
  • Vitamina D

Il Dottor Cusumano sottolinea che "nel 95% anche terapia CRAPU orale ha funzionato a meraviglia", sebbene riconosca che la forma endovenosa abbia un'azione più diretta e rapida.

L'Approccio Terapeutico Controverso: Azitromicina e Idrossiclorochina

L'Ipotesi del Virus-Fago

Una delle affermazioni più significative del Dottor Cusumano riguarda la sua interpretazione del meccanismo d'azione del SARS-CoV-2. Secondo la sua ipotesi, formulata nell'aprile 2020: "il virus è un fago, quindi utilizza il batterio".

Questa teoria lo ha portato a ipotizzare che il virus utilizzasse il micobioma polmonare o la micobiota intestinale per causare danni, giustificando così l'uso di antibiotici contro una malattia virale.

I Farmaci Utilizzati

L'approccio terapeutico del medico si è basato principalmente su:

1. Azitromicina - Antibiotico

2. Idrossiclorochina - Anti-infiammatorio

Il Dottor Cusumano descrive questo approccio come "irrazionale utilizzo del di un antibiotico... l'azitromicina risultò vincente insieme a un anti-infiammatorio che è l'idrossiclorochina".

Secondo le sue dichiarazioni, con questo protocollo ha trattato "a Bergamo, a Milano e a Torino più di 2000 persone" durante la fase acuta della pandemia.

Critica al Protocollo Ufficiale

La Posizione su Tachipirina e Vigile Attesa

Uno degli aspetti più controversi dell'intervista riguarda la forte critica al protocollo ufficiale. Il Dottor Cusumano definisce "protocollo criminale" l'approccio standard della "Tachipirina e vigile attesa".

La sua opposizione si basa su ricerche che, secondo le sue affermazioni, dimostrerebbero che la Tachipirina (Paracetamolo/Acetaminofene) "riduce il glutatione", sostanza che considera fondamentale per:

  • Bloccare la replicazione virale
  • Rompere i biofilm batterici
  • Prevenire la resistenza ai farmaci

Il Ruolo del Glutatione

Il Glutatione emerge come elemento centrale nella filosofia terapeutica del medico. Questa sostanza, presente nella formulazione della Terapia CRAPU, viene considerata essenziale per il corretto funzionamento del sistema redox omeostatico e dei mitocondri.

Trattamento dei Presunti Danni Post-Vaccinali

L'Estensione della Terapia

Il Dottor Cusumano afferma di aver esteso l'uso della Terapia CRAPU e degli stessi farmaci utilizzati per il COVID-19 anche per il trattamento di persone che ritenevano di aver subito danni dalle vaccinazioni anti-COVID.

Diffusione del Trattamento

Un aspetto interessante emerso dall'intervista riguarda la modalità di diffusione della terapia: "La mia terapia si fece a passaparola... ma erano con i medici di famiglia assenti".

Questo fenomeno ha portato, secondo il medico, a una carenza di Azitromicina nelle farmacie, data la richiesta generata dal passaparola tra i pazienti.

Personalizzazione del Trattamento

Approccio Individualizzato

Il Dottor Cusumano enfatizza l'importanza della personalizzazione: "dobbiamo personalizzare in rapporto alla sintomatologia e in rapporto agli esami ematochimici che noi facciamo".

Prima di iniziare la Terapia CRAPU, vengono effettuati specifici esami ematochimici, tra cui:

  • Omocisteina - per valutare i livelli di stress ossidativo

L'intervista si interrompe mentre il medico stava elencando i quattro esami fondamentali che considera necessari prima dell'inizio del trattamento.

Applicazioni Terapeutiche

Secondo quanto dichiarato, la Terapia CRAPU trova applicazione in diverse condizioni:

  • COVID-19 acuto
  • Long COVID
  • Presunti danni post-vaccinali

Produzione e Disponibilità

La formulazione orale della Terapia CRAPU è attualmente prodotta da due aziende, rendendo il trattamento più accessibile rispetto alla somministrazione endovenosa iniziale.

Considerazioni Finali e Raccomandazioni

Le affermazioni del Dottor Cusumano rappresentano un approccio alternativo e controverso alla gestione del COVID-19 e delle sue conseguenze. Le terapie descritte si discostano significativamente dai protocolli ufficiali raccomandati dalle autorità sanitarie internazionali.

È importante sottolineare che le dichiarazioni riportate in questa intervista riflettono esclusivamente le opinioni e le esperienze del medico intervistato e non costituiscono raccomandazioni mediche generali.

⚠️ Importante Disclaimer Medico

Prima di intraprendere qualsiasi trattamento o terapia, è fondamentale consultare sempre il proprio medico curante. Solo un medico qualificato può valutare la situazione clinica individuale e fornire consigli terapeutici appropriati e sicuri.

Le informazioni contenute in questo articolo sono fornite esclusivamente a scopo informativo e non sostituiscono in alcun modo il parere medico professionale.


Intervista Dr. Franco Giuseppe Cusumano

Terapia CRAPU e approcci alternativi al COVID-19

00:00 00:00
🔊

Informazioni Audio:

Durata: 11 minuti e 45 secondi

Intervistato: Dr. Franco Giuseppe Cusumano

Intervistatrice: Grazia Piccinelli

Contesto: Evento in Svizzera, docufilm "Non è andato tutto bene"

Diffusione: Radio Idea e Circuito Airplay

📥 Scarica Audio
Intervista video originale 

Articolo redatto sulla base dell'intervista. Le citazioni riportate sono fedeli alle dichiarazioni del medico intervistato.

sabato 17 maggio 2025

Ether Weave Project pubblica il videoclip ufficiale di “Dream Live – La libertà di sognare”: una visione tra musica, simboli e luce

È online su YouTube il videoclip ufficiale di “Dream Live – La libertà di sognare”, la versione Synthesy del brano firmato da Ether Weave Project, che sta conquistando l’etere grazie al sostegno di numerose emittenti radiofoniche italiane. Un’opera che travalica il semplice ascolto, trasformandosi in un’esperienza audiovisiva immersiva, tra luci sintetiche, visioni oniriche ed emozioni elettroniche.

Il brano, scelto come colonna sonora ufficiale del MolFest 2025, si distingue per la sua forza evocativa, con un ritornello immediato e una melodia coinvolgente che si fonde a un sound synthwave raffinato e travolgente. Una cifra stilistica che ha attirato l’attenzione di molte realtà radiofoniche del Paese, tra cui quelle del Circuito Airplay, il network nazionale di promozione della musica emergente che da anni sostiene nuovi linguaggi sonori.

A rafforzare la diffusione e la credibilità del progetto c’è anche il supporto della REA – Radiotelevisioni Europee Associate, associazione di riferimento per le emittenti locali, che promuove la libera espressione artistica e la valorizzazione delle produzioni indipendenti.

📽️ Guarda ora il videoclip ufficiale:
Dream Live – La libertà di sognare (Synthwave Mix) – YouTube

La storia e l’identità del progetto Ether Weave Project sono raccontate anche in una intervista esclusiva realizzata da Miriana Catacchio, dove emergono i retroscena del brano, il rapporto tra creatività e intelligenza artificiale e la visione artistica che ha portato alla nascita di Dream Live.

🎧 Ascolta l’intervista esclusiva:
L’anima nascosta dietro Dream Live – Intervista a Ether Weave Project

Il viaggio musicale diventa spettacolo con “Dream Live Show – La libertà di sognare”, ideato e diretto da Lucia Catacchio, che porterà sul palco del MolFest una performance che unisce le sigle dei cartoni animati cult, danza, visual art e un set live firmato DJ Mizio. Il festival, in programma a Molfetta dal 27 al 29 giugno 2025, è uno degli appuntamenti più attesi dell’anno dedicati all’innovazione culturale, sociale e musicale.


RADIO CHE STANNO TRASMETTENDO IL BRANO:

Radio IdeaRadio Altamura UnoPRL 101.7Radio JTJDimensione RadioBierredue Basilicata, Radio 2Radio RCCRadio Centro Fiuggi FM 101.8Radio Lecco Città ContinentalRadio SalentoRadio Base MisterbiancoRadio VenereRCM 104The Power Radio StationRadio RuotiRadio OrizzontiRTA PlanetRadio Blu ItaliaRadio MargheritaRete Top 95Radio Punto ZeroRadio Reporter AostaRadio BirikinaValle d'Aosta 101Antenna Web, Radio Irene, Radio Antenna Web, Radio Antenna Petrignao, Radio Esse, Radio Calabria, Radio Deltauno


MEDIA E NETWORK CHE HANNO DATO SPAZIO AL PROGETTO:

REA – Radiotelevisioni Europee Associate – https://www.reasat.eu/
Le 100 Radio e TV – https://www.reasat.eu/le-100-radio-tv/
Disconovità – https://www.disconovita.it/
La Folla – https://www.lafolla.it/
TV Numeri Uno – https://www.tvnumeriuno.it/
ASLIM Italy – https://www.aslimitaly.it/

📽️ Ether Weave Project - Dream Live – La Libertà di Sognare (Synthwave Mix)

 


🎤 Ether Weave Project – Intervista esclusiva: l’anima nascosta dietro “Dream Live”
 


Ascolta Radio Idea
Prendimi e portami ovunque!