martedì 27 maggio 2025

L'Alba dell'AI in Italia: ENIA Traccia la Rotta tra Ricchezza Promessa, Regole Necessarie e una Rigenerazione a Misura d'Uomo

Milano, 26 maggio 2025 – L'Intelligenza Artificiale non è più una frontiera lontana, ma una realtà pulsante che sta ridisegnando il tessuto economico e sociale. Questo il messaggio centrale emerso dal 1° Congresso Nazionale ENIA (Ente Nazionale per l'Intelligenza Artificiale), tenutosi presso il Palazzo Lombardia. Con il tema "L'Economia dell'AI: Ricchezza, Regole e Rigenerazione", l'evento ha catalizzato l'attenzione di istituzioni, accademici, imprese e società civile, aprendo un dialogo cruciale sul futuro dell'Italia nell'era dell'AI.

Un'Infrastruttura Pubblica per il Futuro del Paese

L'apertura dei lavori è stata affidata a Valeria Lazzaroli, Presidente ENIA, che ha immediatamente delineato la portata della sfida e dell'opportunità: "L'AI come infrastruttura pubblica per rigenerare il Paese," ha dichiarato, sottolineando la necessità di un approccio che sia al contempo ambizioso e profondamente radicato nei valori umani. "L'approccio umanocentrico deve essere il faro," ha aggiunto, evidenziando come ENIA miri a passare "da una fase di sperimentazione a una di implementazione consapevole." Il suo intervento ha posto le basi per una discussione che non si limiti agli aspetti puramente tecnologici, ma che abbracci le implicazioni etiche, sociali e di governance.

Le visioni strategiche sono state ulteriormente arricchite dai contributi di Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, e Marco Alparone, Vicepresidente. Agostino Ghiglia, Membro Garante della Privacy, ha poi messo in guardia sull'importanza di navigare il complesso scenario normativo, con GDPR e AI Act al "banco di prova", mentre Andrea Stazi ha esortato ad "abitare l'innovazione per non essere disabitati dal futuro".

L'AI e il Tessuto Economico: Opportunità e Responsabilità Condivisa

Il congresso ha esplorato a fondo l'impatto dell'AI sull'economia. Angelo Deiana, Presidente Confassociazioni e dell'Osservatorio Italiano per l'Intelligenza Artificiale ENIA, ha offerto una prospettiva lucida sulle trasformazioni in atto, specialmente per il mondo delle banche, della finanza e delle PMI. "L'AI sta democratizzando l'accesso a strumenti potenti, ma questo richiede una maggiore responsabilità da parte di tutti gli attori," ha affermato Deiana. Ha evidenziato come, se da un lato l'AI offra strumenti senza precedenti per la gestione del rischio e la personalizzazione dei servizi, dall'altro ponga sfide in termini di competenze e di equità. "Non possiamo permetterci che l'AI crei un nuovo digital divide. La fiducia è la moneta dell'economia digitale, e l'AI deve essere costruita su basi etiche solide."

Questi temi sono stati ripresi da Giulio Gallera, che ha discusso gli investimenti pubblici del PNRR, da Fabio Greco e Giuseppe Gulino, che hanno portato la voce delle PMI e del settore assicurativo, e da Alfredo Sassi, che ha illustrato le potenzialità dell'AI nella filiera del farmaco.

Dall'Antropologia alla Governance: L'Uomo al Centro della Rivoluzione AI

"Un passaggio particolarmente incisivo dell'intervento di Fabrizio Abbate ha riguardato la spinosa questione del diritto d'autore e della proprietà intellettuale nell'era dell'Intelligenza Artificiale generativa. Abbate ha posto una domanda fondamentale che risuona con urgenza nel mondo creativo e legale: 'Cosa succederà alla creatività, e soprattutto alla difesa del diritto d'autore, quando le macchine non solo supportano la creazione, ma generano autonomamente contenuti che un tempo erano esclusiva prerogativa dell'ingegno umano?'

Ha evidenziato come i modelli di AI generativa vengano addestrati su vastissime quantità di dati preesistenti, spesso coperti da copyright, sollevando interrogativi complessi sulla liceità di tale utilizzo e sulla paternità delle opere risultanti. 'Stiamo assistendo a un cambio ontologico,' ha ribadito Abbate, 'in cui la stessa definizione di autore e di opera originale viene messa in discussione.' Ha citato le cause legali già in corso a livello internazionale, come quella del New York Times contro OpenAI, come segnali di una battaglia legale e culturale appena iniziata.

L'intervento ha sottolineato la necessità di un quadro normativo specifico che non si limiti ad applicare vecchie categorie a nuove realtà, ma che sappia cogliere la specificità dell'AI. 'Il GDPR non basta,' ha affermato, 'serve un approccio che bilanci la spinta all'innovazione con la tutela dei diritti dei creatori e la salvaguardia del valore del lavoro intellettuale.' Abbate ha invitato a una riflessione profonda su come l' 'economia delle intenzioni', alimentata dall'AI, possa coesistere con un sistema che riconosca e remuneri equamente la creatività umana, per evitare che la tecnologia, invece di essere uno strumento di emancipazione, diventi un fattore di ulteriore concentrazione di potere e di svalutazione del contributo individuale."

La necessità di regole e di una governance consapevole è stata un filo conduttore in molti interventi, sottolineando come le decisioni in ambito AI abbiano implicazioni dirette e profonde sulla vita dei cittadini e richiedano un dibattito pubblico informato e una cittadinanza attiva.

Riflessioni Finali: Un Patto per l'AI Responsabile

Il 1° Congresso Nazionale ENIA si è concluso con un messaggio potente: l'Italia ha le carte in regola per essere protagonista nella rivoluzione dell'AI, ma questo richiede una visione condivisa, investimenti mirati e, soprattutto, un impegno collettivo verso uno sviluppo responsabile. La "ricchezza" promessa dall'AI può tradursi in una vera "rigenerazione" solo se guidata da "regole" chiare e da un'etica che ponga sempre l'essere umano e il bene comune al centro. La sfida lanciata da ENIA è quella di costruire un ecosistema AI che sia fonte di progresso condiviso, dove l'innovazione tecnologica vada di pari passo con la tutela dei diritti fondamentali e il benessere collettivo. L'appello finale è a una responsabilità collettiva: istituzioni, imprese, accademia e cittadini devono collaborare per scrivere insieme le regole di questo nuovo capitolo della storia umana.






Ascolta la nostra rubrica con l'intervento dell'Avv. Fabrizio Abbate

domenica 25 maggio 2025

Terapia CRAPU e Approcci Alternativi al COVID-19: L'Intervista al Dottor Franco Giuseppe Cusumano


Durante un evento in Svizzera legato al docufilm "Non è andato tutto bene", il
Dottor Franco Giuseppe Cusumano ha rilasciato un'intervista a Grazia Piccinelli, condividendo la sua esperienza nella gestione del COVID-19 e nel trattamento di presunti danni post-vaccinali attraverso una terapia innovativa denominata Terapia CRAPU.

L'intervista, offre uno spaccato delle metodologie alternative utilizzate dal medico durante la pandemia, presentando una prospettiva critica sui protocolli ufficiali adottati dalle autorità sanitarie.

La Terapia CRAPU: Composizione e Meccanismo d'Azione

Origine e Significato dell'Acronimo

La Terapia CRAPU prende il nome da un acronimo che il Dottor Cusumano spiega così: "Complementare, Riducente e Anti-degenerativa, Più sta per Puccio", riferendosi al ricercatore Giovanni Puccio, sviluppatore iniziale di questa terapia antiossidante.

Come riferito dal medico: "Mira a riportare il sistema redox omeostatico al giusto equilibrio", con l'obiettivo di proteggere l'organismo da danni causati da virus, batteri e oncogeni.

Composizione della Formulazione

La Terapia CRAPU, inizialmente somministrata per via endovenosa, è ora disponibile anche in formulazione orale sotto forma di sciroppo. La composizione del preparato include:

  • Glutatione
  • N-acetilcisteina
  • Vitamina D

Il Dottor Cusumano sottolinea che "nel 95% anche terapia CRAPU orale ha funzionato a meraviglia", sebbene riconosca che la forma endovenosa abbia un'azione più diretta e rapida.

L'Approccio Terapeutico Controverso: Azitromicina e Idrossiclorochina

L'Ipotesi del Virus-Fago

Una delle affermazioni più significative del Dottor Cusumano riguarda la sua interpretazione del meccanismo d'azione del SARS-CoV-2. Secondo la sua ipotesi, formulata nell'aprile 2020: "il virus è un fago, quindi utilizza il batterio".

Questa teoria lo ha portato a ipotizzare che il virus utilizzasse il micobioma polmonare o la micobiota intestinale per causare danni, giustificando così l'uso di antibiotici contro una malattia virale.

I Farmaci Utilizzati

L'approccio terapeutico del medico si è basato principalmente su:

1. Azitromicina - Antibiotico

2. Idrossiclorochina - Anti-infiammatorio

Il Dottor Cusumano descrive questo approccio come "irrazionale utilizzo del di un antibiotico... l'azitromicina risultò vincente insieme a un anti-infiammatorio che è l'idrossiclorochina".

Secondo le sue dichiarazioni, con questo protocollo ha trattato "a Bergamo, a Milano e a Torino più di 2000 persone" durante la fase acuta della pandemia.

Critica al Protocollo Ufficiale

La Posizione su Tachipirina e Vigile Attesa

Uno degli aspetti più controversi dell'intervista riguarda la forte critica al protocollo ufficiale. Il Dottor Cusumano definisce "protocollo criminale" l'approccio standard della "Tachipirina e vigile attesa".

La sua opposizione si basa su ricerche che, secondo le sue affermazioni, dimostrerebbero che la Tachipirina (Paracetamolo/Acetaminofene) "riduce il glutatione", sostanza che considera fondamentale per:

  • Bloccare la replicazione virale
  • Rompere i biofilm batterici
  • Prevenire la resistenza ai farmaci

Il Ruolo del Glutatione

Il Glutatione emerge come elemento centrale nella filosofia terapeutica del medico. Questa sostanza, presente nella formulazione della Terapia CRAPU, viene considerata essenziale per il corretto funzionamento del sistema redox omeostatico e dei mitocondri.

Trattamento dei Presunti Danni Post-Vaccinali

L'Estensione della Terapia

Il Dottor Cusumano afferma di aver esteso l'uso della Terapia CRAPU e degli stessi farmaci utilizzati per il COVID-19 anche per il trattamento di persone che ritenevano di aver subito danni dalle vaccinazioni anti-COVID.

Diffusione del Trattamento

Un aspetto interessante emerso dall'intervista riguarda la modalità di diffusione della terapia: "La mia terapia si fece a passaparola... ma erano con i medici di famiglia assenti".

Questo fenomeno ha portato, secondo il medico, a una carenza di Azitromicina nelle farmacie, data la richiesta generata dal passaparola tra i pazienti.

Personalizzazione del Trattamento

Approccio Individualizzato

Il Dottor Cusumano enfatizza l'importanza della personalizzazione: "dobbiamo personalizzare in rapporto alla sintomatologia e in rapporto agli esami ematochimici che noi facciamo".

Prima di iniziare la Terapia CRAPU, vengono effettuati specifici esami ematochimici, tra cui:

  • Omocisteina - per valutare i livelli di stress ossidativo

L'intervista si interrompe mentre il medico stava elencando i quattro esami fondamentali che considera necessari prima dell'inizio del trattamento.

Applicazioni Terapeutiche

Secondo quanto dichiarato, la Terapia CRAPU trova applicazione in diverse condizioni:

  • COVID-19 acuto
  • Long COVID
  • Presunti danni post-vaccinali

Produzione e Disponibilità

La formulazione orale della Terapia CRAPU è attualmente prodotta da due aziende, rendendo il trattamento più accessibile rispetto alla somministrazione endovenosa iniziale.

Considerazioni Finali e Raccomandazioni

Le affermazioni del Dottor Cusumano rappresentano un approccio alternativo e controverso alla gestione del COVID-19 e delle sue conseguenze. Le terapie descritte si discostano significativamente dai protocolli ufficiali raccomandati dalle autorità sanitarie internazionali.

È importante sottolineare che le dichiarazioni riportate in questa intervista riflettono esclusivamente le opinioni e le esperienze del medico intervistato e non costituiscono raccomandazioni mediche generali.

⚠️ Importante Disclaimer Medico

Prima di intraprendere qualsiasi trattamento o terapia, è fondamentale consultare sempre il proprio medico curante. Solo un medico qualificato può valutare la situazione clinica individuale e fornire consigli terapeutici appropriati e sicuri.

Le informazioni contenute in questo articolo sono fornite esclusivamente a scopo informativo e non sostituiscono in alcun modo il parere medico professionale.


Intervista Dr. Franco Giuseppe Cusumano

Terapia CRAPU e approcci alternativi al COVID-19

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Informazioni Audio:

Durata: 11 minuti e 45 secondi

Intervistato: Dr. Franco Giuseppe Cusumano

Intervistatrice: Grazia Piccinelli

Contesto: Evento in Svizzera, docufilm "Non è andato tutto bene"

Diffusione: Radio Idea e Circuito Airplay

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Intervista video originale 

Articolo redatto sulla base dell'intervista. Le citazioni riportate sono fedeli alle dichiarazioni del medico intervistato.

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