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giovedì 22 maggio 2025

Rischio Cessione Sovranità Sanitaria Nazionale: L'Appello di Nuzzo a Informarsi e Reagire Prima che Sia Troppo Tardi

L'intervento del maresciallo Roberto Nuzzo, non è una semplice opinione, ma un grido d'allarme che squarcia il velo di una normalità apparente. Al centro della sua denuncia vi sono le imminenti e profonde trasformazioni in seno all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), con modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) e il persistente "trattato pandemico". Queste, secondo Nuzzo, non sono mere procedure burocratiche, ma strumenti che rischiano di erodere la sovranità nazionale e le libertà individuali in materia di salute pubblica, consegnando un potere decisionale immenso a un organismo sovranazionale non eletto.

La Minaccia Silenziosa: Il 19 Luglio 2025 e la Mancata Ratifica Nazionale

La data da cerchiare in rosso è il 19 luglio 2025. Entro quel giorno, l'Italia e gli altri Stati membri dovranno decidere se opporsi attivamente agli emendamenti al RSI. La problematica cruciale, sottolineata con forza da Nuzzo, è che questi emendamenti diventeranno vincolanti senza bisogno di una ratifica da parte dei parlamenti nazionali. Questo significa che decisioni con un impatto potenzialmente enorme sulla vita dei cittadini potrebbero essere prese bypassando il dibattito democratico e il controllo parlamentare, un fatto di una gravità inaudita per la tenuta democratica. Si profila, secondo l'analisi, una cessione di "pieni poteri" all'OMS, un'entità la cui storia recente, inclusi i tentativi di trattati pandemici precedentemente respinti e ora riproposti "sotto altra forma", solleva interrogativi sulla sua trasparenza e sui suoi reali obiettivi.

Un Muro di Gomma: Il Silenzio delle Istituzioni e la Frustrazione dei Cittadini

Nuzzo dipinge un quadro desolante del rapporto tra cittadini preoccupati e istituzioni. Il "Comitato No agli emendamenti del RSI dell'OMS", forte di 43 associazioni, ha tentato invano di sensibilizzare, vedendosi negata persino una conferenza stampa in Senato. Oltre 9.000 missive inviate alle massime cariche dello Stato e ai ministeri competenti sarebbero cadute in un "umiliante silenzio", liquidato da Nuzzo come una "sonora pernacchia". Questa mancanza di dialogo e di risposte non fa che alimentare il sospetto che decisioni fondamentali vengano prese lontano dagli occhi e dalle orecchie dei cittadini.

Le Problematiche Nascoste Dietro le Sigle: Cosa Rischiamo Davvero?

Al di là dei tecnicismi, Nuzzo evidenzia rischi concreti che toccano il cuore delle nostre libertà:

  • Erosione della Sovranità Nazionale: Delegare decisioni sanitarie cruciali a un ente esterno significa perdere il controllo su un aspetto fondamentale della vita del Paese.

  • Controllo dell'Informazione e Potenziale Censura: L'idea che un organismo sovranazionale possa definire "unilateralmente ciò che è giusto" in ambito sanitario apre scenari inquietanti per la libertà di espressione e il pluralismo informativo.

  • Mancanza di Responsabilità Democratica: Se le decisioni vengono prese da entità non elette e senza ratifica nazionale, a chi risponderanno i decisori?

  • La "Scusa" dell'OMS: La denuncia più grave è forse quella che il governo potrebbe usare l'OMS come scudo per decisioni impopolari, potendo dire: "ce lo chiede l'OMS", abdicando così alle proprie responsabilità.

L'Invito Urgente all'Azione: Andare Oltre i Fatti e Diffondere la Consapevolezza

Di fronte a questo scenario, l'intervento di Roberto Nuzzo è un potente monito a non fermarsi alla sola esposizione dei fatti, ma a scavare più a fondo per far capire le problematiche cruciali che minacciano la nostra sovranità e le libertà individuali. Come sempre in situazioni di tale portata, l'invito pressante è ad informarsi attivamente e ad informare gli altri.

Questo significa:

  1. Cercare e Verificare: Non accontentarsi di una sola campana. Cercare attivamente informazioni da fonti diverse, leggere i documenti ufficiali – per quanto complessi possano apparire – e approfondire le reali implicazioni di questi trattati ed emendamenti.

  2. Comprendere le Implicazioni: Sforzarsi di capire cosa significhi concretamente la cessione di sovranità in ambito sanitario e quali potrebbero essere le conseguenze dirette sulla propria vita, sulla libertà di scelta terapeutica e sulle garanzie democratiche.

  3. Diventare Moltiplicatori di Informazione: Parlare di questi temi con amici, familiari e colleghi. Discutere, confrontarsi e, soprattutto, condividere articoli come questo e altre fonti di informazione verificate per ampliare la consapevolezza collettiva. La conoscenza è il primo strumento di difesa. Se ritieni queste informazioni importanti, un semplice "condividi" può fare la differenza.

  4. Esercitare Pressione Democratica: Non restare spettatori passivi. Contattare i propri rappresentanti politici a ogni livello, chiedere chiarimenti, pretendere trasparenza e un dibattito pubblico aperto e onesto su questioni così vitali per il futuro del Paese.

Come sottolinea il Maresciallo Nuzzo, la prospettiva di una "dittatura sanitaria" non è un destino ineluttabile se i cittadini scelgono di non "piangere" passivamente, ma di "opporsi" con gli strumenti della democrazia, della conoscenza e della partecipazione attiva. Il futuro della nostra libertà di scelta e della nostra salute dipende dalla capacità di ciascuno di noi di diventare un nodo attivo in questa rete di consapevolezza. La democrazia, come ci ricorda Nuzzo, è un bene prezioso di cui potrebbe restare "poco o nulla" se non ce ne prendiamo cura con vigilanza e impegno costanti.


Guarda il videoservizio trasmesso da Telecolor in onda anche su Radio Idea 

sabato 17 maggio 2025

ALLARME ROSSO: La "Transizione Ecologica" è la Tenaglia per Sbranare il Risparmio degli Italiani – Il Video-Shock che Cita Franco Fracassi

Dietro l'imposizione di case green e auto elettriche, un piano di esproprio generazionale. Milioni di immobili a rischio, costi insostenibili per le famiglie: la denuncia che scuote il web e chiama in causa la grande finanza con i suoi trilioni di dollari.

Un video-denuncia di rara potenza sta incendiando il dibattito online che vi riproponiamo in calce, squarciando il velo di ipocrisia sulla cosiddetta "transizione ecologica" e svelandola per quello che, secondo gli autori e le fonti citate come il giornalista Franco Fracassi, realmente è: un colossale e spietato assalto al più grande risparmio privato del mondo, quello degli italiani. Non si tratta di ambientalismo, tuona il filmato, ma di una gigantesca operazione di ingegneria finanziaria volta a trasferire ricchezza dalle tasche dei cittadini ai forzieri insaziabili della finanza globale.

Il Tesoro nel Mirino: Il Patrimonio Immobiliare Italiano, Vecchio e Vulnerabile

Il video parte da una constatazione agghiacciante, ribadita con forza dalle parole di Franco Fracassi: il risparmio privato italiano è il più cospicuo a livello mondiale e, come tale, fa gola a molti. Ma come mettere le mani su questo tesoro, costituito in gran parte da proprietà immobiliari? La risposta, secondo il filmato, è la "transizione ecologica" imposta dall'Unione Europea.

La minaccia si fa ancora più tangibile se si considera lo stato reale del nostro patrimonio edilizio. Stime ufficiali e analisi di settore, come quelle dell'ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l'Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) o di associazioni di categoria come Confedilizia, dipingono un quadro allarmante:

  • Circa il 60-65% degli edifici residenziali italiani è stato costruito prima del 1976, anno della prima normativa organica sul risparmio energetico.

  • Di conseguenza, una quota impressionante del patrimonio immobiliare, stimata da ISTAT e ENEA intorno al 70-75% (oltre 9 milioni di edifici su circa 12 milioni residenziali), ricade nelle classi energetiche più basse (G, F, E). In particolare, si stima che oltre il 34% sia in classe G e un altro 20% in classe F.

    Questi dati, che trovano riscontro in numerose analisi, indicano che milioni di abitazioni, spesso costruite con sacrifici generazionali, necessiterebbero di interventi radicali e costosissimi per adeguarsi ai nuovi, draconiani standard energetici europei. Il video è esplicito sui costi: si parla di decine di migliaia di euro per intervento, con cifre che possono facilmente raggiungere i 50.000-60.000 euro per unità immobiliare, se non di più, a seconda della tipologia dell'edificio e del livello di efficientamento richiesto.

La Spirale Infernale: Indebitamento o Svendita a Prezzi da Saldo ai Giganti della Finanza

Di fronte a tali cifre, il cittadino medio si troverebbe con le spalle al muro:

  1. Contrarre mutui pesantissimi: Chi potrà permetterselo (e ottenere credito) si vedrà costretto a indebitarsi per decenni, erodendo il proprio risparmio e la propria capacità di spesa futura, di fatto pagando un "pizzo verde" alle banche.

  2. Svendere l'immobile: Chi non potrà o non vorrà indebitarsi sarà costretto a vendere la propria casa. Ma a chi? E a quale prezzo? Il video dipinge uno scenario da incubo: un mercato immobiliare invaso da proprietà "non conformi", il cui valore crollerà verticalmente. Questo permetterebbe ai grandi fondi d'investimento internazionali – come BlackRock, Vanguard e State Street, colossi con un potere di fuoco combinato che gestisce asset per oltre 20 trilioni di dollari (ventimila miliardi!) – di fare man bassa, acquistando a prezzi stracciati il frutto del lavoro di intere generazioni di italiani. Un capitale immenso, pronto a fagocitare interi quartieri, trasformando i proprietari in affittuari.

Si tratta, né più né meno, di un esproprio di massa mascherato da nobili intenti ambientali. Una "nuova schiavitù", come la definisce una delle voci nel video, dove i cittadini diventano inquilini a vita nelle case che un tempo possedevano, o sono costretti a migrare da abitazioni rese invivibili da un punto di vista economico.

Conclusioni: È Guerra Economica – L'Urgente Appello ad Aprire gli Occhi e a Informarsi

Il video, citando Fracassi e mostrando le sue opere come "Quarto Reich", è un grido d'allarme, un appello disperato alla presa di coscienza collettiva e a una ferma opposizione a quello che viene dipinto come un vero e proprio atto di guerra economica contro i popoli, e in particolare contro il popolo italiano, "colpevole" di essere ancora troppo "ricco" e indipendente grazie al suo ingente risparmio privato.

Le conclusioni tratte sono terrificanti e non lasciano spazio a interpretazioni edulcorate:

  • Distruzione del risparmio privato: L'obiettivo primario è l'azzeramento della ricchezza accumulata dagli italiani, rendendoli più vulnerabili e dipendenti.

  • Concentrazione della proprietà: Il patrimonio immobiliare passerebbe dalle mani dei singoli cittadini a quelle di poche, gigantesche entità finanziarie con capitali sterminati.

  • Controllo sociale: Chi controlla la casa e l'energia, controlla la vita delle persone. La "transizione" imporrebbe anche modelli di consumo e stili di vita decisi altrove (WEF, BRI, citati come architetti di questo piano).

L'invito finale è perentorio e non può essere ignorato: informarsi attivamente, scavare oltre le narrazioni ufficiali e le rassicurazioni di facciata, comprendere i veri interessi in gioco e le reali conseguenze di queste politiche. Solo una cittadinanza consapevole e critica, suggerisce il video e il lavoro di figure come Franco Fracassi, potrà sperare di resistere a questo tentativo di spoliazione generazionale e difendere non solo il proprio patrimonio, ma la propria libertà e sovranità. L'allarme è lanciato: o ci si sveglia ora, o il futuro sarà di povertà e sottomissione.


Chi è Franco Fracassi

Franco Fracassi è un giornalista investigativo e documentarista di fama, con oltre trent'anni di esperienza sul campo. La sua carriera è stata dedicata a svelare le dinamiche oscure del potere e i meccanismi di manipolazione dell'informazione. Ha coperto eventi storici di portata mondiale, dalla caduta del Muro di Berlino al G8 di Genova, lavorando per testate italiane e internazionali.

Nel suo acclamato libro "Sotto la notizia niente", Fracassi analizza come le notizie vengano selezionate, costruite e diffuse per influenzare la percezione pubblica, arrivando a dimostrare come eventi inesistenti possano essere presentati come reali. È autore di numerosi altri saggi e inchieste scottanti, tra cui "Quarto Reich", che indagano i legami tra finanza, politica e poteri sovranazionali.

Come documentarista, ha realizzato opere di grande impatto, tra cui il pluripremiato "Zero - Inchiesta sull'11 settembre", che ha sollevato interrogativi cruciali sulla versione ufficiale degli attentati. Il suo lavoro, che include anche la fotografia d'inchiesta con partecipazioni a concorsi come il World Press Photo, è un costante invito alla riflessione critica e alla ricerca di un giornalismo indipendente, unica vera difesa contro la manipolazione.

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