Argento 925, artigianato pugliese e design contemporaneo si incontrano nella collezione ideata da Tarek Waked e Giorgia Pignatelli. L’appuntamento è per domenica 31 agosto 2025, ore 19.00, presso la Galleria 32 di Carovigno
Carovigno si prepara ad accogliere il lancio ufficiale della nuova capsule collection “Nut Bolt Series”, firmata da Tally Marks, collettivo nomade di design fondato dall’architetto e designer libanese Tarek Waked. L’evento si terrà domenica 31 agosto 2025, alle ore 19.00, presso la Galleria 32 (via Vittorio Veneto 32), con una mostra e una cocktail reception.
Dopo le precedenti collezioni che hanno fatto dell’artigianato un ponte culturale – come gli accessori in pelle realizzati in Libano – Tally Marks torna in Puglia con un progetto che fonde approccio architettonico, ricerca artistica e maestria orafa. La collezione nasce dal dialogo creativo tra Waked e Giorgia Pignatelli, direttrice creativa di GP Gold ed erede di una storica famiglia di orafi italiani.
Interamente realizzata a mano in argento 925, la Nut Bolt Series reinterpreta il linguaggio industriale trasformandolo in gioielli-scultura dal forte valore simbolico. Il punto di partenza è un bracciale rigido che utilizza un dado e un bullone fusi come sistema di chiusura. Da questo gesto minimale e concettualmente radicale si sviluppa un’intera collezione di orecchini, anelli, collane e bracciali, accomunati dalla forma ottagonale del dado: elemento funzionale, industriale e al tempo stesso archetipico.
Le superfici lucide dell’argento dialogano con il corpo e la luce, mentre la decontestualizzazione – cifra stilistica di Waked – trasporta l’oggetto tecnico nel mondo dell’ornamento. In questo processo, il dado e il bullone smettono di essere semplici strumenti industriali per diventare simboli di connessione, resilienza ed eleganza contemporanea.
I protagonisti
·Tarek Waked: architetto, interior e fashion designer, artista visivo e fondatore di Tally Marks. Libanese di origine e residente in Puglia, sviluppa capsule collection che esplorano l’ibridazione culturale, trasformando il contesto in un generatore di nuovi significati.
·Giorgia Pignatelli: orafa e direttrice creativa di GP Gold, con oltre quindici anni di esperienza. La sua visione unisce tradizione e innovazione, mantenendo viva ed evolutiva l’arte orafa. La collaborazione con Waked per la Nut Bolt Series testimonia la sua capacità di aprire nuove narrazioni attraverso la materia.
Info Evento
Galleria 32 – via Vittorio Veneto 32, Carovigno (BR) Domenica 31 agosto 2025, ore 19.00 Mostra & Cocktail Reception
Domenica
31 agosto 2025,
l'Anfiteatro
di Ponente di Molfettasi
illuminerà per un evento memorabile: la
festa per i vent'anni dell’Associazione
Culturale Radio Idea.
A
partire dalle ore
20:00,
la città è invitata a una serata gratuita che intreccerà musica,
danza, spettacolo, moda e comicità per celebrare un traguardo che
supera i confini locali.
Lo
scorso anno Radio Idea ha celebrato i suoi primi
40 anni di attività.
Quest'anno, lo spettacolo assume un significato ancora più speciale,
segnando un doppio traguardo: i
20 anni dell’Associazione Radio Idea e i 20 anni del Circuito
Airplay —
due realtà che, con passione e continuità, hanno promosso cultura,
musica e informazione.
Il Circuito Airplay
è il primo network radiofonico italiano nato per mettere in rete le
emittenti, offrendo gratuitamente contenuti e programmi di alta
qualità. L’evento, così come il GalàDiscoNovità
alla 24ª edizione svoltosi il 17 agosto 2025,
punta a sostenere la cultura musicale, la creatività giovanile e il
turismo, valorizzando il territorio di Molfetta con un appuntamento
di grande richiamo artistico e popolare.
A
guidare il pubblico in questo viaggio tra musica ed emozioni sarà la
direttrice artistica Lucia
Catacchio,
che con la sua esperienza saprà valorizzare ogni performance sul
palco. La serata rappresenta la celebrazione di un percorso
ventennale dedicato alla promozione culturale, confermando il
profondo legame tra l'associazione, gli artisti e la comunità,
cresciuto anno dopo anno anche grazie al successo del Galà
Disconovità,
che anima l'estate molfettese dal 2002.
Inserito
nel cartellone dell'estate molfettese “Summer
Edition 2025”,
l'evento è patrocinato dalla Città di Molfetta con il sostegno
dell'Assessore alla Cultura Giacomo Rossiello e del Vicesindaco
Nicola Piergiovanni. La manifestazione si arricchisce della preziosa
partecipazione della FIDAS
Pugliese Donatori Sangue e
promette di essere un grande momento di aggregazione per un pubblico
di tutte le età.
Il
Cuore Pulsante dell'Evento: La Musica e i Suoi Protagonisti
Chi calca il palco di
questa serata porta con sé talento e passione. Lo spettacolo è
pensato per loro, per offrire un’opportunità concreta di
visibilità e crescita in un contesto di alto livello. Molti giovani
artisti hanno mosso i primi passi proprio in contesti autentici e
formativi come questo, dove la musica diventa un’esperienza di
condivisione. Grazie ad una promozione mirata che noi realizziamo
attraverso articoli, interviste e post sui nostri profili social,
questi talenti riescono a farsi notare e ad aprirsi nuove strade nel
panorama musicale.
Ad
animare la serata saranno l'energia
e l'originalità del Cast del DiscoNovità,
composto da:
Lo spettacolo sarà
arricchito da momenti di grande impatto visivo e artistico:
Performance
di Danza:
Coreografie emozionanti a cura delle scuole Le
Mille E Una Passione
di Trani, Magic
Dance 1
di Terlizzi e Dance
Studio
di Bisceglie.
Eleganza
in Passerella:
Due momenti dedicati alla moda, con le creazioni di Centro
Moda Mastropierro,
curate dalla stilista Teodora Mastropierro, e le nuove collezioni di
design di Ottica
Allegretti.
L'Ironia
in Musica:L'associazioneArTeatroporterà
in scena un estratto dello spettacolo
"Noi le cantiamo così", doveVittoria
Pisani e Felice De Trizioreinterpreteranno
in chiave comica grandi classici della musica italiana.
Un
Momento per Dire Grazie: Le Premiazioni
Il
culmine della serata sarà la celebrazione dei vent'anni
del Circuito Airplay. La festa
sarà l'occasione per rendere omaggio a chi, con passione e
professionalità, ha contribuito alla crescita di Radio Idea e
della sua rete: giornalisti, conduttori, tecnici, artisti e partner
che rappresentano l'anima di questa storica realtà editoriale.
Verranno consegnati
encomi a figure chiave che hanno segnato la storia della radio e del
circuito:
Alex
Zinato (Azus):
Per l'originalità del suo oroscopo "Le Stelle di Azus".
Andrea
Terrezza:
Per l'entusiasmo nella conduzione di Riviera Trend e Disconovità
Weeks.
Aya
Aouichaoui:
Per la sua preziosa collaborazione giornalistica come inviata al
Festival di Sanremo 2025 e il Bif&st.
Corrado
Azzollini:
Per aver dato vita e forma alla testata giornalistica "IdeaNews".
Francesco
Borbone:
Per l'energia di House Club Set e Sanremo Luxury.
Francesco
Ranieri:
Per la chiarezza e tempestività nell'informazione sulla viabilità
di "Luce Verde".
Gianfranco
Sorangelo:
Per la raffinata direzione artistica e la sensibilità narrativa
nella conduzione di Ideanews.
Mario
Di Gregorio:
Per la voce puntuale e professionale con cui accompagna gli
ascoltatori di Ideanews.
Mary
Tuosto:
Per aver coniugato voce radiofonica e sensibilità sociale come
Ambasciatrice dei Diritti Umani.
Massimo
Bonella:
Per l'impegno giornalistico nella conduzione di Ideanews e nella
direzione di Pianeta Oggi News.
Massimo
Raciti:
Per la sua poliedrica versatilità artistica e il contributo
offerto nella collaborazione di Ideanews.
Paolo
Corazzon:
Per la competenza e simpatia con cui ci informa delle previsioni
meteo con 3BMeteo.
Roberto
Nuzzo:
Per il suo ruolo di opinionista e conduttore di Ideanewa con scoop
esclusivi.
Rosario
Moreno:Per l'affidabilità tecnica e l'impegno nella qualità dei servizi
digitali.
Tiziano
Antei:
Per la supervisione editoriale che garantisce l'alto livello
qualitativo del Circuito Airplay.
Una
Storia di Passione e Innovazione
Fondata
nel 1984, Radio
Idea è
una voce storica e autorevole in Puglia (FM 97.3 MHz) e a livello
nazionale, pioniera delle attività tramite il web. Da sempre si
distingue per la sua capacità di offrire un'informazione
indipendente e contenuti di qualità, diventando un punto di
riferimento per la cultura e l'intrattenimento.
Il
frutto più importante di questa visione innovativa è il Circuito
Airplay,
nato nel 2005. Non una semplice rete musicale, ma un network
collaborativo che permette a centinaia di emittenti partner di
condividere gratuitamente programmi di alto livello. Da vent'anni,
questo motore culturale amplifica il messaggio di una radio libera e
creativa, sostenendo talenti e promuovendo nuove tendenze.
La
Festa della Radio è l'occasione perfetta per celebrare questa
straordinaria avventura. L’appuntamento è per domenica
31 agosto 2025,
alle ore
20:00,
presso l’Anfiteatro
di Ponente di Molfetta.
L'ingresso è gratuito.
Il bilaterale tra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska si è concluso senza alcuna intesa formale, lasciando dietro di sé più dubbi che certezze. L’esclusione dell’Ucraina dal tavolo, la retorica ambigua di Trump (“some headway”, ma “no deal until there’s a deal”) e la mancanza di un percorso chiaro verso la pace hanno dato l’impressione di un summit interlocutorio, se non addirittura fallimentare.
Più che un passo avanti, l’incontro ha rischiato di minare la coesione occidentale, normalizzando i rapporti con Mosca senza affrontare il tema centrale: l’aggressione russa in Ucraina. Questa dinamica, basata su approcci bilaterali e personalistici, appare in netto contrasto con l’idea di una sicurezza collettiva che l’Europa – e l’Italia – dichiarano di voler costruire.
Ascolta il nostro esclusivo servizio su RadioIdea e Circuito Airplay
La corsa al riarmo in Europa
In questo clima di incertezza, molti paesi europei hanno imboccato la strada del riarmo massiccio. La spesa militare complessiva dell’Unione Europea è passata da 218 miliardi nel 2021 a 326 miliardi nel 2024.
La Germania ha varato un fondo speciale da 100 miliardi di euro, registrando un aumento del 28% della spesa nel solo 2024.
La Francia incrementa costantemente il budget, puntando a consolidare la propria forza strategica autonoma.
La Polonia ha quasi raddoppiato la spesa, superando il 4% del PIL, diventando così l’avamposto più bellicista.
L’Italia, pur crescendo più lentamente, partecipa comunque a questa dinamica, senza però ottenere un ruolo di primo piano.
Tre gli scenari possibili:
Convergenza europea – una vera difesa comune che dia senso alle spese.
Frammentazione – ogni Stato corre per sé, con Roma costretta a inseguire.
Disillusione – soldi spesi senza deterrenza né sicurezza, mentre le grandi decisioni restano in mano a Washington, Mosca e Pechino.
Il Documento Programmatico Pluriennale della Difesa (DPP)
Il DPP 2024-2026 conferma l’impegno dell’Italia a raggiungere il 2% del PIL per la Difesa, giustificando la scelta con la necessità di affrontare conflitti ad alta intensità e modernizzare lo strumento militare.
Ma questo investimento miliardario rischia di diventare un atto di fede in un’alleanza – la NATO – che mostra segni di fragilità, come evidenziato dal summit in Alaska. L’Italia, in sostanza, mette risorse ingenti in un sistema che potrebbe non offrire le garanzie attese.
Le incognite ucraine
La posizione italiana è resa ancora più delicata dalle incertezze interne a Kiev. Pur restando saldo al potere, Zelensky ha compiuto numerose epurazioni e rimpasti all’interno del governo e dei servizi di sicurezza, spesso motivati dalla lotta alla corruzione e al tradimento. Questo quadro alimenta dubbi sulla stabilità dell’alleato a cui Europa e Italia hanno vincolato una parte importante della loro politica di difesa.
L’Italia davanti a un bivio
La scelta è dunque complessa:
Seguire pedissequamente la linea NATO, raggiungendo il 2% e sacrificando risorse interne.
Spingere per una vera difesa comune europea, riducendo duplicazioni e aumentando il peso politico di Roma.
Scegliere una via più neutrale e pacifista, rispettando gli impegni minimi ma puntando soprattutto sulla diplomazia, sulla mediazione e sul ruolo storico dell’Italia come ponte nel Mediterraneo.
Conclusione: quale futuro per l’Italia
Per i cittadini italiani, la prospettiva non è rosea: miliardi destinati al riarmo in un contesto economico difficile, mentre sanità, istruzione e welfare arrancano. E il rischio concreto è di trovarsi coinvolti in dinamiche belliche senza avere né la forza né l’interesse a reggerle.
Il summit di Anchorage ha mostrato che i grandi continuano a muoversi per conto proprio, mentre l’Europa rincorre. L’Italia, priva della potenza economica di Berlino o della forza nucleare di Parigi, dovrebbe evitare di inseguire una corsa che non può vincere.
La via più saggia sarebbe quella di un impegno difensivo misurato, accompagnato da una forte iniziativa diplomatica. Un approccio neutrale, simile a quello svizzero, darebbe all’Italia la possibilità di riaffermare la propria identità storica: non come potenza militare, ma come nazione capace di costruire ponti, mediare conflitti e difendere la pace.
Il dottor Martin Haditsch, microbiologo, epidemiologo e virologo specializzato in medicina delle malattie infettive e tropicali, invita la cittadinanza a non farsi prendere dal panico, nonostante i toni allarmistici usati da alcune fonti istituzionali.
Chi è Martin Haditsch e perché c’è allarmismo?
Il professor Martin Haditsch è un esperto nel suo campo, che ha spesso preso posizione in webinar internazionali—tra cui un evento del luglio 2025 organizzato dal collegio tropicale australiano—contro la tendenza a generare paura per motivi poco chiari tropmed.org. La sua presa di posizione è rivolta espressamente all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), accusata di promuovere tensione e ansia per legittimare nuove politiche sanitarie e vaccinali.
Il Chikungunya: che virus è?
Il virus Chikungunya è noto da decenni (dal 1952), trasmesso esclusivamente dalle zanzare, soprattutto Aedes aegypti e Aedes albopictus, la cosiddetta “zanzara tigre”, ormai diffusa anche in Europa PMCResearchGate. Pur causando dolori muscolari intensi che possono durare diverse settimane, almeno il 40% delle infezioni è del tutto asintomatico.
I numeri: mortalità, letalità, rischio reale
Secondo Haditsch:
Il tasso di mortalità del Chikungunya si attesta attorno allo 0,1%.
Colpisce prevalentemente persone con gravi patologie preesistenti.
Di conseguenza, non c’è alcuna reale emergenza pandemica, e parlare di minaccia globale è, nella visione di Haditsch, una forzatura Wikipedia.
Vaccini: due nuove terapie in rapida approvazione
Gli allarmi dell’OMS arrivano in contemporanea al lancio rapido sul mercato di due vaccini contro il Chikungunya:
VIMKUNYA – vaccino a particelle simili a virus (virus-like particle), approvato negli USA e UE tra fine 2024 e inizio 2025 CDCWikipedia.
Secondo Haditsch questi approvazioni avvenute in tempi ristretti – e con campioni di soggetti relativamente piccoli – potrebbero nascondere criticità, sminuendo la fiducia del pubblico nelle vaccinazioni WikipediaCDC.
Allarme, ritiri temporanei e valutazioni aggiornate
Dati reali:
Nel maggio 2025, FDA e CDC americani hanno consigliato una pausa per l’uso di IXCHIQ negli over 60, dopo segnalazioni di eventi avversi gravi (inclusi due decessi tra i 62 e 89 anni) New York PostWikipedia.
Anche l’Ema aveva limitato l’uso negli over 65, sospensione revocata nel luglio 2025. Gli eventi gravi sono risultati rari rispetto alle oltre 36.000 dosi somministrate Reuters+1.
In Regno Unito, l’MHRA ha seguito lo stesso percorso, sospendendo temporaneamente IXCHIQ per gli over 65 Reuters.
Tabella riassuntiva
Aspetto
Dettagli principali
Trasmissione
Zanzare Aedes (anche tigre in Europa)
Mortalità
~0,1%, soprattutto in pazienti con gravi patologie
Vaccini disponibili
IXCHIQ (virus attenuato) e VIMKUNYA (virus-like particle)
Approvazioni
USA (dal 2023), UE (2024–2025)
Sospensioni
Uso limitato per anziani; revoche per casi gravi
Rischio pandemico
Esagerato secondo il prof. Haditsch
Conclusione
Il Chikungunya non è un nemico nuovo né sconosciuto: è noto da decenni, trasmesso da zanzare comuni e raramente letale. Il pericolo pandemico appare sproporzionato, secondo analisti come il professor Haditsch. I nuovi vaccini offrono una protezione, ma necessitano di trasparenza nelle valutazioni del rapporto rischio-beneficio, per preservare la fiducia pubblica.
Rimando alla nostra rubrica
Per approfondire con uno sguardo critico e informato, ascolta dalla voce di Roberto Nuzzo la nostra rubrica in onda su RadioIdea e Circuito Airplay interamente dedicata a questo tema:
Qui la trascrizione completa dell’intervista al Maresciallo Roberto Nuzzo.
Roberto Nuzzo: Salve, sono Roberto Nuzzo anche questa settimana in esclusiva per le radio del circuito Airplay vi presento la nostra rubrica di informazione trasmessa su Telecolor Buon Ascolto.
Presentatrice di Telecolor: Diamo il benvenuto al nostro ospite in collegamento, Roberto Nuzzo, Maresciallo dell'Aeronautica in riserva. Bentrovato, Roberto.
Roberto Nuzzo: Grazie a voi per l'invito.
Presentatrice: Oggi parliamo di quello che sembra essere un nuovo allarmismo pandemico, ovvero l'Organizzazione Mondiale della Sanità starebbe mettendo in guardia tutto il mondo in merito al virus Chikungunya.
Roberto Nuzzo: Dunque, ci risiamo. Nuovo allarmismo, pandemia. Ma di cosa si tratta? A parte i noti giornalisti-soloni dediti alla propaganda del regime farmaceutico, che hanno diramato solo allarmismo, ansia e confusione, nessuno ad oggi ne ha ancora parlato in senso compiuto, chiaro e serio. Per cui oggi lo facciamo noi.
Dunque, cominciamo col dire che il dottor Martin Haditsch, microbiologo, epidemiologo delle malattie infettive e medicina tropicale, quindi molto specializzato, e virologo – ma non da salotto televisivo come siamo abituati noi – ritiene che non vi sia alcun motivo di farsi prendere dal panico. E questo è il primo aspetto da prendere in considerazione.
Inoltre, ritiene che i timori di una minaccia mortale sono ampiamente esagerati. E anche qui in Italia non ci facciamo mancare nulla. Dovete sapere che questo patogeno virale è noto sin dal 1952 ed è trasmesso esclusivamente da zanzare. Sebbene provochi forti dolori muscolari che spesso possono durare diverse settimane, almeno il 40% delle infezioni passa completamente inosservato, silente, asintomatico, come si direbbe un tempo.
Il dottor Haditsch, virgolettato, ha detto: "Il tasso di mortalità è solo dello 0,1% circa e colpisce solo ed esclusivamente persone con gravi patologie preesistenti". Lui inoltre ha accusato l'OMS di allarmismo, giustamente, e strumentalizzazione di ogni malattia possibile, al fine di diffondere paura con lo scopo di promuovere agende di inoculazioni di ogni tipo, oltre alle politiche di restrizione dei diritti umani, e questo l'abbiamo vissuto recentemente.
La strategia dell'OMS mira a limitare gradualmente la sovranità nazionale e a trasferire i poteri decisionali a organizzazioni di livello superiore, come l'OMS stessa. Questo lo dice sempre il professor in questione. Sottolinea, lui, inoltre, la tempistica sospetta dell'avvertimento dell'OMS e del lancio sul mercato di due nuovi vaccini contro il Chikungunya. E se no perché si fa l'allarmismo? Per le punturine, no?
Quindi questi si chiamano Wimqunia e Ixchiq. Sono stati approvati in tempi brevi con un numero gestibile di soggetti testati.
Il dottor Haditsch mette in guardia da possibili effetti collaterali di queste inoculazioni e invita alla cautela. Virgolettato: "Queste procedure accelerate minano ulteriormente la fiducia, già compromessa, del pubblico nei confronti delle vaccinazioni".
Inoltre, lui ritiene che non vi sia alcun potenziale pandemico, quindi di pandemia non se ne parli perché altrimenti dicono soltanto delle eresie, sebbene la diffusione della zanzara tigre sia un fattore che potrebbe aumentare leggermente il rischio locale, regionale. Ma una pandemia globale come quella del SARS-CoV-2 non è assolutamente da temere, né da prendere in considerazione.
Nel frattempo il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie statunitense, il famigerato CDC degli Stati Uniti, ha diramato un avviso sugli americani affinché adottino maggiori precauzioni durante i viaggi... E non poteva mancare certo l'OMS, che ha lanciato l'allarme pandemia che potrebbe diffondersi in Europa.
Quindi speriamo di aver fatto un po' di chiarezza, perché se ne sta parlando tanto e a vanvera, come solito fanno i giornaloni che sono dediti soltanto a propaganda. Propaganda di Stato e farmaceutica.
Presentatrice: Cosa dobbiamo aspettarci quindi per i prossimi mesi, a suo giudizio?
Roberto Nuzzo: Mah, io dal mio punto di vista mi aspetto, dato l'esperienza che abbiamo vissuto negli ultimi cinque anni, un grande tam-tam attraverso, diciamo, i media mainstream di allarmismo, ma ci auguriamo che il contributo che abbiamo dato questa sera possa essere divulgato in lungo e in largo, perché quello che abbiamo detto è oggettivamente riportato dal professor Haditsch, ma anche da PubMed, quindi una documentazione scientifica di tutto rispetto. E stiamo parlando di un patogeno che ha oltre 70 anni, non è nato ieri. Quindi, invitiamo i cittadini italiani a stare tranquilli, sereni e non farsi prendere dal panico perché sicuramente non gioca il nostro favore.
Presentatrice: Grazie Roberto, magari prossimamente ritorneremo ancora sull'argomento. Grazie ancora Roberto Nuzzo, ricordo Maresciallo dell'Aeronautica in riserva per essere stato con noi. A presto.
Gli incentivi statali per l’acquisto di auto elettriche, come quelli previsti nel 2025 per le “zone urbane residenziali” (previsti dal Decreto Attuativo MIMIT in attuazione del PNRR e del DPCM n. 361/2024), sono presentati come una spinta verso la sostenibilità, ma i 597 milioni di euro del PNRR sono soldi pubblici: li paghiamo tutti.
Ascolta il nostro servizio in onda su Radio Idea e le emittenti del Circuito Airplay:
Il contributo fino a 11.000 euro per privati e 20.000 euro per microimprese sembra generoso, ma alimenta un mercato ancora elitario: i prezzi restano alti e gli incentivi finiscono per gonfiare i listini. Chi possiede auto vecchie ma ancora funzionanti viene escluso per via della rottamazione obbligatoria fino a Euro 5.
I problemi non si fermano al portafoglio: l’autonomia reale spesso è inferiore a quella dichiarata, soprattutto in inverno o con aria condizionata, e la rete di ricarica è insufficiente, con colonnine lente, guaste o concentrate solo in alcune zone urbane.
Dal punto di vista ambientale, la produzione e lo smaltimento delle batterie comportano un impatto elevato: estrazione di litio e cobalto, consumo energetico e difficoltà di riciclo rendono il “zero emissioni” più uno slogan che una realtà. A ciò si aggiungono costi di manutenzione e assicurazione spesso superiori alle aspettative, che riducono i risparmi promessi.
Senza una filiera industriale nazionale e un piano di lungo periodo, l’Italia rischia di spendere miliardi per importare veicoli e componenti, sostenendo in realtà le economie straniere più che l’economia interna.
In sintesi: una misura che nasce con buone intenzioni ambientali ma si traduce in un costo collettivo, in un mercato distorto e in un beneficio reale limitato, più vicino a un sussidio alle aziende che a una vera politica di equità e sviluppo sostenibile.
Dopo aver incantato con il brano manifesto "Dream Live – La libertà di sognare", il collettivo sonoro Ether Weave Project torna con una nuova produzione dal titolo potente e suggestivo: "La radio – Il suono che fa sognare". Questo brano non è solo un omaggio al medium radiofonico, ma un vero e proprio manifesto artistico che celebra il legame intimo tra ascoltatore, suono e immaginazione.
Il progetto, il cui nome unisce "ether" (l'invisibile) e "weave" (l'intreccio), guarda all’etere come uno spazio immateriale in cui si incontrano onde radio, sogni e ricordi. La musica di Ether Weave Project non è mai solo suono, ma un racconto, un'atmosfera, un tessuto emotivo che trasforma l’ascolto in un'esperienza profonda e condivisa.
"La radio – Il suono che fa sognare" si apre con un'atmosfera avvolgente e quasi onirica, che richiama le eteree trasmissioni notturne. La vocalità unica, calda e profonda è la protagonista assoluta, muovendosi in un equilibrio perfetto tra narrazione e canto per evocare un viaggio interiore e un senso di connessione. Gli arrangiamenti, essenziali ma suggestivi, lasciano spazio alla forza evocativa delle parole e alla sensibilità cantautorale del progetto, unita a raffinate sfumature elettroniche. Il risultato è un brano moderno, d'atmosfera, che conquista per la sua autenticità.
Con questa nuova produzione, Ether Weave Project conferma la propria attitudine a creare musica che non segue le mode, ma le attraversa, proponendo un'estetica personale e riconoscibile. Il brano, con una durata di circa 2 minuti e 44 secondi, è ideale per la programmazione radiofonica, specialmente per quelle emittenti che credono ancora nel potere del racconto sonoro.
Perché le radio dovrebbero trasmetterlo
È un brano radio-friendly, con una durata ideale, energia controllata e testi accessibili.
Il sound è particolarmente adatto alla playlist del mattino o della fascia centrale (10:00 - 14:00), grazie al buon mix tra melodia e ritmo.
Ha un potenziale appeal cross-generazionale sia nel pubblico giovane che adulto, grazie alla sua profondità contenutistica.
È perfetto per la musica da sfondo in programmi culturali, rubriche d’attualità o prime serate leggere. Ottimo per stacchi o sigle tematiche e presta a jingle personalizzati.
Il brano è "DiscoNovità Week" in onda sulle emittenti del Circuito Airplay,