venerdì 25 aprile 2025

Geoingegneria, scie chimiche e verità nascoste: cosa c’è davvero nei nostri cieli?

Riflessioni sulla Geoingegneria: Oltre le Teorie sulle Scie Chimiche e il Rischio di Semplificazioni Narrative



Alcune riflessioni emergono a partire da un recente approfondimento pubblicato da Adnkronos Prometeo, dedicato al tema della geoingegneria e alle narrazioni che si sono sviluppate attorno al concetto delle cosiddette “scie chimiche”. L’articolo, intitolato "Scie chimiche, Robert Kennedy Jr. pronto a dare battaglia: ecco cosa ha detto",(https://prometeo.adnkronos.com/territorio/teoria-delle-scie-chimiche-kennedy-rischi-leggi-geoingegneria/) affronta una questione indubbiamente delicata, sollevando interrogativi che meritano un’analisi seria e documentata, al di là delle diverse sensibilità sul tema.

In diversi passaggi del testo, tuttavia, si può percepire un'impostazione che sembra talvolta avvicinarsi a una contrapposizione quasi ideologica, dove chi solleva dubbi o richiama fonti istituzionali specifiche rischia di essere associato a posizioni considerate prive di fondamento o faziose. Un approccio che, sebbene forse involontariamente, potrebbe contribuire a rafforzare polarizzazioni e un clima di sfiducia, piuttosto che promuovere un confronto aperto e scientificamente completo.

Proviamo allora a rileggere alcuni dei passaggi principali dell’articolo citato, mettendoli a confronto con fonti, dati e documenti pubblici che talvolta sembrano trovare poco spazio nel dibattito mainstream. L’obiettivo non è dare credito a teorie non verificate, ma piuttosto stimolare una riflessione critica affinché, nell'intento di fare chiarezza (debunking), non si trascurino elementi fattuali o evidenze che potrebbero meritare maggiore considerazione.


Il contesto: tra Geoingegneria e una Certa Chiusura Narrativa
Il tema è tornato d’attualità dopo la pubblicazione dell'articolo di Adnkronos Prometeo (https://prometeo.adnkronos.com/territorio/teoria-delle-scie-chimiche-kennedy-rischi-leggi-geoingegneria/) e rilanciato da molte autorevoli testate. Quest'ultimo tende a etichettare diverse voci critiche come teorie cospirazioniste, tralasciando però alcuni dettagli che emergono da documenti ufficiali, dichiarazioni pubbliche e programmi di ricerca governativi. E qui entra in gioco un aspetto rilevante: l'informazione scientifica ha il compito di chiarire e contestualizzare, possibilmente senza limitare lo spazio per un dibattito informato.

1. “Teoria cospirazionista smentita dalla scienza”: un Appello da Contestualizzare
Appellarsi genericamente alla “scienza” senza considerare documenti specifici come il brevetto US5003186A (Stratospheric Welsbach seeding), i report governativi USA del 2022 e le dichiarazioni di enti come NOAA e NASA, può apparire come una semplificazione del dibattito scientifico in corso. La ricerca sulla geoingegneria, infatti, non solo esiste ma viene finanziata e discussa a livello istituzionale.

2. “Sono solo scie di condensazione”: una Spiegazione Parziale?
Sebbene le scie di condensazione classiche si dissolvano rapidamente, è osservazione comune notare scie persistenti che si espandono creando coperture simili a strati nuvolosi artificiali. Indagini indipendenti su campioni di suolo e acqua hanno talvolta mostrato concentrazioni elevate di metalli (alluminio, bario, stronzio) potenzialmente compatibili con tecniche di aerosol. Questi aspetti non trovano menzione nell'articolo in esame.

3. “La geoingegneria esiste, ma in scala minima”: Esistenza Confermata
Il riconoscimento dell'esistenza di sperimentazioni di gestione della radiazione solare (SRM) dovrebbe, logicamente, aprire il dibattito sulla loro portata e regolamentazione, non chiuderlo. Il report della Casa Bianca del 2024 ne discute come possibile “opzione strategica”. Si tratta quindi di una programmazione politica attiva, non di semplici ipotesi.

4. “Leggi per vietare la geoingegneria? Pericolose!”: un Punto di Vista Discutibile
L'articolo sembra criticare chi, come Robert F. Kennedy Jr. o alcuni stati americani, chiede leggi per vietare o regolare la manipolazione climatica, quasi fossero un ostacolo alla scienza. Tuttavia, ci si potrebbe chiedere se la scienza autentica non debba operare proprio all'interno di regole e trasparenza. Suggerire che la regolamentazione ostacoli il progresso tecnico solleva interrogativi sul ruolo del controllo democratico sulla tecnologia.
Molfetta Lungomare Colonna

5. “Tutti gli scienziati smentiscono”: Esistono Voci Differenti
Affermare un consenso scientifico totale sulla non esistenza di determinate attività o sulla loro innocuità potrebbe non rispecchiare completamente la realtà. Esistono infatti scienziati che esprimono dubbi e richiedono monitoraggi indipendenti. Ignorare o sminuire queste voci non sembra pienamente allineato con i principi del dibattito scientifico, dove il dissenso informato è spesso motore di progresso.

6. “Diffondere sfiducia nei governi è pericoloso”: un Effetto, non Necessariamente una Causa
Viene da chiedersi se la sfiducia non sia talvolta alimentata anche da una comunicazione istituzionale percepita come poco trasparente o restia al confronto su temi delicati. Etichettare sistematicamente domande o richieste di chiarimento come “negazionismo” o “complottismo” rischia di precludere un dialogo costruttivo.

7. “Salvini e i 5 Stelle ci credono”: Rischio di Argomento ad Hominem
Associare la validità di una questione alle posizioni politiche di chi la solleva ("è complottista perché populista") è una tecnica retorica che sposta l'attenzione dal merito dell'argomento alla persona che lo espone. Nel dibattito pubblico, dovrebbe contare la sostanza delle affermazioni, non l'etichetta politica di chi le pronuncia.

Uno sguardo più ampio: la Voce della Tecnologia
Utilizzando anche strumenti come ChatGPT per la verifica incrociata di dati e riferimenti (articoli, database governativi, fonti scientifiche), pur nella consapevolezza che nessuna IA fornisce certezze assolute, emerge un quadro complesso. Ricerche, programmi, leggi, dichiarazioni e un dibattito globale sulla geoingegneria sono documentabili. Ignorare questi elementi in nome di un certo tipo di “fact-checking” rischia di fornire un servizio incompleto all'informazione.

Conclusione: Il Ruolo Critico del Giornalismo
L'approccio adottato dall'articolo analizzato sembra talvolta privilegiare la semplificazione e la delegittimazione rispetto all'approfondimento di un tema complesso e sfaccettato. Un approccio che, forse, si allontana dai principi di un giornalismo pienamente equilibrato e volto a fornire tutti gli strumenti per comprendere. 

Molfetta zona nord

La questione rilevante non è tanto che si parli di "scie chimiche" (termine spesso usato impropriamente), quanto che il dibattito sulla geoingegneria, sulle sue applicazioni reali o potenziali e sulla loro regolamentazione democratica sia spesso ostacolato da etichette preconcette.

Quando l'informazione sembra contribuire a limitare questo dibattito, invece che ad arricchirlo con dati e prospettive diverse, allora il rischio è che la comprensione pubblica dei fenomeni complessi che ci circondano si riduca, lasciando spazio a interpretazioni parziali o timori non adeguatamente affrontati. Promuovere un dialogo aperto e basato sui fatti disponibili rimane fondamentale.

In questo spirito di approfondimento critico, ricordiamo che anche la nostra testata, Ideanews, segue da anni questa tematica, impegnandosi ad analizzare documenti e circostanze attraverso contributi sempre documentati, i cui contenuti possono essere consultati e ascoltati sul nostro sito con l'intento è offrire elementi per una comprensione più sfaccettata, al di là delle narrazioni prevalenti:
https://magazine.ideanews.org/2024/10/interrogazione-parlamentare-riguardo-le.html https://magazine.ideanews.org/2025/03/rosario-marciano-ed-enrico-gianini-due.html https://magazine.ideanews.org/2024/08/roberto-nuzzo-intervista-piergiorgio.html
https://magazine.ideanews.org/2024/06/violenti-alluvioni-in-italia-tra-le.html
https://magazine.ideanews.org/2024/06/successo-per-la-conferenza-su.html
https://magazine.ideanews.org/2024/06/stati-uniti-anche-i-parlamentari.html
https://magazine.ideanews.org/2024/08/a-massafra-un-convegno-scientifico.html
https://magazine.ideanews.org/2024/09/guerra-geoingegneria-e-5g.html
https://magazine.ideanews.org/2024/08/emergenza-climatica-evento.html

mercoledì 23 aprile 2025

Uomini Vittime: Rompere il Muro del Silenzio e della Narrazione a Senso Unico – L'Iniziativa LUVV a Bari


Oltre il Silenzio: La Sofferenza Maschile Nascosta

In un'epoca in cui il dibattito sulla violenza di genere occupa giustamente le prime pagine e le agende politiche, una narrazione spesso unidirezionale rischia di oscurare una realtà complessa e dolorosa: quella degli uomini vittime di abusi. Una realtà resa spesso invisibile da stereotipi culturali millenari e, talvolta, alimentata forse anche da rappresentazioni mediatiche superficiali e stereotipate, che faticano a concepire il maschio al di fuori del ruolo di carnefice o, al massimo, di eroe sacrificabile. Eppure, i dati (spesso provenienti dall'estero per carenza di statistiche ufficiali italiane) e le storie individuali raccontano un'altra verità.

L'Iniziativa LUVV a Bari: Dare Voce a Tutte le Forme di Abuso

È in questo contesto che si inserisce l'iniziativa di volantinaggio della Lega Uomini Vittime di Violenza (LUVV), svoltasi a Bari il 19 aprile 2025. L'obiettivo: squarciare il velo di silenzio su una vasta gamma di violenze – fisiche, sessuali, psicologiche, economiche e giuridiche – che colpiscono uomini, padri, ragazzi e bambini maschi. La LUVV denuncia un sistema che non solo minimizza o ignora il loro dolore, ma che spesso li penalizza ulteriormente. Si parla di tassi di suicidio più alti tra gli uomini, di senzatetto in stragrande maggioranza maschile (molti dei quali padri separati che hanno perso tutto), di morti sul lavoro concentrate in professioni pericolose quasi esclusivamente maschili. Si evidenzia un sistema giuridico che, a parità di reato, tende a sospettare, condannare e incarcerare gli uomini più severamente, e servizi anti-violenza spesso impreparati o prevenuti nell'accogliere vittime maschili, che rischiano di non essere creduti o persino accusati a loro volta.

Focus: Paternità, Abusi Economici e Affettivi

Tra le forme di abuso evidenziate dalla LUVV, spesso sottovalutate ma dalle conseguenze devastanti, vi è la violenza economica e psicologica legata alle frodi di paternità e alla gestione delle separazioni. L'associazione sottolinea specificamente situazioni estreme, descrivendo il dramma di:
«uomini vittime di frodi di paternità, uomini costretti a riconoscere figli non voluti dopo che le partner hanno mentito sul prendere la pillola o hanno bucato loro i contraccettivi, uomini che vengono privati della casa pagata con i propri risparmi sudati di anni di lavoro usurante, e separati dai figli che vorrebbero tanto riabbracciare più spesso. Siamo la voce di uomini sminuiti e umiliati dalle partner davanti ai figli, in presenza di conoscenti e nel privato.»
Questo paragrafo descrive situazioni limite, dove la genitorialità e la relazione affettiva vengono strumentalizzate. Come suggerito nella tua richiesta di sintesi, queste dinamiche talvolta sembrano innescate da meccanismi quasi "programmati", dove una gravidanza, magari cercata subdolamente, diventa strumento di coercizione economica e affettiva, lasciando l'uomo intrappolato in obblighi finanziari e deprivato del rapporto genuino con i figli – scenari che purtroppo sembrano a volte tristemente ispirati dalle trame più superficiali di certi format televisivi focalizzati sul conflitto interpersonale.

Decostruire la Narrazione: Critica alla Visione Unidirezionale

La LUVV critica aspramente quella che definisce una "narrazione misandrica" (sessista anti-maschile) che permea media e società. Questa narrazione, secondo l'associazione, dipinge l'uomo quasi esclusivamente come oppressore ("Teoria del Patriarcato" come unica lente interpretativa), ignorando i ruoli e gli obblighi storicamente imposti anche agli uomini (leva militare obbligatoria, ruolo di unico provider economico, esclusione dalla cura domestica e paterna attiva) e le leggi del passato che penalizzavano anche loro (es. Delitto d'Onore). Si contesta il "doppiopesismo" giudiziario e mediatico e la tendenza a negare o minimizzare le false accuse, i cui effetti sulla vita degli uomini possono essere devastanti. Viene rigettata anche la retorica sulla "mascolinità tossica" come spiegazione semplicistica, che finisce per colpevolizzare l'uomo per le stesse catene sociali che gli sono state imposte.

Per un Reale Antisessismo: Superare la Guerra tra Generi

La denuncia della LUVV, al di là dei toni e delle singole argomentazioni, è un invito forte a riconsiderare criticamente la narrazione dominante sulla violenza di genere. Ignorare o sminuire la sofferenza maschile, attribuendola semplicisticamente a un "patriarcato" onnicomprensivo o a una "mascolinità tossica" intrinseca, non solo perpetua ingiustizie verso metà della popolazione, ma alimenta una dannosa e inutile guerra tra generi, lacerando il tessuto sociale. Riconoscere che la violenza e la sofferenza non hanno genere, e che stereotipi e imposizioni sociali hanno storicamente penalizzato (seppur in modi diversi) sia uomini che donne, è forse il primo passo indispensabile per costruire un approccio veramente antisessista, capace di affrontare tutte le forme di violenza e discriminazione con uguale impegno e compassione. La battaglia per l'uguaglianza non può fondarsi sulla demonizzazione di un genere, ma sulla pari dignità e sul riconoscimento delle specifiche vulnerabilità di ciascuno.

Invito alla Riflessione: Media, Armonia e Complessità

Questo complesso quadro di sofferenze nascoste e narrazioni distorte ci impone una riflessione profonda sul modo in cui parliamo e rappresentiamo le relazioni tra uomini e donne. Condividete le vostre opinioni e commenti qui sotto. Non sarebbe forse più salutare, per coltivare una reale armonia di coppia e sociale, allontanarsi dalla spettacolarizzazione del conflitto offerta da certi format televisivi e riscoprire la bellezza e la complessità dei rapporti umani attraverso opere che non semplificano né demonizzano? Pensiamo a film come "Je t'aime… moi non plus", "Scene da un matrimonio", o tanti classici del cinema d'autore che, pur esplorando anche il dolore e il conflitto, restituiscono la profondità e l'ambivalenza dei legami senza ridurli a una sterile battaglia tra sessi. Quale influenza credete abbiano i media sulla nostra percezione della violenza e delle relazioni?

https://www.legauominivittimediviolenza.org/

martedì 22 aprile 2025

MolFest 2025: Libertà Pop a Molfetta tra Sigle Iconiche, Sensei Giapponesi, Esports e un "Dream Live Show" Esclusivo!

Molfetta si Prepara all'Invasione della Cultura Pop: Torna il MolFest!

Segnate le date sul calendario: dal 27 al 29 giugno 2025, Molfetta si trasformerà nuovamente nell'epicentro della cultura pop con la seconda edizione del MolFest. Promosso dal Comune di Molfetta e organizzato da LEG Live Emotion Group, il festival promette tre giorni di pura energia, creatività e divertimento a ingresso gratuito, quest'anno all'insegna del potente tema “Freedom – Libertà”. Un invito a esprimere sé stessi senza timori, nel pieno rispetto reciproco, celebrando la diversità e la passione che animano il mondo nerd, geek e otaku.

Primi Grandi Annunci: Ospiti da Urlo sul Palco e dal Giappone

L'attesa è già alle stelle con i primi nomi svelati. A infiammare il Main Stage ci sarà un'icona assoluta: Giorgio Vanni, il "Capitano" delle sigle che hanno segnato intere generazioni. Accompagnato dalla sua band I Figli di Goku e con lo Special Guest Ammiraglio Max (Max Longhi), ripercorrerà i suoi successi leggendari, da Pokemon a Dragonball e One Piece, veri inni generazionali celebrati anche nella recente raccolta "Uno di noi".

Ma le sorprese arrivano anche dal Sol Levante. Grazie alla collaborazione con Edoardo Serino, sbarcheranno a Molfetta due vere leggende dell'animazione giapponese:

  • Katsumi Ono: Regista e storyboard artist di capolavori come il recente Captain Tsubasa (Junior Youth Arc) e diverse serie di Yu-Gi-Oh!, noto per il suo stile dinamico e l'attenzione all'introspezione dei personaggi. Sarà disponibile per meet & greet e racconti esclusivi.

  • Gen Sato: Illustratore, character e mecha designer, mangaka e animatore, considerato il fondatore artistico degli SD Gundam e collaboratore di produzioni iconiche come Pokémon, Naruto, Dragon Ball, Sailor Moon Crystal e tantissime altre. Un maestro il cui stile fluido è garanzia di qualità, pronto a incontrare i fan e, compatibilmente, realizzare commission.

Esports e Gaming: RIOT GAMES Protagonista

Il mondo dei videogiochi avrà uno spazio ancora più centrale grazie alla rinnovata partnership con RIOT GAMES. La nuovissima ESPORT AREA ospiterà tornei gratuiti del Circuito Tormenta nei formati 1v1 e 2v2 su League of Legends e Valorant. Grazie a QLASH e C.F.C., ci saranno oltre 20 postazioni PS5 per sfidarsi su Fall Guys, eFootball, Astro e Rocket League, senza dimenticare classici intramontabili come biliardino e scacchi per unire le generazioni.

Esclusiva MolFest 2025: Arriva il "Dream Live Show" di Radio Idea!

Accanto ai grandi nomi e alle aree tematiche consolidate, il MolFest 2025 si arricchirà di una proposta artistica inedita e spettacolare. Grazie alla collaborazione con Radio Idea, storica emittente con oltre 40 anni di esperienza e forte radicamento sul territorio - come dimostra anche l'imminente 24ª edizione del suo celebre festival Disconovità, che si terrà il 17 e 18 Luglio presso il prestigioso Anfiteatro di Molfetta - il MolFest presenterà in anteprima il "Dream Live Show – La Libertà di Sognare". Curato e condotto da Lucia Catacchio, esperta direttrice artistica, lo show si preannuncia come un viaggio musicale di 60 minuti ad alto tasso emotivo, perfettamente in linea con il tema "Freedom" del festival.

Il concept? Celebrare la libertà di sognare e di essere sé stessi attraverso le sigle più iconiche dei cartoni animati e delle serie animate. Cantanti talentuosi interpreteranno dal vivo brani indimenticabili, accompagnati dalle coreografie di scuole di danza locali ("Less Dances" e "Le Mille ed una Passione") e dal ritmo coinvolgente di DJ Mizio, che chiuderà con un DJ set esplosivo di sigle remixate. Un inno alla libertà d'espressione che unisce musica, performance e cultura cosplay, per cui Radio Idea fungerà anche da media partner, garantendo ampia visibilità e proponendo una sigla musicale inedita in 3 versioni per il MolFest.

Un Festival per Tutti

MolFest 2025 si conferma un evento pensato per coinvolgere l'intera comunità, dalle scuole alle associazioni, trasformando Molfetta nell'"Isola che non c'è" per tre giorni indimenticabili. Sarà un'esplosione di arte, divertimento, condivisione e creatività, dove la libertà di essere sé stessi è la vera protagonista. L'entusiasmo è già alle stelle e Molfetta è pronta ad accogliere la cultura pop!

Non mancare: libera la tua passione e vivi il MolFest dal 27 al 29 Giugno. Ti aspettiamo a ingresso gratuito per celebrare insieme la libertà!

lunedì 21 aprile 2025

Molfetta, Maggio di Festival per Bambini e Ragazzi: Annunciati "Le onde raccontano" e "Maggio all’infanzia"

 


Molfetta si prepara a un Maggio all'insegna dei bambini e dei ragazzi con due importanti festival cittadini. 

L'intero mese sarà dedicato alle nuove generazioni, con il "Maggio all’infanzia" in programma dal 2 al 18 maggio, seguito dal nuovo e ambizioso Festival di Letture per Ragazzi "Le onde raccontano", che si terrà dal 19 al 24 maggio. Quest'ultimo è stato recentemente presentato a scuole, parrocchie e associazioni locali come un progetto volto a stimolare un cambiamento culturale attraverso la lettura, la creatività e il coinvolgimento attivo della comunità.

"Le onde raccontano": Un Faro di Cultura e Creatività per i Giovani

Il festival "Le onde raccontano", rivolto a una fascia d'età dai 6 ai 19 anni, nasce con l'obiettivo primario di accendere la curiosità e l'amore per la lettura, ponendo particolare attenzione alle aree della città più colpite dalla povertà educativa. Non è solo un evento, ma un invito a sognare e a scoprire il potere delle parole, uscendo dalla ripetitività per confrontarsi con l'alto livello della cultura nazionale.

Numerose realtà cittadine hanno già aderito con entusiasmo agli incontri preliminari, tra cui gli istituti comprensivi Azzolini-Giaquinto, Battisti-Pascoli, Manzoni-Poli, San Giovanni Bosco, Scardigno-Savio; gli istituti superiori Liceo Einstein-Da Vinci e Liceo Fornari; e un'ampia rete di cooperative sociali, centri comunali, associazioni culturali e librerie locali (Coop. Koinos, Percorsi srl, Lilith med 2000, Il Carro dei Comici, Auser OdV, Ass. Teatrarte, Consorzio Metropolis, Coop. Charisma, La Giraffa a pois, Aria di mare srl, Ego Ets, Collettivo Palantir, Parrocchia Immacolata, Teatro dei Cipis, Libreria Pagina 3, Libreria Il Ghigno).

Un Programma Diffuso tra Laboratori e il Fascino del Bus Theatre

Il festival si articolerà in due fasi principali. Dal 19 al 22 maggio, si terranno 13 laboratori diffusi in diverse location cittadine, inclusa la Biblioteca Comunale. Queste attività gratuite, prenotabili, spazieranno dalla lettura all'arte, pensate per stimolare l'immaginazione e sviluppare competenze chiave, in collaborazione con realtà locali e ospiti nazionali.

Il 23 e 24 maggio, il cuore pulsante del festival si sposterà in Piazza Paradiso con l'arrivo del Bus Theatre, un innovativo progetto nazionale di promozione culturale che fungerà da palcoscenico principale per incontri con autori, spettacoli e intrattenimento. Attorno al bus, sarà allestito un mercato dedicato alla lettura e alla creatività, animato dalle realtà locali. In queste due giornate si svolgeranno anche laboratori aperti a tutti i visitatori.

Ospiti Nazionali e un Approccio Transmediale alla Lettura

Con oltre 20 ospiti tra autori, illustratori, compagnie teatrali e content creator da tutta Italia, "Le onde raccontano" promuove una visione transmediale della letteratura. Il programma includerà presentazioni, talk, spettacoli teatrali e di divulgazione scientifica, musica e approfondimenti su temi cruciali come l'inclusione, l'educazione all'affettività, la gestione delle emozioni, la parità di diritti e il valore dell'immaginazione, esplorando anche l'interconnessione tra gioco e letteratura.

Giovani Protagonisti: La Giuria delle Onde

Elemento fortemente innovativo del festival è "La giuria delle Onde". Bambini e ragazzi delle scuole e delle associazioni aderenti non saranno semplici spettatori, ma veri "spett-attori", coinvolti attivamente nella lettura e valutazione di titoli selezionati, con la possibilità di incontrare, intervistare e premiare gli autori, diventando il cuore vivo dell'evento.

Identità Visiva e Promozione

L'immagine del festival è stata affidata alla giovane artista pugliese Mariolina Suglia, che ha creato un'illustrazione onirica ispirata ai simboli di Piazza Paradiso (ulivi, panchina), al gioco, al teatro, alle onde del mare molfettese e a pennellate à la Van Gogh. Questa identità visiva caratterizzerà tutta la comunicazione sui social, web, stampa e nell'arredo urbano.

Un Invito a Sognare per Tutta la Città

"Le onde raccontano" si propone come un evento inclusivo e popolare, una grande festa della lettura e della relazione aperta a tutti, dai 4 ai 99 anni, che desiderano sognare, emozionarsi e creare. L'iniziativa vede il coinvolgimento sinergico di diversi assessorati comunali: Socialità (Anna Capurso), Politiche Giovanili (Caterina Roselli) e Marketing Territoriale (Giacomo Rossiello).

«Vogliamo che i ragazzi si sentano protagonisti, che comprendano l'importanza della loro voce e che sappiano che le loro opinioni contano», ha commentato il Sindaco, Tommaso Minervini. «Siamo certi che, insieme, possiamo fare la differenza e contribuire a un cambiamento positivo. Ringrazio tutti i Consiglieri comunali, il presidente del Consiglio, gli assessori, in particolare Anna Capurso, e la dirigente Lidia de Leonardis per questo evento che porta una ventata di freschezza e punta su bambini e famiglie».

Informazioni e Aggiornamenti

Per seguire tutte le novità del festival "Le onde raccontano":

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