mercoledì 3 dicembre 2025

Dom Beta e la sua “Gang di Dome”: il racconto di un’appartenenza che salva

Ci sono artisti che trasformano la musica in spettacolo, e altri che la usano come ancora di salvezza. Dom Beta appartiene a questa seconda categoria: ragazzi che non arrivano da un mondo facile, che spesso non trovano le parole per raccontarsi, ma che attraverso la musica riescono finalmente a respirare. La sua nuova release, “La Gang di Dome”, è l’ennesima conferma di un percorso che cresce senza perdere autenticità.
Ascolta l'intervista:

Domenico Bavaro, giovane pugliese che nel rap ha trovato una casa emotiva, non fa finta di essere quello che non è. Non veste i panni del duro, non ostenta ricchezze inesistenti, non costruisce personaggi finti. Racconta quello che vive: la sua strada, il suo quartiere, il gruppo di amici che negli anni è diventato una famiglia parallela. Lo aveva già mostrato nei brani più intimi, come “Accordi e Ricordi”, ma con “La Gang di Dome” cambia registro senza rinunciare alla verità.

Il pezzo è diretto, ruvido, spontaneo. Non vuole convincere nessuno, non cerca pose, non punta al moralismo. È una fotografia sincera: il bar dove ci si trova, gli amici che fanno da scudo, gli sguardi della “madama” che passano e giudicano, quella fame di riscatto che rimane una costante. In mezzo, il valore più grande che Dom Beta riesce a esprimere: la necessità di sentirsi parte di qualcosa.

La strada che descrive non è un luogo da film, ma il posto in cui è cresciuto. Una zona che a volte ferisce, altre volte abbraccia. Ma è pur sempre la sua. In questo senso “La Gang di Dome” parla molto più di amicizia: parla di sopravvivenza emotiva. Di ragazzi che si stringono attorno per non crollare. Di chi si sente fragile ma trova un sostegno reale, non patinato.

Ed è esattamente qui che il brano diventa universale. Perché al di là dei riferimenti urban, quello che Dom Beta mette sul tavolo è una verità semplice: nessuno ce la fa da solo. Per chi vive certe fragilità, trovare un gruppo che non ti giudica e ti conosce davvero può fare la differenza tra arrendersi e provare a crescere.

Musicalmente il brano scorre veloce, sostenuto da una base che lascia spazio alla voce e alle parole. Non cerca virtuosismi, ma punta sul ritmo e sull’atmosfera. Il risultato è un pezzo che si lascia ascoltare d’istinto, capace di farti entrare in quel mondo fatto di lealtà, gelosia, appartenenza e piccoli atti di resistenza quotidiana.

Dom Beta è giovane, ma mostra già una consapevolezza che di solito arriva più tardi. La sua scrittura è sporca e vera, come deve essere quando parla un ragazzo che sta ancora costruendo sé stesso. Non ha paura di esporsi, di ammettere le sue fragilità, di dire che senza gli altri probabilmente si sarebbe perso. In un tempo in cui molti fingono di essere invincibili, il suo è un messaggio che vale doppio.

L’intervista che segue approfondisce proprio questo lato umano: il suo legame con la musica, la sua crescita, le sue paure, e quella forza silenziosa che gli permette di trasformare le difficoltà in energia creativa. Un percorso che vedremo evolvere, passo dopo passo, senza trucchi e senza scorciatoie.

Ideanews continuerà a seguire Dom Beta nel suo cammino, perché ci sono storie che meritano di essere raccontate senza filtri. E questa è una di quelle.

E a voi che lo conoscete davvero, che lo incontrate ogni giorno, che lo frequentate e gli state vicino anche quando non sembra, voglio dire una cosa semplice: non date per scontato il vostro ruolo. Lasciate un commento, una parola, un segno che ci siete.

Perché dietro la musica ci sono battiti veri, persone che cercano un appiglio, un motivo per continuare a credere in sé stesse.

E se un gesto, una parola, un incoraggiamento possono aiutarlo a tenere la rotta, allora vale la pena farlo. Per lui, e per tutti quelli che nella musica trovano l’unico modo per non chiudersi del tutto al mondo.

LA GANG DI DOME - DOM BETA 

martedì 2 dicembre 2025

Al Mecspe Bari 2025 presente 3D Production: una giovane azienda che sta rivoluzionando il supporto alle imprese

La realtà campana fondata nel 2020 si è presentata alla Fiera del Levante con un modello produttivo completo: dalla ricerca dei fornitori all’assemblaggio, dal collaudo alla logistica interna. Una presenza che conferma la sua crescita e la sua ambizione nel settore metalmeccanico ed elettronico

Al Mecspe Bari 2025, tra tecnologie emergenti e innovazione manifatturiera, c’è una realtà giovane che sta attirando l’attenzione degli operatori del settore: 3D Production. L’azienda, nata nel 2020 a Cervinara (Avellino), ha partecipato alla fiera dal 27 al 29 novembre portando con sé un percorso di crescita che in pochi anni ha trasformato un’idea imprenditoriale in una struttura solida e sempre più riconosciuta.

L’obiettivo della 3D Production è chiaro sin dall’inizio: diventare il partner produttivo di riferimento per le imprese metalmeccaniche ed elettroniche, seguendo ogni fase del ciclo di produzione. La ricerca del fornitore, l’assemblaggio, il collaudo, l’imballaggio e la gestione della logistica interna sono i pilastri di un servizio pensato per alleggerire le aziende, rendere i processi più efficienti e garantire qualità finale.

«La nostra è un’azienda giovane, nata da un progetto del 2020» racconta Davide Carusone, responsabile della 3D Production, presente in fiera per incontrare partner e potenziali clienti.

«Il Mecspe è per noi un primo traguardo importante: vogliamo crescere su tutti i fronti e continuare ad ampliare il nostro raggio d’azione».


Un’ambizione che trova conferma nei numeri: dai tre operai iniziali, oggi l’azienda conta un team di venti persone altamente qualificate.

La sede produttiva, un hub di 1300 metri quadri situato ad Avellino, ospita reparti dedicati all’assemblaggio, aree di collaudo, spazi di stoccaggio e una logistica interna organizzata secondo criteri di efficienza e precisione. È qui che l’azienda ha mosso i primi passi nel mondo della produzione conto terzi, supportando DDS nella realizzazione di macchine da caffè, dal montaggio del prodotto fino alla spedizione finale.

Il Mecspe Bari 2025 ha rappresentato per 3D Production un palcoscenico ideale per mostrare come competenze tecniche e visione strategica possano convivere nell’evoluzione di una realtà giovane ma altamente strutturata. La fiera è stata anche un’opportunità per intercettare nuove collaborazioni, stringere contatti e consolidare un posizionamento che punta alla specializzazione e all’ampliamento dei servizi offerti.

La storia di 3D Production è quella di un’azienda che ha saputo crescere rapidamente senza perdere di vista la qualità, puntando su professionalità, innovazione e un approccio integrato ai processi produttivi. L’impressione è che per questa realtà campana il futuro sia già in espansione.

🌿 La Dignità nel Gesto Quotidiano: Germogli, Animali e l'Ecologia Globale Essena


L'intervista a Clelia Antonia Facchini, esperta dell'Autentica Tradizione Essena, traccia un percorso di ritorno all'essenziale che passa per il corpo, l'alimentazione e la consapevolezza del nostro legame con ogni regno della natura.

Ascolta l'intervista in onda su Radio Idea e le emittenti del Circuito Airplay:

La Filosofia: Essere Studenti della Vita

Clelia Antonia Facchini, dottoressa in scienze motorie e portavoce dell'Ecologia Globale Essena, definisce il suo ruolo come quello di una "studentessa della vita". Il cammino Esseno, spiega, è aperto a tutti coloro che desiderano imparare quotidianamente a rispettare la natura, sia essa dentro di noi che intorno a noi.

L'assunto è potente nella sua semplicità: ogni gesto quotidiano può essere vissuto con coscienza e trasformato in un atto degno che onora la virtù dell'ecologia. Questo approccio non è un rifiuto della modernità, ma un invito a usarla con rispetto e intelligenza.

La Pratica: Il Potere Economico e Scientifico dei Germogli

Un pilastro fondamentale di questa ecologia quotidiana è l'alimentazione. Facchini dedica un'attenzione particolare ai germogli, definiti come un alimento semplice, economico e potentissimo:

  • Coltivazione Facile: Possono essere coltivati in casa con un semplice barattolo di vetro, richiedendo solo un ammollo notturno e due sciacqui al giorno per un periodo variabile tra i 2 e i 10 giorni.
  • Benefici Scientifici: I loro benefici sono largamente documentati dalla scienza. Sono ricchissimi di nutrienti, tanto da essere usati anche in metodi di prevenzione o guarigione, e dovrebbero avere la stessa importanza della frutta nella dieta giornaliera, aiutando a equilibrare un'alimentazione moderna spesso caotica.

L'educazione alimentare, che parte dai bambini e arriva agli adulti, è essenziale per imparare a prendersi cura della vita sin dalla sua tenera età.

L'Alleanza Profonda: Umani, Animali e Microcosmo

La prospettiva Essena allarga il concetto di ecologia alla relazione tra i regni della natura e il corpo umano.

Facchini spiega che ogni regno della natura corrisponde a un sistema nell'uomo: il regno minerale alle ossa, i vegetali ai muscoli, gli animali al sistema sanguigno e l'uomo al sistema nervoso. In quest'ottica, il nostro modo di comportarci con gli animali si riflette direttamente nel nostro corpo fisico, richiamando insegnamenti filosofici antichi, come quelli di Pitagora, sul rispetto etico.

A questo proposito, Clelia Facchini ha letto un estratto del libro di Alain Contaré, Umani e animali, filosofia della dignità. Il filosofo sostiene che il perfezionamento dell'uomo non avviene attraverso la tecnologia e l'artificiale, ma tramite l'accettazione della propria imperfezione e, crucialmente, attraverso il suo rapporto con il regno animale. Senza questa alleanza, che è una base etica e morale, lo sviluppo autentico dell'umanità non è possibile.

Iniziative sul Territorio

L'Ecologia Globale Essena traduce la teoria in pratica con una serie di appuntamenti in tutta Italia:

  • Sono in programma ritiri spirituali e incontri sul territorio, con il prossimo ritiro in Umbria dal 14 al 18 gennaio 2026.
  • A Molfetta, sono attesi appuntamenti annuali come la mostra d'arte mistica "Mandala degli Angeli", la partecipazione al Molfest e vari laboratori ("le quattro scuole dell'acqua, dell'aria, della terra e del fuoco") dedicati allo studio della vita a 360 gradi.

Tutti gli aggiornamenti sugli eventi sono disponibili sui social media cercando "Ecologia Globale Essena" e sul sito ufficiale https://www.olivier-manitara-tradizione-essena.com/

lunedì 1 dicembre 2025

“Oltre le apparenze” di Claudia Celé: un giallo che svela la verità nascosta dietro il pregiudizio


Un romanzo investigativo ambientato a Pavia, dove l’intuito di una giovane avvocata si intreccia con i meccanismi della giustizia, mostrando quanto la realtà possa essere fragile e ingannevole dietro la superficie dei fatti.

L’associazione “Lo specchio dell’Arte” di Manuela Montemezzani è lieta di promuovere “Oltre le apparenze”, il nuovo giallo di Claudia Celé, un’opera che intreccia suspense, introspezione e analisi sociale, immergendo il lettore nei chiaroscuri di una città attraversata da segreti e verità taciute. Con una scrittura scorrevole e attenta alle sfumature emotive, il romanzo porta in primo piano il tema dell’ambiguità, dei pregiudizi e della ricerca ostinata della verità, affidata a una protagonista determinata e complessa.

Ambientato a Pavia, il libro affida a Lara Basile – giovane avvocato penalista – il compito di affrontare il caso più difficile della sua carriera: la difesa di una donna accusata dell’omicidio del marito, un ricco industriale la cui morte ha travolto l’opinione pubblica e attirato l’attenzione dei media. In un clima di pressioni, aspettative e giudizi frettolosi, Lara comprende che ciò che appare evidente non sempre coincide con ciò che è reale e decide di seguire una strada investigativa autonoma, fatta di intuizioni, incontri inattesi e un percorso interiore che cambierà la sua visione del mondo.

Il romanzo si inserisce nella tradizione del giallo classico: colpi di scena, momenti drammatici, figure ingenue che portano leggerezza e ironia, e una trama che si sviluppa con ritmo crescente fino alla rivelazione finale. La scrittura di Claudia Celé alterna tensione narrativa ed empatia, restituendo un mosaico di personaggi che, con le loro fragilità, parlano di coraggio, rinascita e ricerca della verità oltre ogni preconcetto.

Il libro

“Oltre le apparenze” è un giallo investigativo che affronta il tema dell’ambiguità e delle facili conclusioni, accompagnando il lettore in una Pavia attraversata da misteri, sospetti e verità sommerseLara Basile, giovane avvocata determinata a dimostrare l’innocenza della propria cliente, intraprende un’indagine parallela che la conduce in territori inattesi, tra piste ingannevoli e rivelazioni che mettono in discussione molto più del caso giudiziario.
Il romanzo, scorrevole e ricco di tensione, alterna momenti di suspense a situazioni ironiche, unendo tradizione investigativa e introspezione emotiva. È un’opera che parla di coraggiorigore morale e capacità di guardare oltre ciò che sembra evidente, ricordando che la verità richiede sempre un passo in più.

L’autrice

Claudia Celé è nata e vive a Pavia. È sposata e ha due figlie, e lavora come funzionario amministrativo presso l’azienda sanitaria della città. Ha iniziato a scrivere poco più che ventenne, dedicandosi prima alla poesia e poi ai racconti brevi per ragazzi, fino a scoprire la sua vocazione per il genere giallo.

Nonostante gli impegni familiari e professionali, non ha mai smesso di dedicarsi alla scrittura, che per lei rappresenta un rifugio e una forma di libertà creativa. Durante il lockdown ha ripreso a scrivere con costanza, dando nuova vita alla sua produzione e decidendo di pubblicare i propri lavori. Le sue opere spaziano dalla narrativa per ragazzi ai romanzi crime, sempre con protagoniste femminili determinate, fragili e coraggiose, capaci di affrontare sfide personali e investigazioni complesse grazie a intuizione, deduzione e una sensibilità autentica.

Tra le sue pubblicazioni figurano la trilogia per ragazzi dedicata a Samantha – “Samantha e il mistero di Valmont” (2021)“Samantha e il segreto di Alina” (2022) e “Samantha e l’Elisir del Faro” (2025) – e il cozy mystery “Scacco a Teodolinda” (2023).

Ha inoltre firmato racconti premiati e inseriti in antologie. Con “Oltre le apparenze” (2024) prosegue il suo percorso nel giallo investigativo ambientato a Pavia, approfondendo temi legati alla giustizia, alla responsabilità personale e al superamento dei pregiudizi.

Dettagli prodotto

Titolo: Oltre le apparenze
Autrice: Claudia Celé
Genere: Romanzo giallo
Anno di pubblicazione: 2024

martedì 25 novembre 2025

Bari, sabato 29 novembre alla Fiera del Levante un convegno su tecnologie e sostenibilità per l’industria del futuro

A MECSPE Bari imprese, istituzioni e ricerca insieme per analizzare trend tecnologici, politiche industriali, sostenibilità dei processi e nuove competenze necessarie alla trasformazione del settore manifatturiero

Si terrà sabato 29 novembre alle 10.30, nell’ambito di MECSPE Bari – Tecnologie per l’Innovazione, l’incontro pubblico dedicato alle tecnologie emergenti, all’evoluzione dei processi industriali e alle sfide della sostenibilità, con l’obiettivo di offrire una riflessione condivisa tra istituzioni, ricerca e sistema produttivo.

L’iniziativa, al suo secondo anno, organizzata con il sostegno di Senaf e con la collaborazione di Sinergitaly News, nasce con l’intento di accompagnare le imprese verso modelli di produzione sempre più avanzati, competitivi e orientati alla digitalizzazione. Il dibattito sarà moderato dal direttore di In Puglia 24, Alessandro Nardelli, che guiderà gli interventi e introdurrà le diverse prospettive dei relatori.

Ad aprire i lavori saranno i saluti istituzionali, che offriranno una cornice politica aggiornata sulle traiettorie strategiche del Paese: dall’evoluzione dei meccanismi di programmazione economica alle politiche ambientali, fino al ruolo delle nuove tecnologie nella transizione industriale e nella tutela del territorio. Interverranno il vicepresidente della V Commissione Bilancio della Camera, Gianmauro Dell’Olio; la vicepresidente della VIII Commissione Ambiente, Patty L’Abbate; il componente della Commissione Giustizia, Marco Lacarra, la vicepresidente della Commissione Agricoltura, Gisella Naturale e l'On. Carla Giuliano.

Il cuore del confronto sarà dedicato alle relazioni tecniche sui principali trend dell’innovazione applicata alla manifattura. Il professor Ugo Patroni Griffi illustrerà le prospettive delle infrastrutture sostenibili e della logistica avanzata, mentre Michele Crudele, direttore di IPE Poggiolevante, approfondirà il ruolo della formazione manageriale rispetto ai nuovi scenari industriali. Seguiranno gli interventi di Gabriella Dellino (Tecnopolis), Marco Alvisi (direttore generale CETMA), Cesare Pierpaolo De Palma (coordinatore Tavolo Tecnico Confindustria Puglia) e Dino Nicolia (funzionario presso la Comunità Europea – Bruxelles), che offriranno un quadro completo delle opportunità e delle criticità connesse all’innovazione.

A concludere il convegno sarà il presidente di Sinergitaly News, Cav. Uff. Riccardo Di Matteo, che sottolineerà l’importanza di una collaborazione costante tra imprese, istituzioni e centri di ricerca per sostenere la crescita dell’intero comparto industriale.

L’appuntamento si configura come un passaggio strategico nel percorso di crescita di MECSPE Bari, confermandone il ruolo di riferimento nel Mezzogiorno per la diffusione della cultura dell’innovazione e per lo sviluppo di un dialogo costruttivo sulle politiche industriali e sulle tecnologie emergenti.

venerdì 21 novembre 2025

Digital Omnibus: Tra Semplificazione e Sovranità – I Punti Critici Ignorati

<a target="_blank" href="https://magazine.ideanews.org/2025/11/digital-omnibus-tra-semplificazione-e.html" data-preview>Digital Omnibus europeo</a>: criticità, rischi e limiti della nuova strategia digitale UE



La Commissione Europea promette un risparmio di miliardi di euro per le aziende con il nuovo "pacchetto digitale" che armonizza AI, cybersecurity e dati. Ma dietro la facciata della semplificazione normativa, il piano presenta gravi lacune in termini di sovranità, sicurezza e tutela dei dati sensibili, ignorando minacce emergenti come il calcolo quantistico.
Ascolta qui il nostro servizio:

Il Digital Omnibus europeo è stato presentato come la risposta dell’UE all'esigenza di aumentare la produttività e l'innovazione, riducendo l'onere amministrativo per le PMI. Con promesse di risparmi fino a 5 miliardi di euro entro il 2029 e l'introduzione di strumenti come l'European Business Wallet, il piano sembra ottimistico.

Tuttavia, il focus quasi esclusivo sulla "conformità" e sullo "snellimento" normativo rischia di distogliere l'attenzione da una realtà strutturale più complessa: per l'utente e per i dati sensibili, la digitalizzazione di massa rimane una vera e propria spada di Damocle.

Ecco le principali criticità del Digital Omnibus in termini di sicurezza e sovranità digitale.

1. La Miopia Strategica sul Rischio Quantistico

La critica più grave al pacchetto digitale è la sua miopia strategica di fronte al futuro della sicurezza informatica. Il Digital Omnibus è un piano a lungo termine pensato per guidare l'innovazione fino al 2029 e oltre, eppure ignora completamente la minaccia dei computer quantistici.

I computer quantistici, una volta operativi su larga scala (si stima entro il prossimo decennio), saranno in grado di decifrare rapidamente la stragrande maggioranza degli schemi crittografici oggi utilizzati per proteggere le comunicazioni, le transazioni bancarie e, soprattutto, i dati sensibili a riposo (come quelli archiviati per lunghi periodi).

La criticità: Qualsiasi piano digitale che non integri da subito la migrazione alla Post-Quantum Cryptography (PQC) non sta proteggendo i dati europei, ma li sta condannando a una futura vulnerabilità. La mancanza di linee guida PQC nell'Omnibus è un errore strategico imperdonabile in un contesto normativo proiettato sull'AI e sulla sovranità.

2. Sovranità dei Dati e la Minaccia dei Server Stranieri

L'obiettivo di "rafforzare la posizione globale dell’Ue sui flussi internazionali di dati" e l'introduzione di un "anti-leakage toolbox" mostrano che la Commissione è consapevole del problema della sovranità. Tuttavia, il Digital Omnibus non fornisce risposte concrete alla domanda cruciale: c'è veramente bisogno che i nostri dati sensibili finiscano in un server di proprietà straniera?

Controllo Esterno: Nonostante le regole europee (GDPR), gran parte dell'infrastruttura cloud utilizzata dalle aziende e, potenzialmente, dagli stessi Data Labs europei, è gestita da hyperscaler di proprietà extra-UE. Ciò significa che i dati europei restano teoricamente soggetti a leggi di accesso straniere (come il CLOUD Act statunitense), minando la sovranità europea alla radice.

Rischi Cyber: La centralizzazione dei dati, pur protetta da garanzie di sicurezza, non elimina il rischio di hacking. Anzi, un dato sensibile su un server di un colosso globale rappresenta un obiettivo primario per gli hacker statali o criminali. Il pacchetto promette protezione, ma non indipendenza dall'infrastruttura straniera.

3. La Trappola della Centralizzazione (Rischio Honeypot)

La semplificazione portata dal Digital Omnibus si basa sulla centralizzazione di dati e accessi, creando un rischio significativo di "honeypot" (vaso di miele):

Punto di Accesso Unico ENISA: Introdurre un punto di accesso unico per la segnalazione degli incidenti di cybersecurity (NIS2, GDPR, DORA) gestito da ENISA riduce l'onere amministrativo, ma crea un super-database di tutte le vulnerabilità e gli incidenti critici europei. Se questo hub venisse violato, gli aggressori avrebbero accesso a un quadro completo delle debolezze di migliaia di organizzazioni.

European Business Wallet (EBW): Lo strumento, pensato per semplificare l'identità digitale delle aziende, concentra in un unico luogo la capacità di identificare, autenticare, firmare e scambiare documenti sensibili. Pur essendo facoltativo per le imprese, la sua diffusione ne farà un bersaglio ad alto valore la cui compromissione potrebbe paralizzare il settore pubblico e inter-aziendale.

4. Il Compromesso tra Privacy e AI

Il Digital Omnibus cerca di armonizzare il GDPR con l'AI Act, in particolare chiarendo l’uso dei dati personali per l’addestramento dei modelli di Intelligenza Artificiale.

Sebbene venga codificata la giurisprudenza sulla pseudonimizzazione (per consentire la condivisione solo se la terza parte non può re-identificare l’individuo), la mossa di "snellire ulteriormente le regole sui dati" e l'istituzione di data labs per sbloccare l’accesso a set di dati per l’AI solleva il sospetto che l'obiettivo primario non sia l'individuo, ma l'accelerazione del business.

La modernizzazione delle regole sui cookie, con la creazione di una 'whitelist' di situazioni "innocue per la privacy" (come le statistiche e la misurazione aggregata dell’audience), rischia di diventare una porta d'accesso per la raccolta dati silente, anche se il rischio di sanzioni per violazioni (fino al 4% del fatturato globale) è stato aumentato per rassicurare l'utente.

In conclusione, sebbene l'obiettivo di "tagliare la burocrazia" sia lodevole, la Commissione sta concentrando le sue energie sulla semplificazione anziché sulla resilienza digitale strutturale. Finché il piano non affronterà seriamente la necessità di infrastrutture di calcolo sovrane e di una migrazione proattiva alla crittografia post-quantistica, le promesse di sicurezza e sovranità rimarranno incomplete.
Ascolta Radio Idea
Prendimi e portami ovunque!