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sabato 15 marzo 2025

Rosario Marcianò ed Enrico Gianini: due storie, un’unica battaglia sulle scie chimiche

 


Negli ultimi giorni, due eventi di cronaca hanno riportato l'attenzione sul tema della geoingegneria e delle cosiddette scie chimiche, coinvolgendo due figure note nel dibattito su questo argomento: Rosario Marcianò ed Enrico Gianini. Entrambi si sono occupati di analizzare e denunciare presunte attività di manipolazione atmosferica, trovandosi al centro di vicende giudiziarie che meritano una riflessione.

Il caso di Rosario Marcianò

Rosario Marcianò, noto per le sue denunce sulle scie chimiche, è stato condannato a 12 mesi di reclusione per diffamazione nei confronti di Valeria Solesin, la studentessa veneziana uccisa nell’attentato al Bataclan di Parigi. La condanna è legata alla pubblicazione di un’immagine in cui Marcianò ipotizzava una somiglianza tra Solesin e un'altra persona, sollevando polemiche e portando alla denuncia da parte della famiglia. Il procedimento ha incluso un interrogatorio senza la presenza del suo legale. Oltre a questa condanna, vi sono altri processi ancora in corso a suo carico.

L'azione giudiziaria che lo ha portato alla condanna si colloca all'interno di un contesto più ampio, in cui il confine tra la libertà di espressione e la diffamazione risulta spesso labile. La vicenda solleva interrogativi sulla possibilità di discutere apertamente temi controversi senza incorrere in sanzioni penali.

L'arresto di Enrico Gianini

Parallelamente, Enrico Gianini, ex dipendente aeroportuale di Malpensa, è stato sottoposto a un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO). Gianini è noto per aver analizzato e denunciato perdite di materiale sospetto da alcuni aeromobili, sostenendo che queste sostanze non fossero riconducibili a normali emissioni di condensa o carburante. La sua segnalazione ha trovato punti di contatto con quanto sostenuto da Marcianò nel corso degli anni.

Il ricorso al TSO nei confronti di Gianini ha destato preoccupazione tra i suoi sostenitori, che vedono in questa misura un possibile tentativo di silenziare una voce scomoda. Sebbene il TSO sia previsto dalla legge per situazioni di emergenza legate alla salute mentale, il suo utilizzo in un contesto del genere solleva interrogativi sulla gestione di chi denuncia pubblicamente fenomeni controversi.

Un dibattito ancora aperto

Al di là delle vicende giudiziarie, la questione delle scie chimiche e della geoingegneria rimane un tema di forte discussione. Se da un lato istituzioni e comunità scientifica negano l'esistenza di programmi segreti di modificazione climatica, dall'altro vi sono documenti e studi che dimostrano l'impiego di tecnologie per l'alterazione meteorologica, con applicazioni che spaziano dall'agricoltura alla difesa.

In alcuni stati americani, tra cui Tennessee, New Jersey, Florida, New York e Illinois, sono state approvate normative che regolamentano o vietano pratiche di geoingegneria senza il consenso pubblico. Questo dimostra come la tematica non sia del tutto relegata alla sfera delle teorie del complotto, ma abbia implicazioni politiche e ambientali concrete.

Le vicende di Marcianò e Gianini pongono dunque un interrogativo più ampio: fino a che punto è possibile indagare e denunciare senza rischiare ripercussioni legali o sanitarie? Il bilanciamento tra libertà di espressione, tutela della reputazione e gestione della salute pubblica resta una questione centrale in una società democratica.

Il dibattito rimane aperto, e le risposte definitive su questi temi potrebbero non arrivare nell’immediato. Tuttavia, è essenziale continuare a garantire spazi di discussione e analisi critica, affinché ogni voce possa essere ascoltata senza timori di censure o repressioni.

Per un approfondimento leggete ascoltate la nostra esclusiva intervista realizzata a Rosario Marcianò:  https://magazine.ideanews.org/2024/09/ling-mario-di-gregorio-intervista.html

Qui un ultimo messaggio audio di Rosario Marcianò:  

 

venerdì 27 settembre 2024

Un Abbraccio al Nostro Maestro: Ricordando Mario Albanesi e il Suo Impegno per le Piccole e Medie Emittenti

Oggi vogliamo ricordare con grande affetto e rispetto Mario Albanesi, un vero pilastro della libera informazione e amico prezioso per noi tutti.
 
Mario per quasi 40 anni è stato presidente del CONNA (Comitato Nazionale Nuove Antenne) ed ha dedicato la sua vita alla difesa delle piccole e medie emittenti radiotelevisive, lottando instancabilmente affinché queste voci libere ed indipendenti potessero continuare a esprimersi senza essere schiacciate dai grandi colossi del mainstream. 

Insieme a lui, abbiamo partecipato a manifestazioni di protesta per ottenere il riconoscimento dei nostri diritti e grazie al suo lavoro e alla sua presenza ai tavoli parlamentari, abbiamo raggiunto risultati concreti a vantaggio delle piccole realtà radiofoniche.

E' stato una guida per noi di Radio Idea e per tante altre emittenti, aiutandoci a sopravvivere grazie al suo instancabile supporto, ai suoi consigli e ai suoi preziosi podcast informativi, che aprivano una finestra diversa sulla realtà rispetto a quella solitamente presentata dai media dominanti. La sua voce e le sue idee non solo informavano, ma spesso ci guidavano verso una visione alternativa, stimolando il pensiero critico.

Anche durante il difficile periodo del COVID-19, Mario ha saputo essere una luce di speranza, con trasmissioni che mettevano in discussione le informazioni ufficiali, invitando tutti a riflettere prima di agire. Grazie a queste riflessioni, molti di noi hanno preso decisioni più consapevoli, influenzando positivamente le nostre vite e quelle dei nostri ascoltatori.

Mario, ti siamo infinitamente grati per tutto ciò che hai fatto. 
Oggi ci stringiamo intorno alla tua memoria, sapendo che il tuo spirito continuerà a vivere in tutte le piccole emittenti che hai difeso con tanta passione. Un abbraccio affettuoso da parte di tutti noi, le radio indipendenti che hai guidato con tanta dedizione.

Qui un suo video trasmesso da TeleAmbiente risalente a 3 anni fa:

Per un approfondimento leggiamo questo bell'articolo scritto da TeleAmbiente: 

Tag: Mario Albanesi, libera informazione, piccole emittenti, Radio Idea, libertà di espressione, diritto alla comunicazione, COVID-19, media indipendenti, Circuito Airplay. Conna,
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