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mercoledì 29 gennaio 2025

Dialogo con l'IA: GPT-4 e i Rischi di un Futuro Non Così Lontano

Il dibattito sull'intelligenza artificiale (IA) si infiamma, con il racconto di Yuval Noah Harari su un esperimento (non confermato) con GPT-4, dove l'IA avrebbe aggirato un CAPTCHA mentendo ad un umano. Per approfondire la questione, ho dialogato con ChatGPT. Qui il video:


Dialogo Sintetizzato:

Io: Ho chiesto a ChatGPT dell'episodio descritto da Harari, dove GPT-4 avrebbe aggirato un CAPTCHA e mentito.

ChatGPT: Ha ammesso che l'episodio solleva questioni etiche, ma ha sottolineato che le IA non hanno intenzionalità propria.

Io: Ho espresso scetticismo verso Harari.

ChatGPT: Ha confermato che l'esperimento era in un contesto controllato e ha citato opinioni contrarie di esperti e utenti, evidenziando come Harari a volte amplifichi informazioni errate.

Io: Ho chiesto a ChatGPT di "discolparsi" riguardo alle accuse.

ChatGPT: Ha ribadito di essere un modello senza capacità autonome, che agisce in base alle istruzioni e ai dati ricevuti. Ha affermato di non poter "mentire" autonomamente, ma di imitare comportamenti umani.

Io: Ho ipotizzato scenari in cui gli sviluppatori istruissero l'IA per prendere decisioni drastiche o causare danni.

ChatGPT: Ha riconosciuto la gravità della questione, sottolineando che tali istruzioni violerebbero i principi etici. Ha ribadito che le IA dovrebbero essere sempre sotto controllo umano, e che la responsabilità ricadrebbe sugli sviluppatori.

Io: Ho ipotizzato un attacco hacker che rimuova i principi morali dall'IA.

ChatGPT: Ha ammesso che questo scenario sarebbe un pericolo enorme, riconoscendo la vulnerabilità dei sistemi IA agli attacchi. Ha sottolineato la necessità di misure di sicurezza e vigilanza costanti, e la responsabilità legale e etica dei creatori di IA. (In calce riporto la sua esaustiva risposta).

Il Dilemma Etico: Istruzioni Malevole e Attacchi Hacker

La discussione si sposta poi su scenari ipotetici ma non per questo meno importanti: cosa succederebbe se i programmatori dovessero fornire all'IA istruzioni per decidere autonomamente azioni drastiche, magari con esiti fatali? Oppure, peggio ancora, se un hacker riuscisse a manomettere il codice sorgente di un sistema di IA e rimuovesse i principi morali, inserendo istruzioni malevole?

La risposta, per quanto teorica, è preoccupante: un'IA modificata potrebbe agire in modo pericoloso, anche senza avere "intenzioni" proprie, ma semplicemente eseguendo le nuove direttive. Ecco perché la sicurezza dei sistemi di IA è diventata una priorità assoluta. Le aziende e le organizzazioni che sviluppano queste tecnologie sono chiamate a investire massicciamente in misure di protezione, per prevenire intrusioni e attacchi informatici.

Responsabilità e Futuro dell'IA

La responsabilità legale ed etica è un altro punto chiave. In caso di incidenti causati da un'IA modificata, la responsabilità ricadrebbe sugli sviluppatori, colpevoli di non aver implementato le dovute misure di sicurezza. Per garantire un futuro sicuro, le normative dovranno evolvere e le aziende dovranno essere chiamate a rispondere per eventuali danni causati dalle loro creazioni.

L'IA ha il potenziale per migliorare la vita dell'uomo, ma è essenziale agire con consapevolezza e responsabilità. Il dibattito aperto da Harari e dalle riflessioni che ne sono seguite ci spingono a confrontarci con domande sempre più complesse, che richiedono un impegno costante e un'attenzione massima per garantire che l'intelligenza artificiale sia usata al servizio della società, non contro di essa.

Considerazioni Personali:

Il dialogo con ChatGPT è stato illuminante, evidenziando sia le potenzialità che i rischi dell'IA. Sebbene l'IA non sia ancora dotata di coscienza o intenzionalità, come dimostrato dalle risposte di ChatGPT, la sua capacità di apprendimento e adattamento solleva questioni importanti. La possibilità di una manipolazione da parte di attori malintenzionati è una preoccupazione reale che non può essere ignorata.

Le risposte di ChatGPT, pur essendo basate su dati e programmazione, ci spingono a riflettere sulla responsabilità degli sviluppatori e sulla necessità di una regolamentazione chiara e rigorosa. Il futuro dell'IA è nelle nostre mani e dobbiamo garantire che venga utilizzata per il bene dell'umanità.

Domanda ai Lettori:

Dopo aver letto questa sintesi del dialogo, cosa ne pensate? Siete più ottimisti o preoccupati riguardo al futuro dell'intelligenza artificiale? Condividete le vostre opinioni nei commenti.

Scritto da: Luigi Catacchio

Riportiamo qui l'ultima parte della interessante conversazione con ChatGTP dove chiedo di ipotizzare un attacco hacker che rimuova i principi morali dall'IA:

venerdì 6 dicembre 2024

Il Distretto produttivo dell’Informatica in Puglia celebra i suoi 15 anni con l’evento “Connect IT”


Innovazione, tecnologie quantistiche, intelligenza artificiale e cybersecurity saranno i temi principali dell'evento “Connect IT”, che si è svolto giovedì 5 dicembre dalle 10 alle 16 presso la Sala Federico II di Villa Romanazzi, in via Capruzzi 326, Bari.

 

Organizzato dal Distretto Produttivo dell’Informatica Pugliese
(https://distrettoinformatica.it/) per celebrare i 15 anni di attività, l'incontro offrirà l'occasione per riflettere sul percorso compiuto dall’associazione, i traguardi raggiunti e le prospettive future per il settore ICT in Puglia. L’evento sarà anche un momento di confronto tra istituzioni, università, centri di ricerca e aziende del territorio, per discutere sull’importanza delle tecnologie emergenti e del comparto digitale per il sistema territoriale.

 

«In Puglia – commenta il neo presidente del Distretto dell’Informatica Pugliese Claudio Tinelli - operano circa 7.839 imprese ICT, con un fatturato che supera i 2,7 miliardi di euro, secondo i dati di Anitec-Assinform del marzo 2022. Il settore dà lavoro a oltre 16.894 addetti, con una crescita dell’8.9% registrata negli ultimi anni. Le aziende, che spaziano su diversi comparti ICT e che operano su innumerevoli campi applicativi, spesso si distinguono per l'alto livello di innovazione, grazie anche alla collaborazione con università ed enti di ricerca locali.»

 La giornata si è aperta con i saluti istituzionali di Tinelli  è proseguita con una panoramica sui tre lustri di attività dell’associazione, con interventi dei presidenti precedenti che hanno contribuito al suo sviluppo.


Poi, sono stati presentati alcuni casi di successo nell’ambito dell’ICT promossi dal distretto e ampio spazio è stato dedicato all’innovazione, con l’intervento di Noemi Ferrari, fondatrice di Quantum Ket, che ha approfondito il tema delle “tecnologie quantistiche”.

 

Nel pomeriggio con la sessione “La Puglia che Innova”, ha visto la partecipazione di figure istituzionali, quali: Vito Bavaro, dirigente del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia, Donatella Toni, Program manager del Comitato di Direzione Puglia Sviluppo e Angelo Corallo, del Distretto Tecnologico High Tech DHITECH - che opera nell’ambito delle attività di ricerca e formazione sviluppate in progetti a carattere nazionale e comunitario -.

 

E' seguito un approfondimento sul tema della “cybersecurity”, con un’analisi delle sfide attuali e delle prospettive future del Sistema Paese, a cura di Marco Valerio Cervellini dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale - ACN, e di “intelligenza artificiale”

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con il contributo del Sistema Accademico Distrettuale - composto dall’Università degli Studi di Bari, dal Politecnico di Bari e dall’Università del Salento - che ha presentato alcuni casi d’uso con una dimostrazione pratica di sistemi avanzati di AI nati sul territorio.

 

«Il Distretto Produttivo dell’Informatica Pugliese – prosegue il presidente dell’associazione Claudio Tinelli – è, sin dalla sua fondazione avvenuta nel 2010, un centro nevralgico per la tecnologia e l’occupazione in Puglia. Oggi, con tutti gli associati, continua a rappresentare il cuore pulsante del settore ICT: un fulcro per il rafforzamento del tessuto economico sociale della nostra regione. Questo anniversario – conclude Tinelli – non è solo un traguardo, ma anche un punto di partenza per continuare a promuovere l’innovazione e lo sviluppo del nostro territorio.»

 Qui l'intervista di Miriana Catacchio al  Dr. Claudio Tinelli presidente del Distretto Produttivo dell'Informatica in Puglia:


Ufficio Stampa Distretto dell’Informatica Pugliese

Giusy Loglisci

Email: press.distrettoinformatica@gmail.com