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sabato 26 aprile 2025

Addio Papa Francesco, Molfetta Ricorda l'Abbraccio Indelebile nel Nome di Don Tonino


Mentre il mondo si raccoglie per l'ultimo saluto a Papa Francesco, il cuore di Molfetta torna con intensità a un giorno scolpito nella sua storia: il 20 aprile 2018. Quella data segnò la visita indimenticabile del Pontefice, giunto per onorare la memoria del Venerabile Don Tonino Bello nel 25° anniversario della sua scomparsa.

Il porto cittadino, gremito da una folla commossa, divenne il palcoscenico di un evento carico di significato. Papa Francesco celebrò l'Eucaristia, si soffermò in preghiera sulla tomba del "vescovo con il grembiule" e, con parole toccanti, sottolineò la profonda sintonia tra la sua visione di una "Chiesa in uscita", vicina agli ultimi e costruttrice di pace, e la testimonianza profetica di Don Tonino.

Non fu una semplice visita, ma un potente riconoscimento dell'eredità spirituale del vescovo molfettese, un abbraccio che legò idealmente il pontificato di Francesco all'impegno per la giustizia e la fraternità vissuto da Don Tonino.

Oggi, nel giorno del commiato da Papa Francesco, quel ricordo molfettese si fa ancora più vivo e commovente. La gratitudine per la sua presenza si unisce al dolore per la perdita, nella consapevolezza che il suo messaggio e quello di Don Tonino continuano a indicare la via. Addio, Papa Francesco. La tua visita a Molfetta resta un faro nella nostra memoria.

Ascolta il servizio realizzato in diretta dalla nostra inviata Laura Diomede:



Qui la la rubrica di Idea News, una esclusiva di Radio Idea in onda sulle emittenti del Circuito Airplay, realizzata dalla Ambasciatrice dei Diritti Umani Mary Tuosto:



Diretta del funerale di Papa Francesco: diretta di Local Team 26/04/2025
Visita del Pontefice a Molfetta: servizio realizzato dalla Diocesi 20/04/2018

lunedì 16 dicembre 2024

Il presepe di San Gennaro in Molfetta: da visitare.


Il presepe accolto e fortemente voluto dalla comunità parrocchiale di San Gennaro in Molfetta, è in stile
napoletano e trova la sua collocazione per il Natale 2024 ai piedi della mensa eucaristica. 

Prova del suddetto stile è fattezza stessa dei pastori, altezza naturale (170cm) realizzati interamente a mano, dai volti per giungere poi agli abiti e quindi ai manichini. Si tratta di un’impianto, di forte impatto emozionale. 

A sinistra la vergine Maria, adagiata sul fieno in postura distesa; con le mani tende un asciugatoio mentre, circondata da dodici stelle, fissa il nascituro. 

Una postura, quella della madre di Dio, che lascia sorpresi i visitatori, abituati a vederla nella classica seduta o in ginocchio. 

Il suo essere sdraiata, la rende più vicina e simile alla donna di ieri e di oggi, che ha vissuto la gioia ma anche il dolore del parto. 

Il suo essere vicina alla terra, ricorda l’umiltà che la caratterizza e di cui Dio si è servito. 

Questa scena amorosa è intima non è intaccata dalla presenza di Giuseppe, uomo giusto e discreto. Anch’egli, dal volto aureolato e in abiti stile napoletano partenopeo, impugna il bastone fiorito, contemplando di lì a pochi passi Gesù bambino.
 
I volti e gli arti, così come il bambino a corpo unico, sono stati plasmati interamente a mano dalle sapienti mani dell’artista Giovinazzese Saverio Amorisco, titolare della nota “Ti Addobbo”. 

Dalle medesime mani, sono nati gli abiti; sete e lame’ ricamate, rivestono i manufatti donando loro un tono prezioso che introducono al mistero del Natale.

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