sabato 26 luglio 2025
"Sotto un Cielo di Solidarietà": a Molfetta una serata di musica e cabaret per chi ha più bisogno
venerdì 25 luglio 2025
Molfetta ha marciato per la pace: “Sì alla pace. No al riarmo. Stop al genocidio”
L’iniziativa è stata promossa dal Coordinamento Molfetta per la Palestina, con l’adesione di oltre trenta tra associazioni civiche, ecclesiali, sindacali e realtà politiche del territorio. Un momento di mobilitazione popolare che ha unito credenti e non credenti, giovani e adulti, cittadini comuni e operatori del mondo sociale e culturale.
Qui il nostro servizio audio in onda su Radio Idea e Circuito Airplay:
A rendere il corteo ancora più toccante è stato il gesto simbolico richiesto agli stessi partecipanti: portare con sé il nome di una persona palestinese – vittima, sopravvissuta o resistente – da scrivere sulla pelle, su un cartello, su un pezzo di stoffa. Tanti i volti commossi, tante le storie raccontate lungo il cammino, tra silenzi rispettosi e cartelli carichi di umanità.
I dati raccontati sono tragicamente noti ma non possono lasciare indifferenti: oltre 62.000 morti a Gaza dal 7 ottobre 2023, 16.800 bambini uccisi, 28.000 donne e ragazze eliminate dai bombardamenti, operatori umanitari, giornalisti, civili senza difese, tutti schiacciati da un conflitto che ha assunto proporzioni genocidarie. Alcuni rapporti delle Nazioni Unite parlano chiaramente di crimini contro l’umanità.
La marcia ha voluto dare voce a queste vittime, ma anche denunciare le responsabilità internazionali: le ambiguità di molti governi occidentali, i profitti dell’industria bellica, il silenzio complice di chi potrebbe intervenire e non lo fa. In particolare, il corteo ha condannato l’atteggiamento del governo israeliano e l’impunità garantita a figure come Netanyahu e Gallant, destinatari di mandati d’arresto da parte della Corte Penale Internazionale, tuttora ignorati.
La manifestazione ha mostrato il volto migliore di una città che non resta indifferente. Molfetta ha confermato la propria vocazione pacifista, la propria adesione a valori universali di solidarietà e giustizia, con una partecipazione trasversale e consapevole. Presenti numerose associazioni – tra cui Amnesty International, ANPI, CGIL, Libera, Legambiente, gruppi parrocchiali e laici – e moltissimi cittadini.
Particolarmente significativo il messaggio inviato alla comunità dal vescovo Domenico Cornacchia, che ha invitato tutte le parrocchie a unirsi all’iniziativa, sottolineando che “la pace va costruita con coraggio, responsabilità e impegno quotidiano”.
Un corteo che non è stato solo protesta, ma proposta.
Proposta di memoria, di coscienza, di rifiuto della guerra come strumento. Proposta di umanità in un tempo disumano. Un segnale forte e necessario in un Paese e in un’Europa che spesso sembrano incapaci di prendere posizione.
Free Palestine.La marcia è finita, ma la voce resta.
In Piazza Municipio, i tre interventi centrali hanno scandito il significato profondo dell’iniziativa:
Voce di spicco è stata quella di Michela Arricale, avvocata e co-presidente del Centro di Ricerca ed Elaborazione per la Democrazia (CRED). Arricale ha lanciato un allarme sulla "decostituzionalizzazione" del diritto internazionale, sottolineando come principi fondamentali quali, l'autodeterminazione dei popoli e il divieto della guerra siano a rischio. Ha denunciato la complicità del governo italiano nel genocidio in corso, citando la vendita di armi a Israele, e la copertura diplomatica offerta. La sua associazione, ha depositato denunce contro l'esecutivo, per complicità in genocidio e ha diffidato il governo dal rinnovare gli accordi militari con Israele. Arricale ha concluso con un appello all'azione concreta: dal boicottaggio di aziende come la Leonardo, coinvolta secondo report internazionali, al sostegno per i portuali che bloccano le navi cariche di armi.
Un forte richiamo spirituale è giunto da Sua eccellenza Monsignor Giovanni Ricchiuti, presidente nazionale di Pax Christi. Ispirandosi alla figura profetica di Don Tonino Bello, ha espresso un sogno potente: "Basta parlare di Gaza, dobbiamo andare a Gaza". Con le sue parole, ha invitato a superare la sola denuncia, per intraprendere un cammino di interposizione nonviolenta, come "viandanti di pace", per testimoniare una vicinanza concreta al popolo sofferente.
La testimonianza più toccante è arrivata da Yousef Salman, medico e delegato in Italia della Mezza Luna Rossa Palestinese. Con voce commossa, ha descritto l'orrore di un conflitto, che dura da oltre 77 anni, ribadendo con forza che la lotta palestinese non è mai stata religiosa, ma una resistenza contro "l'ideologia sionista", definita un progetto colonialista, sostenuto dall'Occidente per i propri interessi strategici in Medio Oriente. Ha denunciato l'ipocrisia della comunità internazionale e delle reti televisive nazionali, che non danno spazio alla voce palestinese. Salman ha raccontato la determinazione del suo popolo, a non abbandonare la propria terra, concludendo con un parallelismo con la storia italiana: "Anche voi avete combattuto l'occupazione nazifascista, voi siete i nostri maestri. E come voi, anche il popolo palestinese festeggerà il suo 25 aprile".
Le voci che avete ascoltato da Molfetta in provincia di Bari, sono un invito per ciascuno di noi. Un invito ad andare oltre la narrazione ufficiale, spesso sbilanciata, che dimentica decenni di storia e finisce per colpevolizzare chi subisce l'occupazione.
Informarsi è un atto di responsabilità. Significa cercare attivamente le testimonianze dirette, i report delle organizzazioni per i diritti umani e le analisi che il mainstream ignora. È il primo passo per rompere il muro dell'indifferenza, e comprendere una verità fondamentale: non ci potrà mai essere pace per nessuno, senza giustizia e dignità per il popolo palestinese.
lunedì 21 luglio 2025
Emozione, talento e verità: successo per la 24ª edizione del Galà Disconovità
Il Galà Disconovità ha ricucito il passato e il presente della musica emergente, in uno spettacolo che è già memoria condivisa.
Molfetta, 17 luglio 2025 – Anfiteatro di Ponente gremito e atmosfera carica di entusiasmo per la 24ª edizione del Galà Disconovità, l’evento musicale ideato e promosso da Radio Idea, che ancora una volta ha saputo coniugare passione, spettacolo e impegno nella valorizzazione dei talenti emergenti. Una serata ad ingresso libero, diventata ormai un appuntamento fisso per il pubblico di Molfetta e non solo.
A guidare il pubblico tra esibizioni, racconti e sorprese, Lucia Catacchio, direttrice artistica e anima storica della manifestazione, che ha ricordato – con forza e passione – uno dei principi fondanti dell’evento:
“Il palco è un onore, non un diritto. Richiede coerenza, impegno e rispetto”.
Una dichiarazione che non è rimasta solo retorica, ma si è tradotta in scelte artistiche chiare: tutte le esibizioni sono state rigorosamente dal vivo, senza filtri né autotune, per premiare chi crede nella verità dell’arte, nella preparazione, nel sacrificio.
Il cuore della serata: musica, danza e moda
Il palco ha visto alternarsi artisti emergenti, ospiti da festival di rilievo come il Sasinae Festival International di Porto Cesareo, e le scuole di danza del territorio con coreografie curate da Le Mille e Una Passione di Trani, in uno spettacolo variegato, intenso, sincero.
I cantanti che si sono esibiti sono stati apprezzati dal pubblico: dalle voci storiche come Ale Di Frenza, Anna Carone, Deva, Effemme, Frain, Gabriella Aruanno, Graziano Calculli, Libera Del Rosso, Lorè, Vincenzo Cipriani, alle giovani promesse come Maria Francesca Tammacco e Nausica Speranzini, fino alle new entry Damiano Loconsolo e Mariagrazia Cervone.
In particolare, il pubblico ha tributato un caloroso applauso a Sofia Sgura, giovane e promettente voce di Porto Cesareo, vincitrice della sezione inediti del Sasinae Festival con il brano “A Song for You”. Un’interpretazione intensa, elegante, accompagnata alla tromba dal padre Franco, figura fondamentale nella sua formazione musicale. La sua partecipazione è stata un premio speciale assegnato dalla giuria di cui facevano parte Lucia e Luigi Catacchio.
Un omaggio speciale alla moda e al territorio
La serata ha celebrato anche i 35 anni di attività del Centro Moda Mastropierro, eccellenza imprenditoriale nel settore dell’alta moda cerimonia, che a breve riceverà il Premio Fedeltà al Lavoro e al Progresso Economico dalla Camera di Commercio di Bari.
Teodora Mastropierro, imprenditrice, donna di eleganza e passione, ha firmato una straordinaria sfilata con le collezioni 2026: abiti sofisticati e sensuali provenienti da Rome Fashion Week, Mad Dress Italy di Napoli e dai marchi top come Musani, Bianca Brandy, Impero, Yada Couture.
Sul palco, un momento toccante e totalmente inaspettato: una dedica della sua famiglia.
“Teodora Mastropiero è da 35 anni un punto di riferimento nell’alta moda. Una storia fatta di passione, accoglienza e autenticità. I tuoi figli Silvio e Arianna, e il marito Giuliano, ti celebrano e ti ringraziano. Sei la loro ispirazione quotidiana.”
Un tributo commovente, coronato da un applauso corale dell’intero Anfiteatro di Ponente, in piedi, in onore della sua lunga e luminosa carriera. Il pubblico ha riconosciuto non solo il valore estetico, ma anche umano e culturale del suo contributo.
Le parole dell’Assessora Anna Capurso
Uno sguardo al futuro: 31 agosto si festeggiano i 20 anni di Radio Idea
Quest’anno, inoltre, lo spettacolo assume una valenza nazionale: ricorrono infatti anche i 20 anni del Circuito Airplay, rete che ha accompagnato e promosso artisti emergenti in tutta Italia, condividendo gli stessi valori di promozione, passione e sostegno al talento.
📸 Seguiteci su Instagram, YouTube, Facebook e TikTok per rivedere i momenti più belli della serata.
Il servizio su Telesveva:
Rivivi lo spettacolo completo su YouTube:
venerdì 11 luglio 2025
Dopo il MolFest e il Dream Live Show, Molfetta accende i riflettori sulla 24ª edizione del Galà Disconovità: tra moda, danza e voci emergenti
Giovedì 17 luglio 2025, alle ore 20:00, torna l’attesissimo Gala Disconovità, giunto alla sua 24ª edizione. L’evento, a ingresso libero, si svolgerà come da tradizione presso l’Anfiteatro di Ponente, che si trasformerà ancora una volta in un palcoscenico vibrante di passione.
Il cast – salvo variazioni dell’ultima ora – è già definito e si preannuncia ricco e variegato: performance delle scuole di danza del territorio, artisti emergenti, esibizioni esclusive e ospiti selezionati anche da circuiti e festival come il Sasinae Festival International di Porto Cesareo.
Ideato e promosso da Radio Idea, il Galà Disconovità rappresenta da sempre un laboratorio permanente di voci, storie e giovani promesse. Da oltre quarant’anni l’emittente sostiene la musica emergente, e da ventiquattro lo fa anche con questo evento, offrendo a tanti artisti una delle prime, vere occasioni di crescita su un palco prestigioso e amato dal pubblico.
Sosteniamo, incoraggiamo e promuoviamo artisti, li accompagniamo nella crescita professionale e ne applaudiamo i successi: un percorso che richiede sì passione, ma anche coerenza e responsabilità.
Il palco è un onore, non un diritto. E per noi è motivo di orgoglio poterlo condividere con chi, con entusiasmo e fiducia, ci segue da anni.
A condurre la serata sarà, come da tradizione, Lucia Catacchio, direttrice artistica e anima storica della manifestazione.
Ma quest’anno il Galà offrirà anche un momento particolarmente significativo: si celebrano infatti i 35 anni del Centro Moda Mastropierro, eccellenza imprenditoriale del territorio, che riceverà a breve il Premio Fedeltà al Lavoro e al Progresso Economico da parte della Camera di Commercio di Bari.
Per l’occasione, Teodora Mastropierro curerà una raffinata sfilata di alta moda, e anticipazioni esclusive delle collezioni 2026, tra eleganza, stile e creatività.
La chiusura sarà affidata a DJ Mizio, con una selezione dance esplosiva che spazierà dai successi più attuali alle hit che hanno fatto la storia: “non solo incise su disco, ma impresse nella nostra memoria collettiva”.
- Giovedì 17 luglio – 24° Galà Disconovità
- Sabato 31 agosto – Festa dei 20 anni dell’Associazione Radio Idea
Qui lo spot su YouTube in onda su Radio Idea e circuito Airplay:
martedì 20 maggio 2025
Il territorio non è più nostro: il più grande parco eolico d’Italia sorgerà davanti alla costa di Bari
Barium Bay, il parco eolico offshore più grande d’Italia
tra promesse verdi e impatti sul territorio
Una vasta area del mare Adriatico meridionale, antistante i Comuni di Bari, Giovinazzo, Molfetta, Barletta e Andria, sarà presto occupata da 74 aerogeneratori al largo, alti oltre 260 metri, per una potenza complessiva prevista di 1.110 MW. È il progetto “Barium Bay”, il più imponente parco eolico offshore mai approvato in Italia. La realizzazione è affidata a Galileo Green Energy S.p.A. e consisterà in una superficie marina occupata di circa 163 km² che sarà interdetta alla navigazione e alla pesca.
Un progetto di tale portata, se da un lato viene presentato come una risposta necessaria alle sfide energetiche ed ecologiche, dall’altro solleva preoccupazioni profonde per l’impatto ambientale, economico e paesaggistico che avrà su un’ampia fetta di territorio e sul fragile equilibrio delle economie locali, in particolare quella della pesca, già gravemente in crisi.
Una costa trasformata: da vele a pale eoliche
Quella che una volta era una cartolina di vele e pescherecci rischia di diventare uno scenario industriale. I pescatori locali da tempo denunciano una crisi profonda dovuta all’aumento dei costi di carburante, alla scarsità di pescato e ai prezzi imposti dalla filiera che spesso non coprono i costi di produzione. Ora, la sottrazione forzata di parte del mare aggrava la situazione: le zone interdette alla pesca saranno vaste, e il rischio è che intere famiglie perdano definitivamente la possibilità di svolgere il proprio mestiere.
Dubbie certezze: e tra 15 anni, cosa resterà?
I documenti progettuali parlano di una vita utile stimata di circa 30 anni per l’impianto, ma alcune analisi realistiche indicano che già dopo 15-20 anni si potrebbe andare incontro a usura, corrosione e problemi strutturali. Le pale, costruite con materiali compositi difficili da riciclare, potrebbero rimanere abbandonate in mare se non correttamente smaltite, con gravi conseguenze sull’ambiente marino e costiero.
Uno studio ufficiale sul ciclo di vita dell’impianto (LCA – Life Cycle Assessment) mostra che, sebbene vi sia un ritorno energetico iniziale positivo, le fasi di dismissione e i rifiuti generati rappresentano una criticità non trascurabile.
file ufficiale LCA – ciclo di vita
A ciò si aggiunge un’ulteriore inquietudine: se l’azienda fallisse o si ritirasse – come purtroppo già accaduto in altri casi di impianti rinnovabili – chi si farà carico dello smantellamento e della bonifica?
Le opere a terra: rischio frane e dissesto
Non meno rilevanti le opere “onshore”: per collegare l’impianto alla rete elettrica nazionale si prevede il passaggio di cavi e infrastrutture attraverso zone caratterizzate da pericolosità geomorfologica, cioè aree soggette a frane, smottamenti o instabilità del suolo. Una scelta che secondo alcuni esperti potrebbe compromettere ulteriormente la sicurezza del territorio.
Il più grande impianto d’Italia, ma per chi?
Barium Bay è, ad oggi, il parco eolico più esteso del Paese, superando anche i progetti offshore previsti davanti alla Sardegna. Tuttavia, i benefici diretti per i cittadini non sono chiari. L’energia prodotta non sarà necessariamente destinata al consumo locale, e si teme che i vantaggi economici si concentrino su pochi grandi gruppi, lasciando alla popolazione solo i costi ambientali e paesaggistici.
Come già sottolineato da numerosi comitati e cittadini, i progetti vengono spesso redatti dagli stessi soggetti che li promuovono, con un margine di discrezionalità che rischia di mascherare impatti e problematiche reali. A ciò si somma l’imprevedibilità dei fattori in corso d’opera: modifiche, ritardi, complicazioni tecniche.
E allora, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca: i cittadini avranno vantaggi reali o saranno semplicemente spettatori passivi di un’operazione calata dall’alto, che toglie pezzi di mare e di terra senza restituire nulla?
Link utili e fonti:Ulteriori riferimenti:
- Commissione Europea - Piano d'azione per l'energia eolica
- Studio sull'impatto ambientale delle pale eoliche
Ascolta la nostra Sintesi Radiofonica
mercoledì 14 maggio 2025
Le Onde Raccontano 2025: Molfetta si Tuffa in un Mare di Storie per Bambini e Ragazzi!
Molfetta si prepara ad accogliere "Le Onde Raccontano", il Festival del libro per bambini e ragazzi che, dal 19 al 24 maggio 2025, trasformerà la città in un vivace epicentro di fantasia e creatività. Un'onda di storie, laboratori, spettacoli e incontri pensati per accendere l'immaginazione dei più giovani e promuovere la lettura come un'esperienza condivisa e indimenticabile.
19 Maggio: Laboratorio e lettura animata "Le Onde Raccontano... Le Storie per Crescere" con Lucrezia Mastrapasqua presso la Libreria Il Ghigno (Età 3-11 anni, ore 17.00).
Incontri con autori come Alidad Shiri ("Via dalla Pazza Guerra", ore 10.00), Valentina Ghetti ("Love at First Fight", ore 11.00), Margherita Bufi e Vittoria Facchini ("Le Filastrocche di Margherita", ore 12.00), Annalaura Guastini ("Lila Tre Codini", ore 17.30) e Tiffany Vecchietti e Michela Monti ("S'infiammano le Stelle", ore 18.30).
Presentazioni di libri con Dayane Bears ("Masquerade", ore 10.00), Gianluca Caporaso ("Dove Sei? Rime Senza Fissa Dimora", ore 11.00), The Incagnolis ("Elemino", ore 12.00), Danilo Bertazzi ("Pietro e il Mostro delle Fiabe Perdute", ore 17.30, con spettacolo), Davide Mezzanotte ("Tessa Ticcardi", ore 18.30) e Riccardo Azzali ("L'Accademia delle Grandi Domande", ore 19.30).
Un appuntamento da non perdere per famiglie, scuole e chiunque ami la magia della lettura. Molti eventi richiedono la prenotazione.
Per il programma completo, prenotazioni e aggiornamenti: https://leonderaccontanofestival.it/
Segui il festival sui social: https://www.facebook.com/profile.php?id=61574413157864
sabato 10 maggio 2025
Molfest 2025: "Libertà" e Grandi Ospiti per un Festival da Record. La Regione Puglia Stanzia 250.000 Euro.
Presentata alla Fabbrica di San Domenico la seconda edizione (27-29 giugno 2025). Il Presidente Tammacco annuncia il contributo regionale. Obiettivo: superare le 70.000 presenze con un evento che coinvolgerà l'intera città.
1ª edizione MolFest 2024 |
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Conferenza stampa MolFest 2025 |
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MolFest edizione 2024 |
Un messaggio positivo e potente, nato dall’esperienza venticinquennale del progetto Disconovità, che si affiancherà con entusiasmo agli altri momenti significativi della manifestazione, contribuendo a renderla ancora più ricca e coinvolgente.
Qui il nostro servizio realizzato dall'ing. Mario Di Gregorio: