Dopo il grande successo dell’anteprima romana e delle prime date del tour, lo spettacolo “Voglio Vederti Danzare – Il Grande Concerto”, omaggio immersivo all’universo di Franco Battiato, arriva in Puglia per due serate emozionanti: il 29 maggio al Teatro Petruzzelli di Bari e il 30 maggio al Politeama Greco di Lecce.
Diretto dalla visione artistica di Rossana Raguseo, che abbiamo intervistato in esclusiva su IdeaNews, lo spettacolo attraversa l’intera carriera del Maestro siciliano, fondendo musica, spiritualità e poesia. Sul palco si alternano voci straordinarie, una band di altissimo livello, l’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Giovanni Cernicchiaro, e gli ipnotici dervisci rotanti, simbolo visivo della trascendenza che Battiato ha spesso evocato nei suoi testi. L’effetto scenico è potente: ogni brano è una tappa di un viaggio interiore tra misticismo, elettronica colta, amore, ricerca, vibrazioni e immagini.
Dai brani iconici come Centro di gravità permanente e Prospettiva Nevskij fino ai momenti più spirituali, tutto contribuisce a rinnovare il legame del pubblico con un artista che ha saputo essere sempre in anticipo sui tempi.
La nostra intervista a Rossana Raguseo, ideatrice e anima del progetto, è disponibile da oggi su IdeaNews. Un’occasione per scoprire cosa si cela dietro le quinte di uno degli omaggi più raffinati e coinvolgenti dedicati a Franco Battiato.
Non perdete l'appuntamento con l’arte, la musica e la memoria:
29 maggio a Bari, 30 maggio a Lecce.
🎥 VOGLIO VEDERTI DANZARE - INTERVISTA ESCLUSIVA A ROSSANA RAGUSEO
Lecce ha ricordato Giuseppe De Donno [1] con un incontro pubblico sul coraggio della vera scienza
Si è tenuto giovedì 2 maggio 2025, presso le Officine Cantelmo di Lecce, l’incontro pubblico “Il coraggio della vera scienza – In ricordo di Giuseppe De Donno”, promosso con il patrocinio dei Comuni di Lecce, Maglie e Lequile.
L’evento ha voluto omaggiare la figura del medico Giuseppe De Donno, noto per il suo impegno nella sperimentazione del plasma iperimmune durante la pandemia da Covid-19. L’incontro è stato introdotto dal Dott. Silvestro Ivan Siciliano, segretario provinciale del Movimento Indipendenza Lecce.
Moderato dal giornalista Massimo Barbano, l’evento ha visto gli interventi di:
- Avv. Alfredo Lonoce: "Relazione medico-paziente: aspetti umani e giuridici"
- Dott. Agostino Ciucci, Medicina d’urgenza: "Terapie dell’infezione da SARS-COV2, il plasma iperimmune"
- Dott. Marco D’Elia, Ortopedico: "Deontologia medica, Ippocrate e l’era Covid"
- Dott. Ugo Lombardi, Infettivologo: "Perché viviamo una vita probabilistica: scienza, etica e spiritualità alla luce della fisica quantistica"
La manifestazione è stata realizzata con il contributo di:
- Federazione Italiana Società Cooperative Mutuo Soccorso
- Identità e Tradizione – Le Nostre Radici
- Movimento Indipendenza
L’incontro si è concluso con un ampio dibattito aperto al pubblico.
[1] Giuseppe De Donno è stato un medico pneumologo italiano, noto per essere stato tra i primi a promuovere la sperimentazione del plasma iperimmune come cura per la COVID-19. Durante la pandemia, ha avviato questa terapia presso l'ospedale Carlo Poma di Mantova, ottenendo risultati iniziali promettenti. Tuttavia, la terapia ha suscitato dibattiti nella comunità scientifica e, nonostante alcuni studi successivi ne abbiano ridimensionato l'efficacia, De Donno ha continuato a sostenere il suo utilizzo. Purtroppo, il 27 luglio 2021, De Donno è stato trovato morto nella sua abitazione. La sua figura è ricordata per il coraggio e la dedizione mostrati durante una delle crisi sanitarie più gravi degli ultimi tempi.
Citazioni:
Wikipedia, l'enciclopedia libera: Giuseppe_De_Donno Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale Premio De Donno
Ascoltiamo una intervista dell'ing. Mario Di Gregorio al dr. Agostino Ciucci:
ROMA – Il 14 aprile 2025, la Sala Conferenze della Camera dei Deputati ha ospitato un importante evento organizzato da ISSUP (identificata nella locandina come Scuola Internazionale di Studi per la Pace e Volontariato Mondiale per la Pace), introdotto e sostenuto dall'Onorevole Caramiello. La conferenza si è focalizzata sulla risoluzione dello stress alla luce della P.N.E.I. (Psico-neuro-endocrino-immunologia) e sulle applicazioni pratiche della meditazione e delle tecniche correlate negli ambiti scolastico e aziendale.
L'Onorevole Caramiello ha aperto i lavori, sottolineando l'importanza fondamentale del benessere psicofisico dei cittadini e la necessità di approcci concreti e collaborativi, al di là degli steccati partitici, per affrontare le sfide sociali contemporanee. Ha evidenziato il lavoro del suo intergruppo parlamentare "Sviluppo Sud Aree Fragili" e ha espresso forte sostegno all'operato di ISSUP, riconoscendo l'urgenza di integrare pratiche di benessere come la meditazione nella vita quotidiana, persino – ha notato con un sorriso – all'interno delle istituzioni parlamentari. Ha ribadito l'impegno a esplorare possibili interventi normativi per supportare la diffusione di queste metodologie.
Il Dott. D. Scoglietti, Direttore Scientifico e Culturale di ISSUP, ha poi approfondito le basi scientifiche dell'approccio dell'istituto. Ha illustrato i principi della P.N.E.I., spiegando come mente, sistema nervoso, sistema endocrino e sistema immunitario siano interconnessi e come pensieri ed emozioni influenzino direttamente la fisiologia umana. Ha descritto il funzionamento dei sistemi neurochimici legati allo stress (come il sistema oppioide attivato da paura e preoccupazione) e al benessere (come il sistema cannabinoide, legato a dopamina e serotonina). Il Dott. Scoglietti ha presentato la tecnica di meditazione insegnata da ISSUP – basata su tradizioni antiche, trasmessa oralmente e individualmente tramite un "suono seme" – come uno strumento scientificamente validato per ridurre gli indicatori di stress (cortisolo, acido lattico), indurre un riposo più profondo del sonno, migliorare le funzioni cognitive (creatività, memoria, chiarezza di pensiero) e attivare i meccanismi innati di benessere del corpo. Ha collegato questo equilibrio interiore all'armonia sociale, richiamando l'eredità del fondatore di ISSUP, Prof. Mario Brunetti, sociologo formatosi alla Sorbona e funzionario della Corte dei Conti, che ha dedicato la vita a promuovere la cultura della non violenza e a colmare il divario tra cittadini e istituzioni, vedendo la politica come una "arte nobile".
Successivamente, la Prof.ssa A. Nardelli, docente di Fisica Applicata e Vice Presidente ISSUP, ha illustrato il progetto "Scuola in Armonia". Ha mostrato l'applicazione pratica di queste tecniche nelle scuole delle province di Bari e Taranto, affrontando lo stress crescente negli adolescenti dovuto ai rapidi cambiamenti tecnologici e alle pressioni sociali, che si manifesta in difficoltà di apprendimento, ansia e deficit di attenzione. Il progetto introduce semplici esercizi di meditazione e visualizzazione ("silenzio creativo") per studenti e docenti. La Prof.ssa Nardelli ha condiviso risultati concreti e testimonianze toccanti, inclusi diari di bordo degli studenti, che dimostrano miglioramenti significativi nella capacità di concentrazione, gestione emotiva, calma e consapevolezza di sé (come il semplice "sentire il proprio respiro"). Ha presentato dati EEG sulle onde cerebrali alfa (legate al rilassamento) e sottolineato come il progetto miri a contrastare la dispersione scolastica e il disagio sociale promuovendo la resilienza interiore.
Infine, il Dott. V. Scarano, Manager e Presidente ISSUP, ha presentato l'iniziativa "Azienda Senza Stress", ribadendo la filosofia di ISSUP come ODV (Organizzazione Di Volontariato) focalizzata sulla pace intesa come conquista interiore. Ha spiegato come l'applicazione delle tecniche di meditazione ISSUP in ambito lavorativo porti benefici tangibili: team building naturale, riduzione dello stress, aumento di focus e creatività, miglioramento della salute e della motivazione dei dipendenti, offrendo così un vantaggio competitivo alle aziende che investono nel loro "asset" più importante: le persone. Ha menzionato la vasta esperienza internazionale del Dott. Scoglietti e la collaborazione di ISSUP con enti pubblici e privati a livello globale.
La conferenza ha efficacemente messo in luce l'approccio integrato di ISSUP nel promuovere il benessere attraverso pratiche scientificamente fondate e radicate in tradizioni universali. Dalla gestione dello stress individuale alle applicazioni concrete nelle scuole e nelle aziende, gli interventi hanno dimostrato il legame profondo tra equilibrio interiore e miglioramento dei risultati sociali, educativi e professionali, auspicando una più ampia adozione di queste tecniche per una società più sana e armoniosa.Qui il video della conferenza:
ISSUP Details Stress Reduction Strategies Through PNEI and Meditation at Chamber of Deputies Conference Hosted by Hon. Caramiello
Listen to our service:
Article Text (English):
ROME – On April 14, 2025, the Conference Hall of the Chamber of Deputies hosted a significant event organized by ISSUP (identified on the flyer as the International School of Studies for Peace and World Volunteerism for Peace), introduced and supported by the Honorable Caramiello. The conference focused on stress resolution in light of P.N.E.I. (Psychoneuroendocrinoimmunology) and the practical applications of meditation and related techniques in school and business environments.
Sabato 22 febbraio, il Politeama Italia di Bisceglie ha ospitato un evento denso di significato e stimoli: la conferenza-spettacolo "Mobilitiamoci", guidata dal filosofo e poeta Marco Guzzi. Un incontro che si è rivelato un vero e proprio invito all'azione interiore e collettiva, un'esortazione a superare le paure e a riscoprire la forza trasformativa del cuore.
Guzzi, noto per il suo approccio profondo e al contempo accessibile, ha condotto il pubblico in un viaggio attraverso le radici del malessere contemporaneo, individuandone le cause in un sistema "malato, malsano, maledetto, menzognero, suicidario e cannibalico", come lo ha definito senza mezzi termini. Un sistema che, a suo dire, si nutre della paura e dell'immobilismo delle coscienze.
Ma "Mobilitiamoci" non è solo una denuncia: è soprattutto una proposta di risveglio, un invito a riappropriarsi della propria capacità di scelta e a mettere in discussione le narrazioni dominanti. "Che cosa vuol dire convocarci in assemblee terapeutiche rivoluzionarie?" si è chiesto Guzzi, sottolineando la difficoltà, ma anche l'urgenza, di "vivere delle assemblee che abbiano un senso vitale e ci facciano sentire il senso vitale dello stare insieme."
La conferenza è stata arricchita da intermezzi musicali e poetici, interpretati con sensibilità dagli artisti di Darsi Voce, un coro che ha contribuito a creare un'atmosfera intensa e partecipativa. I brani musicali, uniti alle liriche evocative di Guzzi, hanno elevato la riflessione a un livello emotivo profondo, rendendo ancora più incisivo il messaggio. In particolare, il brano di De André ha sottolineato il contrasto tra l'apparente oscurità del presente e la scintilla di speranza che può nascere proprio da questa consapevolezza: "Questa notte non è più notte davanti a te, il buio come luce risplende."
Uno dei punti centrali dell'intervento di Guzzi è stato il concetto di "mobilitazione": un movimento interiore che parte dalla consapevolezza del "blocco del cuore", dalla paura che ci paralizza e ci impedisce di agire. "Dobbiamo sincronizzare il blocco e il movimento" ha affermato il filosofo, "dobbiamo mettere in movimento anche quel blocco. Se non mettiamo in movimento quel blocco, se non dinamizziamo quel blocco, il movimento sarà schizoide, cioè ci sarà un movimento isterico in superficie e una disperazione profonda nel cuore."
Guzzi ha poi affrontato il tema della "paura della morte", individuandola come una delle principali fonti di immobilismo e chiusura. "Il nostro piccolo ego è totalmente fondato, radicato e alimentato di continuo dalla paura della morte" ha spiegato, esortando il pubblico ad "imparare a morire", ad abbandonare le false sicurezze e ad abbracciare la precarietà dell'esistenza. "Se è vero che noi ci rattrappiamo, ci chiudiamo e quindi ci blocchiamo perché abbiamo paura" ha detto, "vuol dire che imparare a morire è imparare ad amare, vuol dire imparare a uscire dalla trappola della paura."
La parte finale della conferenza è stata dedicata ad una breve pratica meditativa, guidata da Guzzi, per aiutare il pubblico a sperimentare concretamente le dinamiche interiori di cui aveva parlato. Un momento di silenzio e introspezione che ha permesso ai presenti di interiorizzare il messaggio e di iniziare un percorso di trasformazione personale.
Citando Platone, Guzzi ha concluso il suo intervento con un appello al coraggio e alla responsabilità: "Il pensare è rischioso! Bisogna che con queste credenze noi facciamo l'incantesimo a noi medesimi. Dobbiamo entrare dentro questa cosa." Un invito a non accontentarsi della "ordinarietà ordinaria", ma a osare "splendere come astri", a vivere una vita autentica e significativa, in grado di illuminare il mondo con la propria luce interiore.
Alla conferenza ha partecipato il nostro corrispondente ing. Mario Di Gregorio che ringraziamo, ed ha realizzato per i nostro lettori, una diretta FaceBook:
La conferenza-spettacolo di Marco Guzzi al Politeama Italia è stata più di un semplice evento culturale: un vero e proprio appello a "Mobilitiamoci", a superare la paura per contrastare un sistema che ci imprigiona. Un invito a riscoprire la nostra capacità di incidere sulla realtà, partendo dal profondo del nostro essere.
Le parole di Guzzi, unite alla potenza evocativa della musica e della poesia, ci spingono ad interrogarci sul nostro ruolo nel mondo e a cercare nuove vie per un futuro più autentico e umano. Un percorso impegnativo, ma necessario, che richiede coraggio, consapevolezza e la volontà di mettere in discussione le nostre certezze.
Vi invitiamo a riflettere su queste suggestioni e a condividere nei commenti le vostre esperienze, le vostre paure e le vostre proposte per "mobilitarci" insieme. Quali sono i blocchi che sentite dentro di voi? Come possiamo trasformare la paura in energia creativa e trasformativa? Quali azioni concrete possiamo intraprendere per contrastare un sistema che ci opprime e costruire un mondo più giusto e sostenibile?