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martedì 5 agosto 2025

L'Italia nel mirino: un attacco coordinato verso la recessione

Una strategia silenziosa ma efficace sta minando l'Italia dalle sue fondamenta. Gli attacchi non arrivano con i carri armati, ma con vincoli, piani economici, regole ambientali e politiche energetiche imposte dall'alto. L'obiettivo: condurre l'Italia verso una recessione sistemica, controllata e apparentemente inevitabile.

Dalla Sardegna parte l'assalto

Secondo diverse fonti, compresi analisti geopolitici e attivisti locali, la Sardegna è la regione prescelta per iniziare la demolizione del comparto agroalimentare italiano. Lì si concentrano progetti massivi di parchi eolici e fotovoltaici estesi che non si limitano a deturpare il paesaggio, ma consumano suolo fertile e modificano i microclimi. Generano riscaldamento locale, turbolenze, e rilasciano microplastiche nelle aree circostanti, effetti ambientali finora sottostimati. I territori vengono espropriati, gli alberi abbattuti, gli allevamenti – inclusi quelli di bestiame per latte e prodotti caseari – scoraggiati con normative sempre più stringenti. La Sardegna, con la sua posizione strategica e le sue risorse, è il terreno di prova perfetto.

Produzione agricola sotto attacco

Grano, olio, vino, frutta, ortaggi, latte e derivati: l’intero sistema agricolo e zootecnico nazionale è sotto pressione. L’obiettivo è chiaro: azzerare o assorbire la produzione italiana in favore di grandi gruppi multinazionali e organismi sovranazionali, già ampiamente finanziati da fondi che in passato hanno sostenuto regimi e conflitti.

Il ruolo della moneta e dei vincoli europei

L’euro, una moneta privata nelle mani di poteri sovranazionali, mantiene l’Italia ostaggio. Il sistema è progettato per collassare e ricostruirsi secondo nuovi parametri, ma il momento del crollo è quello di massimo pericolo. Da qui l'urgenza di informare, formare, resistere.

Geoingegneria e strategie climatiche sospette

Dietro le narrazioni ufficiali sul cambiamento climatico si muovono interessi economici e tecnologici. Progetti di geoingegneria, tecnologie di manipolazione atmosferica, e promozione sistematica del panico climatico sembrano giustificare l’avanzata di infrastrutture invasive come le turbine eoliche o i mega-impianti fotovoltaici. Queste tecnologie, oltre a deturpare il paesaggio, alterano i flussi d’aria, generano turbolenze, surriscaldano l’ambiente e rilasciano nell’atmosfera microplastiche dovute all’usura delle pale, con conseguenze ecologiche ancora poco studiate.

Riscaldamento globale e distorsioni dell’informazione

Anche negli Stati Uniti, il clima di disinformazione è fitto: la Climate Change and Health Initiative è stata depennata dai siti istituzionali, mentre si dedicano spazi alle teorie sulle "scie chimiche", a volte cavalcate anche da figure governative. In Italia, intanto, si legittimano operazioni che mettono in pericolo la biodiversità, l’agricoltura e la salute.

Turismo in declino e città abbandonate

Le grandi città italiane vengono svuotate dai turisti per colpa della percezione di insicurezza (borseggi, rincari, criminalità), per l'overtourism mal gestito, per il degrado delle infrastrutture, per la crescente invivibilità dovuta all’inquinamento, all’assenza di verde urbano (dovuto anche all’abbattimento sistematico degli alberi da parte dei comuni) e a una narrazione mediatica che scoraggia le visite. I problemi di trasporto, l’aumento dei prezzi, la mancanza di servizi adeguati e la difficoltà di accesso ad alcune destinazioni contribuiscono ulteriormente al declino.

Emergenza incendi e distruzione ambientale

Gli incendi, sempre più numerosi e spesso dolosi, servono da giustificazione per nuove speculazioni edilizie o per piazzare impianti energetici “green” in aree precedentemente protette. La logica è semplice: distruggi prima, ricostruisci dopo secondo un nuovo piano.

Vaccini, sanità e controllo sociale

La narrazione unica sui vaccini mRNA e i silenzi su eventi avversi contribuiscono a un clima di paura e di sfiducia crescente verso le istituzioni sanitarie. Mentre si parla di innovazione, intere filiere vengono rallentate, intere categorie di lavoratori penalizzate, spesso senza reale motivazione scientifica. La rinuncia alle cure da parte dei cittadini è in aumento, sia per motivi economici che per le lunghe liste d’attesa, mettendo a rischio la salute pubblica, specialmente nelle fasce più deboli. A ciò si aggiungono difficoltà per cittadini non UE nell’ottenere visti per cure mediche in Italia e un rafforzamento dei sistemi sanitari concorrenti all’estero.

PNRR e nuovo indebitamento mascherato

Le grandi opere finanziate dal PNRR – spesso inutili o imposte – rappresentano un nuovo indebitamento occulto. L’Italia pagherà caro queste scelte nei prossimi decenni, con tasse, austerità e svendite del patrimonio pubblico.

Italia sotto attacco commerciale e industriale

Dal 1° agosto sono entrati in vigore dazi del 15% sulle merci europee dirette negli USA. L’Italia, che considera gli USA il terzo mercato di esportazione, subirà perdite stimate fino a 22,6 miliardi di euro. Le aziende italiane, già scoraggiate da burocrazia, corruzione, incertezza normativa e assenza di meritocrazia, preferiscono investire all’estero, lasciando il Paese privo di innovazione e competitività.

L'Italia polveriera: basi NATO e instabilità geopolitica

L’Italia ospita decine di basi militari statunitensi e NATO, che la rendono un bersaglio strategico in caso di conflitto. La militarizzazione del territorio non ha portato sviluppo, ma insicurezza e dipendenza da poteri esterni. Alcuni analisti parlano apertamente di una polveriera pronta a esplodere.

Conclusione: è ora di reagire

Non è più il tempo di attendere o sperare. È il momento di agire. Informarsi, organizzarsi, condividere conoscenze. Non possiamo permetterci di delegare a chi ha già dimostrato di non volere il bene dell’Italia. È il momento di cambiare gioco e riscrivere le regole. Per noi, per i nostri figli, per il futuro.

Nota dell'autore:
Questo articolo è volutamente provocatorio e ha lo scopo di stimolare riflessioni e discussioni su temi spesso sottovalutati. Invitiamo chiunque abbia opinioni diverse o desideri portare dati alternativi a condividerli nei commenti: il confronto è il primo passo per costruire consapevolezza.

(LC)

domenica 26 gennaio 2025

l Sistema Energetico sotto Inchiesta: Crediti di Carbonio, Espropri e la Svolta del "Dopo-Green" - Un Approfondimento Esclusivo di Telecolor


In un'epoca in cui il dibattito ambientale è più acceso che mai, e le politiche green sembrano subire continui colpi di scena, un'approfondita analisi condotta durante la trasmissione "L'Altra Verità" su Telecolor ha svelato trame complesse e retroscena inattesi. Questa discussione ha permesso di comprendere come la gestione delle risorse energetiche, sotto l’egida dei crediti di carbonio e la devastazione che generano, stia muovendosi a seguito dei piani verdi globali verso una direzione oscura che tocca direttamente il tessuto socioeconomico.

L'articolo che segue riassume gli interventi più significativi dell’ultima puntata e in particolare il parere di chi non ha paura a rivelare ciò che accade in questa parte d’Italia.

L'Analisi del Ricercatore Alessandro Leonardi

Il ricercatore indipendente Alessandro Leonardi ha offerto una prospettiva critica sulla gestione delle politiche ambientali in campo energetico. Citando una sua pubblicazione "Apocalisse Green", ha spiegato come il fenomeno che stiamo affrontando stia entrando nel pieno del vivo, rivelando l'impatto delle logiche di gestione della sostenibilità sul settore agricolo, ma anche la loro attuale diffusione fino al livello dei libri scolastici. Leonardi ha esposto come si possa credere ad un ripensamento sul green e ad una svolta rispetto alla rotta assunta in questi ultimi anni, mostrando invece che la retromarcia sul clima dell’ex-presidente Trump sia parte di un cambio di direzione studiata a tavolino per preparare la strada verso altre finalità. Leonardi, facendo anche riferimento a precise leggi di riferimento tra cui i regolamenti del Parlamento Europeo e ai decreti emanati del Governo Italiano, è stato molto critico e preciso nello spiegare che questo repentino cambio di programma vada collegato alla gestione del PNRR con progetti strategici, definiti tali in base alla legge n. 108, il tutto condito anche dall’esproprio dei territori per arrivare all’obbiettivo strategico energetico previsto per il 2030, citando anche i terreni, in base alle aree di esproprio previsti dalla transizione energetica: Vercellese, Sardegna e i tanti altri ancora. Ha continuato l’intervento riferendosi poi alle superpotenze come le multinazionali e Big Tech che dopo aver creato le basi per questo disegno green, stanno ultimando il primo percorso con il cambio di programma da un controllo energetico, tramite il green, all’apertura totale per la fase finale che è relativa all’intelligenza artificiale che si riassumerebbe in questo scenario di progetti faraonici dove necessitano i terreni e le energie necessarie per le farm di mega server, senza tener conto delle condizioni ambientali. In chiusura del suo intervento ha sottolineato quanto sia cruciale “ andare in Sardegna a vedere di persona” le condizioni del disastro creato da queste logiche green poiché è qui, che meglio che in altri territori si può cogliere il segnale dell’imbroglio che è celato dietro questi provvedimenti di facciata.

La Testimonianza di Walter Erriu (Associazione "Sa Defesa")

Il fondatore dell’Associazione “Sa Difesa”, Walter Erriu, ha descritto in maniera cruda e senza filtri, come a partire dal 2021 sia stata sancita la devastazione ambientale del proprio territorio. Ricordando in particolare l’approvazione di provvedimenti legislativi come il “decreto legislativo n° 199 del novembre del 2021”, durante le politiche pandemiche ed evidenziando come i territori della Sardegna in poco tempo siano diventati bersaglio da colpire da parte delle grandi potenze finanziarie, con investimenti finalizzati all’accaparramento dei terreni da usare, in vista dei progetti legati alla trasformazione delle risorse.

L’esponente dell’associazione ha esposto una parte della verità ricordando come “Black Rock” abbia anche un ruolo nel progetto energetico dell’Italia come sponsor dei progetti inerenti al Tyrrhenian Link che peraltro in questa occasione è stata definita “solo uno dei tre cavidotti, che arrivano poi in Italia” denunciando inoltre le diverse tipologie di protesta adottata dalla sua associazione e in collaborazione con altri comitati sardi in cui sono state utilizzate anche forme di contestazioni sul territorio e presso il porto di Oristano, senza tralasciare il lato inquietante di chi non vuole che certe dinamiche, diventino dominio pubblico; tutto condito con il problema delle installazioni non benefiche nel settore ambientale che pur di produrre si va ad annullare completamente. Non da ultimo ha criticato pesantemente anche i vertici regionali a partire dall’elezione della dottoressa Todde poiché di fatti i vari appelli, a partire dalla raccolte di firme, e i tentativi di referendum promossi per ostacolare questo scempio e chiedere aiuto all’opinione pubblica, hanno finito con l’infrangersi con il silenzio e l’immobilismo che va collegato alla gestione del potere.

Conclusione

Attraverso una lettura incrociata delle considerazioni espresse, appare evidente che l’attenzione ai grandi progetti green debba tenere in seria considerazione come i processi decisionali, le concessioni date al “progresso tecnologico e green”, gli accordi bilaterali che le istituzioni realizzano anche con finanziatori poco trasparenti siano, a vario titolo, collegati alla fase finale che mira alla devastazione, la distruzione della ricchezza in mano alle famiglie e delle persone; si conclude la parte saliente. La situazione descritta appare complessa e che in Sardegna si possa “fare uno schema di lavoro” per far capire l’entità del disastro al pubblico ed è per questa ragione che a nome di tutti gli interlocutori di questo dialogo voglio ringraziare Telecolor del lodevole impegno profuso nell’opera di informazione che unita a Radio Idea e al circuito Airplay contribuiscono a diffondere informazione di altissimo valore sociale a quanta più gente possibile. La registrazione di questa interessante conversazione e la libera nostra sintesi con i punti principali di Alessandro e Walter che fanno da analisi e denuncia sull’inganno legato alla svolta nel campo energetico, sono in onda su Radio Idea e le radio del circuito Airplay.

Articolo e Sintesi a cura di Luigi Catacchio

 Siti di riferimento

Radio Idea Telecolor 

Ascolta la Sintesi Radiofonica

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