Un incontro promosso dalla Federazione delle Banche di Credito Cooperative di Puglia e Basilicata per rafforzare la sinergia con Confcooperative e facilitare l’accesso agli strumenti di sistema e alla finanza agevolata
Giovedì 4 dicembre alle ore 10.00, nella Sala Convegni della Banca di Credito Cooperativo di Ostuni, in Largo Monsignor Pignatelli, 2, si terrà un incontro promosso dalla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo di Puglia e Basilicata, dedicato al rafforzamento del rapporto tra il credito cooperativo regionale e Confcooperative Puglia. La Banca di Credito Cooperativo di Ostuni ospiterà l’appuntamento, che rappresenta una tappa significativa nel percorso di collaborazione tra le Banche di Credito Cooperativo e il sistema cooperativo territoriale.
L’iniziativa vedrà la partecipazione delle Banche di Credito Cooperativo delle province di Brindisi, Taranto e Lecce, chiamate a confrontarsi con i rappresentanti regionali e territoriali di Confcooperative Puglia. L’incontro si propone come un momento di dialogo operativo tra il mondo del credito cooperativo e le realtà cooperative del territorio, con l’obiettivo di consolidare strumenti, servizi e sinergie in un’ottica di sviluppo condiviso.
Nel corso della mattinata saranno presentati gli strumenti di sistema Cooperfidi e Fondosviluppo S.p.A., con particolare attenzione alle modalità per favorirne un utilizzo più diffuso ed efficace da parte delle cooperative. Sarà inoltre illustrato il ruolo delle Banche di Credito Cooperativo nell’accompagnare le imprese nell’accesso agli strumenti di finanza agevolata, evidenziando le opportunità derivanti da un’azione integrata tra rete bancaria cooperativa e movimento mutualistico.
Nel contesto della riunione verrà dato atto del protocollo d’intesa sottoscritto il 24 novembre 2025 del protocollo d’intesa sottoscritto il 24 novembre 2025 tra la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo di Puglia e Basilicata e Confcooperative Puglia, volto a sviluppare sinergie operative finalizzate a sostenere la diffusione e l’utilizzo degli strumenti attivati da Fondosviluppo. Un accordo che rafforza la strategia condivisa di valorizzazione del sistema cooperativo regionale.
L’appuntamento conferma l’impegno della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo di Puglia e Basilicata nel promuovere un modello di cooperazione capace di generare valore economico e sociale, rafforzando il ruolo delle Banche di Credito Cooperativo come presidio di sviluppo territoriale.
La realtà campana fondata nel 2020 si è presentata alla Fiera del Levante con un modello produttivo completo: dalla ricerca dei fornitori all’assemblaggio, dal collaudo alla logistica interna. Una presenza che conferma la sua crescita e la sua ambizione nel settore metalmeccanico ed elettronico
Al Mecspe Bari 2025, tra tecnologie emergenti e innovazione manifatturiera, c’è una realtà giovane che sta attirando l’attenzione degli operatori del settore: 3D Production. L’azienda, nata nel 2020 a Cervinara (Avellino), ha partecipato alla fiera dal 27 al 29 novembre portando con sé un percorso di crescita che in pochi anni ha trasformato un’idea imprenditoriale in una struttura solida e sempre più riconosciuta.
L’obiettivo della 3D Production è chiaro sin dall’inizio: diventare il partner produttivo di riferimento per le imprese metalmeccaniche ed elettroniche, seguendo ogni fase del ciclo di produzione. La ricerca del fornitore, l’assemblaggio, il collaudo, l’imballaggio e la gestione della logistica interna sono i pilastri di un servizio pensato per alleggerire le aziende, rendere i processi più efficienti e garantire qualità finale.
«La nostra è un’azienda giovane, nata da un progetto del 2020» racconta Davide Carusone, responsabile della 3D Production, presente in fiera per incontrare partner e potenziali clienti.
«Il Mecspe è per noi un primo traguardo importante: vogliamo crescere su tutti i fronti e continuare ad ampliare il nostro raggio d’azione».
Un’ambizione che trova conferma nei numeri: dai tre operai iniziali, oggi l’azienda conta un team di venti persone altamente qualificate.
La sede produttiva, un hub di 1300 metri quadri situato ad Avellino, ospita reparti dedicati all’assemblaggio, aree di collaudo, spazi di stoccaggio e una logistica interna organizzata secondo criteri di efficienza e precisione. È qui che l’azienda ha mosso i primi passi nel mondo della produzione conto terzi, supportando DDS nella realizzazione di macchine da caffè, dal montaggio del prodotto fino alla spedizione finale.
Il Mecspe Bari 2025 ha rappresentato per 3D Production un palcoscenico ideale per mostrare come competenze tecniche e visione strategica possano convivere nell’evoluzione di una realtà giovane ma altamente strutturata. La fiera è stata anche un’opportunità per intercettare nuove collaborazioni, stringere contatti e consolidare un posizionamento che punta alla specializzazione e all’ampliamento dei servizi offerti.
La storia di 3D Production è quella di un’azienda che ha saputo crescere rapidamente senza perdere di vista la qualità, puntando su professionalità, innovazione e un approccio integrato ai processi produttivi. L’impressione è che per questa realtà campana il futuro sia già in espansione.
L'intervista a Clelia Antonia Facchini, esperta dell'Autentica Tradizione Essena, traccia un percorso di ritorno all'essenziale che passa per il corpo, l'alimentazione e la consapevolezza del nostro legame con ogni regno della natura.
Ascolta l'intervista in onda su Radio Idea e le emittenti del Circuito Airplay:
La Filosofia: Essere Studenti della Vita
Clelia Antonia Facchini, dottoressa in scienze motorie e portavoce dell'Ecologia Globale Essena, definisce il suo ruolo come quello di una "studentessa della vita". Il cammino Esseno, spiega, è aperto a tutti coloro che desiderano imparare quotidianamente a rispettare la natura, sia essa dentro di noi che intorno a noi.
L'assunto è potente nella sua semplicità: ogni gesto quotidiano può essere vissuto con coscienza e trasformato in un atto degno che onora la virtù dell'ecologia. Questo approccio non è un rifiuto della modernità, ma un invito a usarla con rispetto e intelligenza.
La Pratica: Il Potere Economico e Scientifico dei Germogli
Un pilastro fondamentale di questa ecologia quotidiana è l'alimentazione. Facchini dedica un'attenzione particolare ai germogli, definiti come un alimento semplice, economico e potentissimo:
Coltivazione Facile: Possono essere coltivati in casa con un semplice barattolo di vetro, richiedendo solo un ammollo notturno e due sciacqui al giorno per un periodo variabile tra i 2 e i 10 giorni.
Benefici Scientifici: I loro benefici sono largamente documentati dalla scienza. Sono ricchissimi di nutrienti, tanto da essere usati anche in metodi di prevenzione o guarigione, e dovrebbero avere la stessa importanza della frutta nella dieta giornaliera, aiutando a equilibrare un'alimentazione moderna spesso caotica.
L'educazione alimentare, che parte dai bambini e arriva agli adulti, è essenziale per imparare a prendersi cura della vita sin dalla sua tenera età.
L'Alleanza Profonda: Umani, Animali e Microcosmo
La prospettiva Essena allarga il concetto di ecologia alla relazione tra i regni della natura e il corpo umano.
Facchini spiega che ogni regno della natura corrisponde a un sistema nell'uomo: il regno minerale alle ossa, i vegetali ai muscoli, gli animali al sistema sanguigno e l'uomo al sistema nervoso. In quest'ottica, il nostro modo di comportarci con gli animali si riflette direttamente nel nostro corpo fisico, richiamando insegnamenti filosofici antichi, come quelli di Pitagora, sul rispetto etico.
A questo proposito, Clelia Facchini ha letto un estratto del libro di Alain Contaré, Umani e animali, filosofia della dignità. Il filosofo sostiene che il perfezionamento dell'uomo non avviene attraverso la tecnologia e l'artificiale, ma tramite l'accettazione della propria imperfezione e, crucialmente, attraverso il suo rapporto con il regno animale. Senza questa alleanza, che è una base etica e morale, lo sviluppo autentico dell'umanità non è possibile.
Iniziative sul Territorio
L'Ecologia Globale Essena traduce la teoria in pratica con una serie di appuntamenti in tutta Italia:
Sono in programma ritiri spirituali e incontri sul territorio, con il prossimo ritiro in Umbria dal 14 al 18 gennaio 2026.
A Molfetta, sono attesi appuntamenti annuali come la mostra d'arte mistica "Mandala degli Angeli", la partecipazione al Molfest e vari laboratori ("le quattro scuole dell'acqua, dell'aria, della terra e del fuoco") dedicati allo studio della vita a 360 gradi.
Un romanzo investigativo ambientato a Pavia, dove l’intuito di una giovane avvocata si intreccia con i meccanismi della giustizia, mostrando quanto la realtà possa essere fragile e ingannevole dietro la superficie dei fatti.
L’associazione “Lo specchio dell’Arte” di Manuela Montemezzani è lieta di promuovere “Oltre le apparenze”, il nuovo giallo di Claudia Celé, un’opera che intreccia suspense, introspezione e analisi sociale, immergendo il lettore nei chiaroscuri di una città attraversata da segreti e verità taciute. Con una scrittura scorrevole e attenta alle sfumature emotive, il romanzo porta in primo piano il tema dell’ambiguità, dei pregiudizi e della ricerca ostinata della verità, affidata a una protagonista determinata e complessa.
Ambientato a Pavia, il libro affida a Lara Basile – giovane avvocato penalista – il compito di affrontare il caso più difficile della sua carriera: la difesa di una donna accusata dell’omicidio del marito, un ricco industriale la cui morte ha travolto l’opinione pubblica e attirato l’attenzione dei media. In un clima di pressioni, aspettative e giudizi frettolosi, Lara comprende che ciò che appare evidente non sempre coincide con ciò che è reale e decide di seguire una strada investigativa autonoma, fatta di intuizioni, incontri inattesi e un percorso interiore che cambierà la sua visione del mondo.
Il romanzo si inserisce nella tradizione del giallo classico: colpi di scena, momenti drammatici, figure ingenue che portano leggerezza e ironia, e una trama che si sviluppa con ritmo crescente fino alla rivelazione finale. La scrittura di Claudia Celé alterna tensione narrativa ed empatia, restituendo un mosaico di personaggi che, con le loro fragilità, parlano di coraggio, rinascita e ricerca della verità oltre ogni preconcetto.
Il libro
“Oltre le apparenze” è un giallo investigativo che affronta il tema dell’ambiguità e delle facili conclusioni, accompagnando il lettore in una Pavia attraversata da misteri, sospetti e verità sommerse. Lara Basile, giovane avvocata determinata a dimostrare l’innocenza della propria cliente, intraprende un’indagine parallela che la conduce in territori inattesi, tra piste ingannevoli e rivelazioni che mettono in discussione molto più del caso giudiziario. Il romanzo, scorrevole e ricco di tensione, alterna momenti di suspense a situazioni ironiche, unendo tradizione investigativa e introspezione emotiva. È un’opera che parla di coraggio, rigore morale e capacità di guardare oltre ciò che sembra evidente, ricordando che la verità richiede sempre un passo in più.
L’autrice
Claudia Celé è nata e vive a Pavia. È sposata e ha due figlie, e lavora come funzionario amministrativo presso l’azienda sanitaria della città. Ha iniziato a scrivere poco più che ventenne, dedicandosi prima alla poesia e poi ai racconti brevi per ragazzi, fino a scoprire la sua vocazione per il genere giallo.
Nonostante gli impegni familiari e professionali, non ha mai smesso di dedicarsi alla scrittura, che per lei rappresenta un rifugio e una forma di libertà creativa. Durante il lockdown ha ripreso a scrivere con costanza, dando nuova vita alla sua produzione e decidendo di pubblicare i propri lavori. Le sue opere spaziano dalla narrativa per ragazzi ai romanzi crime, sempre con protagoniste femminili determinate, fragili e coraggiose, capaci di affrontare sfide personali e investigazioni complesse grazie a intuizione, deduzione e una sensibilità autentica.
Tra le sue pubblicazioni figurano la trilogia per ragazzi dedicata a Samantha – “Samantha e il mistero di Valmont” (2021), “Samantha e il segreto di Alina” (2022) e “Samantha e l’Elisir del Faro” (2025) – e il cozy mystery “Scacco a Teodolinda” (2023).
Ha inoltre firmato racconti premiati e inseriti in antologie. Con “Oltre le apparenze” (2024) prosegue il suo percorso nel giallo investigativo ambientato a Pavia, approfondendo temi legati alla giustizia, alla responsabilità personale e al superamento dei pregiudizi.
Dettagli prodotto
Titolo: Oltre le apparenze Autrice: Claudia Celé Genere: Romanzo giallo Anno di pubblicazione: 2024
A MECSPE Bari imprese, istituzioni e ricerca insieme per analizzare trend tecnologici, politiche industriali, sostenibilità dei processi e nuove competenze necessarie alla trasformazione del settore manifatturiero
Si terrà sabato 29 novembre alle 10.30, nell’ambito di MECSPE Bari – Tecnologie per l’Innovazione, l’incontro pubblico dedicato alle tecnologie emergenti, all’evoluzione dei processi industriali e alle sfide della sostenibilità, con l’obiettivo di offrire una riflessione condivisa tra istituzioni, ricerca e sistema produttivo.
L’iniziativa, al suo secondo anno, organizzata con il sostegno di Senaf e con la collaborazione di Sinergitaly News, nasce con l’intento di accompagnare le imprese verso modelli di produzione sempre più avanzati, competitivi e orientati alla digitalizzazione. Il dibattito sarà moderato dal direttore di In Puglia 24, Alessandro Nardelli, che guiderà gli interventi e introdurrà le diverse prospettive dei relatori.
Ad aprire i lavori saranno i saluti istituzionali, che offriranno una cornice politica aggiornata sulle traiettorie strategiche del Paese: dall’evoluzione dei meccanismi di programmazione economica alle politiche ambientali, fino al ruolo delle nuove tecnologie nella transizione industriale e nella tutela del territorio. Interverranno il vicepresidente della V Commissione Bilancio della Camera, Gianmauro Dell’Olio; la vicepresidente della VIII Commissione Ambiente, Patty L’Abbate; il componente della Commissione Giustizia, Marco Lacarra, la vicepresidente della Commissione Agricoltura, Gisella Naturale e l'On. Carla Giuliano.
Il cuore del confronto sarà dedicato alle relazioni tecniche sui principali trend dell’innovazione applicata alla manifattura. Il professor Ugo Patroni Griffi illustrerà le prospettive delle infrastrutture sostenibili e della logistica avanzata, mentre Michele Crudele, direttore di IPE Poggiolevante, approfondirà il ruolo della formazione manageriale rispetto ai nuovi scenari industriali. Seguiranno gli interventi di Gabriella Dellino (Tecnopolis), Marco Alvisi (direttore generale CETMA), Cesare Pierpaolo De Palma (coordinatore Tavolo Tecnico Confindustria Puglia) e Dino Nicolia (funzionario presso la Comunità Europea – Bruxelles), che offriranno un quadro completo delle opportunità e delle criticità connesse all’innovazione.
A concludere il convegno sarà il presidente di Sinergitaly News, Cav. Uff. Riccardo Di Matteo, che sottolineerà l’importanza di una collaborazione costante tra imprese, istituzioni e centri di ricerca per sostenere la crescita dell’intero comparto industriale.
L’appuntamento si configura come un passaggio strategico nel percorso di crescita di MECSPE Bari, confermandone il ruolo di riferimento nel Mezzogiorno per la diffusione della cultura dell’innovazione e per lo sviluppo di un dialogo costruttivo sulle politiche industriali e sulle tecnologie emergenti.
La Commissione Europea promette un risparmio di miliardi di euro per le aziende con il nuovo "pacchetto digitale" che armonizza AI, cybersecurity e dati. Ma dietro la facciata della semplificazione normativa, il piano presenta gravi lacune in termini di sovranità, sicurezza e tutela dei dati sensibili, ignorando minacce emergenti come il calcolo quantistico.
Ascolta qui il nostro servizio:
Il Digital Omnibus europeo è stato presentato come la risposta dell’UE all'esigenza di aumentare la produttività e l'innovazione, riducendo l'onere amministrativo per le PMI. Con promesse di risparmi fino a 5 miliardi di euro entro il 2029 e l'introduzione di strumenti come l'European Business Wallet, il piano sembra ottimistico.
Tuttavia, il focus quasi esclusivo sulla "conformità" e sullo "snellimento" normativo rischia di distogliere l'attenzione da una realtà strutturale più complessa: per l'utente e per i dati sensibili, la digitalizzazione di massa rimane una vera e propria spada di Damocle.
Ecco le principali criticità del Digital Omnibus in termini di sicurezza e sovranità digitale.
1. La Miopia Strategica sul Rischio Quantistico
La critica più grave al pacchetto digitale è la sua miopia strategica di fronte al futuro della sicurezza informatica. Il Digital Omnibus è un piano a lungo termine pensato per guidare l'innovazione fino al 2029 e oltre, eppure ignora completamente la minaccia dei computer quantistici.
I computer quantistici, una volta operativi su larga scala (si stima entro il prossimo decennio), saranno in grado di decifrare rapidamente la stragrande maggioranza degli schemi crittografici oggi utilizzati per proteggere le comunicazioni, le transazioni bancarie e, soprattutto, i dati sensibili a riposo (come quelli archiviati per lunghi periodi).
La criticità: Qualsiasi piano digitale che non integri da subito la migrazione alla Post-Quantum Cryptography (PQC) non sta proteggendo i dati europei, ma li sta condannando a una futura vulnerabilità. La mancanza di linee guida PQC nell'Omnibus è un errore strategico imperdonabile in un contesto normativo proiettato sull'AI e sulla sovranità.
2. Sovranità dei Dati e la Minaccia dei Server Stranieri
L'obiettivo di "rafforzare la posizione globale dell’Ue sui flussi internazionali di dati" e l'introduzione di un "anti-leakage toolbox" mostrano che la Commissione è consapevole del problema della sovranità. Tuttavia, il Digital Omnibus non fornisce risposte concrete alla domanda cruciale: c'è veramente bisogno che i nostri dati sensibili finiscano in un server di proprietà straniera?
Controllo Esterno: Nonostante le regole europee (GDPR), gran parte dell'infrastruttura cloud utilizzata dalle aziende e, potenzialmente, dagli stessi Data Labs europei, è gestita da hyperscaler di proprietà extra-UE. Ciò significa che i dati europei restano teoricamente soggetti a leggi di accesso straniere (come il CLOUD Act statunitense), minando la sovranità europea alla radice.
Rischi Cyber: La centralizzazione dei dati, pur protetta da garanzie di sicurezza, non elimina il rischio di hacking. Anzi, un dato sensibile su un server di un colosso globale rappresenta un obiettivo primario per gli hacker statali o criminali. Il pacchetto promette protezione, ma non indipendenza dall'infrastruttura straniera.
3. La Trappola della Centralizzazione (Rischio Honeypot)
La semplificazione portata dal Digital Omnibus si basa sulla centralizzazione di dati e accessi, creando un rischio significativo di "honeypot" (vaso di miele):
Punto di Accesso Unico ENISA: Introdurre un punto di accesso unico per la segnalazione degli incidenti di cybersecurity (NIS2, GDPR, DORA) gestito da ENISA riduce l'onere amministrativo, ma crea un super-database di tutte le vulnerabilità e gli incidenti critici europei. Se questo hub venisse violato, gli aggressori avrebbero accesso a un quadro completo delle debolezze di migliaia di organizzazioni.
European Business Wallet (EBW): Lo strumento, pensato per semplificare l'identità digitale delle aziende, concentra in un unico luogo la capacità di identificare, autenticare, firmare e scambiare documenti sensibili. Pur essendo facoltativo per le imprese, la sua diffusione ne farà un bersaglio ad alto valore la cui compromissione potrebbe paralizzare il settore pubblico e inter-aziendale.
4. Il Compromesso tra Privacy e AI
Il Digital Omnibus cerca di armonizzare il GDPR con l'AI Act, in particolare chiarendo l’uso dei dati personali per l’addestramento dei modelli di Intelligenza Artificiale.
Sebbene venga codificata la giurisprudenza sulla pseudonimizzazione (per consentire la condivisione solo se la terza parte non può re-identificare l’individuo), la mossa di "snellire ulteriormente le regole sui dati" e l'istituzione di data labs per sbloccare l’accesso a set di dati per l’AI solleva il sospetto che l'obiettivo primario non sia l'individuo, ma l'accelerazione del business.
La modernizzazione delle regole sui cookie, con la creazione di una 'whitelist' di situazioni "innocue per la privacy" (come le statistiche e la misurazione aggregata dell’audience), rischia di diventare una porta d'accesso per la raccolta dati silente, anche se il rischio di sanzioni per violazioni (fino al 4% del fatturato globale) è stato aumentato per rassicurare l'utente.
In conclusione, sebbene l'obiettivo di "tagliare la burocrazia" sia lodevole, la Commissione sta concentrando le sue energie sulla semplificazione anziché sulla resilienza digitale strutturale. Finché il piano non affronterà seriamente la necessità di infrastrutture di calcolo sovrane e di una migrazione proattiva alla crittografia post-quantistica, le promesse di sicurezza e sovranità rimarranno incomplete.