Molfetta si prepara a un Maggio all'insegna dei bambini e dei ragazzi con due importanti festival cittadini.
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Dopo il grande successo della prima edizione, con oltre 70.000 presenze certificate, il MolFEST - Festival popolare per una Cultura sociale, intergenerazionale e delle differenze torna a Molfetta dal 27 al 29 giugno 2025.
Promosso dal Comune di Molfetta con il contributo della Regione Puglia e organizzato da LEG Live Emotion Group, il festival animerà il tratto tra la Chiesa del Purgatorio in via Dante e la Basilica della Madonna dei Martiri, trasformando ancora una volta la città in un grande palcoscenico a cielo aperto.
Il tema scelto per questa nuova edizione è "FREEDOM – LIBERTÀ", un concetto che abbraccia la cultura, l’arte e la condivisione come strumenti di espressione e crescita collettiva.
MolFEST si è affermato come un evento unico nel suo genere, capace di coinvolgere associazioni, scuole e istituzioni in un grande progetto collettivo. L’obiettivo è chiaro: creare un’esperienza artistica e culturale che metta al centro il valore della partecipazione e dell’inclusione.
Martedì 25 febbraio, presso la Sala conferenze della sede comunale di Via Martiri di Via Fani, si è tenuto un incontro fondamentale per la progettazione della seconda edizione. L’evento ha visto la partecipazione del Sindaco Tommaso Minervini, dell’Assessore alla Socialità Anna Capurso e dell’Assessore alla Cultura Giacomo Rossiello, oltre a numerosi rappresentanti di Enti del Terzo Settore, parrocchie, oratori, istituti scolastici e associazioni.
L’incontro è stato un momento di confronto e programmazione, finalizzato a definire nel dettaglio il programma artistico e le attività che animeranno l’edizione 2025.
Alla conferenza erano presenti anche Paolo Gualdi, organizzatore del MolFEST, Gianluca Del Carlo, ideatore del festival, e Vito Ballarino, Head of Marketing e Direttore di Holly Agency. I loro interventi hanno evidenziato l'importanza di questo evento per la città e il ruolo centrale della comunità nel renderlo un'esperienza unica e coinvolgente.
MolFEST 2025 sarà ancora una volta un’occasione di condivisione, inclusione e crescita sociale.
In un nostro servizio, le loro impressioni a caldo:
Quest'anno, infatti, oltre alle 157 testate accreditate all’Ariston Roof e alle 754 persone che operano nella Sala Stampa “Lucio Dalla” al Palafiori, si aggiunge una presenza sempre più rilevante delle emittenti radiofoniche, tra cui spiccano quelle locali. Le radio sono da sempre un mezzo di diffusione essenziale per la musica, e la loro programmazione influisce significativamente sulla popolarità degli artisti e dei brani in gara.
Tra le personalità coinvolte in questo processo spicca Lucia Catacchio, che porta la sua esperienza in giurie di festival prestigiosi, come il Sansine Festival di Porto Cesareo, dove il 1° marzo 2025 selezionerà i finalisti. "Essere in giuria a Sanremo rappresenta un'opportunità straordinaria per le radio locali. Possiamo dare voce a una selezione musicale libera da vincoli commerciali, valorizzando brani che meritano davvero di essere ascoltati", afferma Catacchio con entusiasmo.
Accanto a questa innovazione, il ruolo delle radio nella diffusione del Festival si rafforza grazie ai social media, che amplificano le emozioni e le notizie in tempo reale. Foto, video, interviste e commenti alimentano la discussione online, permettendo agli ascoltatori di sentirsi parte dell’evento anche a distanza.
Sanremo si conferma così un evento mediatico di portata globale, ma con il contributo essenziale delle radio locali, che portano una ventata di freschezza e innovazione. La loro presenza rafforza il legame con il territorio e il pubblico, dimostrando ancora una volta che la musica vive e cresce grazie alla passione di chi la racconta ogni giorno.