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lunedì 29 settembre 2025

Da Assisi un Appello al Mondo: Pace e Sostenibilità al Centro del Festival. Il Videoservizio Esclusivo di Ideanews

ASSISI – Non si sono fermati alle parole. Dal XVIII Festival Internazionale per la Pace di Assisi, conclusosi in occasione della Giornata Internazionale della Pace, è partito un documento ufficiale indirizzato al Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres. Un'azione concreta che riassume giorni di intenso dibattito e che chiede a gran voce un cambio di rotta globale su tre pilastri fondamentali: pace, disarmo e ambiente.

dr. Domenico Scoglietti
A guidare la riflessione, il Dott. Domenico Scoglietti, Direttore Scientifico dell'I.S.S.U.P. (International School of Studies for Universal Peace), protagonista dei recenti convegni tra Subiaco e la città di San Francesco. 

La sua tesi è tanto semplice quanto potente: non può esistere pace globale senza un risanamento dell'individuo e della sua "ecologia della mente". Secondo Scoglietti, i conflitti che devastano il pianeta non sono altro che il riflesso dei conflitti che albergano in ognuno di noi.

Una visione che invita a "sfatare il mito" di una civiltà superiore alle altre, per abbracciare invece una conoscenza reciproca tra tutti i popoli nel rispetto delle loro culture.


Il Racconto nel Nostro Video

Per documentare questo importante momento di dialogo e azione, Ideanews ha realizzato un servizio speciale. Nel video che segue, potrete ascoltare direttamente dalla voce del Dott. Scoglietti il significato profondo di "sacrificio" non come rinuncia, ma come "fare qualcosa di sacro", e l'urgenza di riscoprire la nostra natura di "servitori" della comunità e del creato.

Vivrete inoltre il momento culminante del Festival con la lettura dei passaggi chiave dell'appello inviato all'ONU, un documento che non resta sulla carta ma si fa portavoce di un'urgenza collettiva.


Vi invitiamo a guardare il nostro servizio completo per approfondire questi temi e comprendere come, partendo da un'analisi interiore, si possa arrivare a proposte concrete per il futuro del pianeta.

Un percorso che, come ci ha ricordato il Dott. Scoglietti, può iniziare da un principio tanto antico quanto rivoluzionario, quello ippocratico: "Prima non nuocere". Non nuocere a se stessi, agli altri e al pianeta che ci ospita. Buona visione:

 

Guarda anche il nostro precedente servizio: https://magazine.ideanews.org/2025/09/acqua-e-pace-scoglietti-protagonista.html


mercoledì 10 settembre 2025

Acqua e Pace: Scoglietti protagonista dei convegni di Subiaco e Assisi: Il direttore ISSUP presenta la sua visione per un futuro sostenibile



Una Riflessione Integrale sulla Pace Universale e la Sostenibilità

L'acqua, elemento primordiale che costituisce oltre il 70% del nostro pianeta Terra e in misura ancora maggiore nei bambini - questi piccoli esseri che incarnano la purezza originaria della vita - rappresenta molto più di una semplice risorsa naturale. Essa è il simbolo vivente dell'interconnessione universale che lega ogni cellula dell'organismo umano a ogni goccia degli oceani terrestri.

Il Paradigma dell'Interconnessione Universale

Come medico e studioso della pace universale, ho sempre sostenuto che l'umanità intera è paragonabile a un organismo umano composto da miliardi di cellule. Ogni individuo, ogni popolo, ogni nazione costituisce una cellula integrante del corpo unico dell'umanità. Questa non è mere metafora poetica, ma una realtà biologica e spirituale che dobbiamo comprendere profondamente per instaurare un'epoca di vera pace.

Quando una cellula del nostro corpo soffre, l'intero organismo ne risente. Similmente, quando una parte dell'umanità vive nell'indigenza, nella sottocultura o nella mancanza di nutrimento - non solo materiale, ma anche spirituale e mentale - l'intera famiglia umana ne è compromessa. Non si può assolutamente ammettere che una parte dell'umanità soffra mentre un'altra prospera nell'abbondanza.

L'Ecologia della Mente: Fondamento della Trasformazione

La mente umana, oggi come ieri - con le forme tecnologiche, industriali e postindustriali del presente, come con altre modalità del passato - rappresenta quell'aspetto dell'essere umano che necessita di una profonda armonizzazione. È la parte più disturbata, insieme allo stato emozionale, di gran parte dell'umanità contemporanea.

L'ecologia della mente significa risanare questi aspetti psico-neuro-endocrini ed emozionali che stanno alla base dei disturbi che generano conflitti interiori nell'individuo, conflitti interpersonali, conflitti familiari, fino alle tragedie ricorrenti che costellano la storia dell'umanità: i conflitti, le stragi, tutto ciò che va verso la distruzione anziché verso la costruzione di un futuro migliore.

Dalla Consapevolezza Individuale alla Pace Globale

La pace deve partire prima di tutto dalla coscienza, dalla consapevolezza di ogni singolo individuo. Ogni persona che nasce e si sviluppa deve comprendere che danneggiare, diminuire o inficiare un altro membro della famiglia umana - o anche un altro essere vivente del pianeta Terra - equivale a ferire se stesso.

Questo stato di coscienza va instaurato fin dalle giovani, giovanissime generazioni. È condizione sine qua non per realizzare un'epoca di pace autentica. Come insegnava la medicina ippocratica: "Prima non nuocere" - né a se stessi né agli altri.

Gli Eventi di Settembre: Scienza e Pace

  • Subiaco - "Acqua Maestra di Vita"

Il 18 settembre presso il Convento di San Francesco, il convegno organizzato da Anna Maria Tomei e l'APS "Comunità e Territori" vedrà la partecipazione di esperti nazionali e internazionali. L'evento, che unisce tre regioni italiane (Lazio, Abruzzo e Campania), culminerà con una cena di beneficenza per sostenere la ricerca della Fondazione Telethon, in particolare per bambini affetti da malattie genetiche rare come l'ADA-SCID.

  • Assisi - XVIII° Festival per la Pace

Il 20-21 settembre, in occasione della Giornata Internazionale per la Pace delle Nazioni Unite, Scoglietti parteciperà al festival organizzato dall'associazione "Artisti per la Pace". L'evento, giunto alla sua 18° edizione, integra seminari, conferenze e momenti artistici dedicati all'attuazione pratica della pace.

Il Messaggio Finale: "Prima Non Nuocere"

Come conclude il Dott. Scoglietti nella sua intervista, il principio fondamentale rimane quello della medicina ippocratica: "Prima non nuocere né a se stessi né agli altri".

Un messaggio semplice ma rivoluzionario che, se applicato consapevolmente da ogni membro della famiglia umana, potrebbe davvero trasformare il nostro pianeta in un luogo di pace, salute e sostenibilità per le generazioni future.


🎧 Ascolta l'intervista completa al Dott. Domenico Scoglietti
Durata: 10 minuti circa

Per maggiori informazioni:

martedì 20 maggio 2025

Il territorio non è più nostro: il più grande parco eolico d’Italia sorgerà davanti alla costa di Bari


Barium Bay, il parco eolico offshore più grande d’Italia
tra promesse verdi e impatti sul territorio

Una vasta area del mare Adriatico meridionale, antistante i Comuni di Bari, Giovinazzo, Molfetta, Barletta e Andria, sarà presto occupata da 74 aerogeneratori al largo, alti oltre 260 metri, per una potenza complessiva prevista di 1.110 MW. È il progetto “Barium Bay”, il più imponente parco eolico offshore mai approvato in Italia. La realizzazione è affidata a Galileo Green Energy S.p.A. e consisterà in una superficie marina occupata di circa 163 km² che sarà interdetta alla navigazione e alla pesca.

Un progetto di tale portata, se da un lato viene presentato come una risposta necessaria alle sfide energetiche ed ecologiche, dall’altro solleva preoccupazioni profonde per l’impatto ambientale, economico e paesaggistico che avrà su un’ampia fetta di territorio e sul fragile equilibrio delle economie locali, in particolare quella della pesca, già gravemente in crisi.

Una costa trasformata: da vele a pale eoliche

Quella che una volta era una cartolina di vele e pescherecci rischia di diventare uno scenario industriale. I pescatori locali da tempo denunciano una crisi profonda dovuta all’aumento dei costi di carburante, alla scarsità di pescato e ai prezzi imposti dalla filiera che spesso non coprono i costi di produzione. Ora, la sottrazione forzata di parte del mare aggrava la situazione: le zone interdette alla pesca saranno vaste, e il rischio è che intere famiglie perdano definitivamente la possibilità di svolgere il proprio mestiere.

Dubbie certezze: e tra 15 anni, cosa resterà?

I documenti progettuali parlano di una vita utile stimata di circa 30 anni per l’impianto, ma alcune analisi realistiche indicano che già dopo 15-20 anni si potrebbe andare incontro a usura, corrosione e problemi strutturali. Le pale, costruite con materiali compositi difficili da riciclare, potrebbero rimanere abbandonate in mare se non correttamente smaltite, con gravi conseguenze sull’ambiente marino e costiero.

Uno studio ufficiale sul ciclo di vita dell’impianto (LCA – Life Cycle Assessment) mostra che, sebbene vi sia un ritorno energetico iniziale positivo, le fasi di dismissione e i rifiuti generati rappresentano una criticità non trascurabile.

file ufficiale LCA – ciclo di vita

A ciò si aggiunge un’ulteriore inquietudine: se l’azienda fallisse o si ritirasse – come purtroppo già accaduto in altri casi di impianti rinnovabili – chi si farà carico dello smantellamento e della bonifica?

Le opere a terra: rischio frane e dissesto

Non meno rilevanti le opere “onshore”: per collegare l’impianto alla rete elettrica nazionale si prevede il passaggio di cavi e infrastrutture attraverso zone caratterizzate da pericolosità geomorfologica, cioè aree soggette a frane, smottamenti o instabilità del suolo. Una scelta che secondo alcuni esperti potrebbe compromettere ulteriormente la sicurezza del territorio.

Il più grande impianto d’Italia, ma per chi?

Barium Bay è, ad oggi, il parco eolico più esteso del Paese, superando anche i progetti offshore previsti davanti alla Sardegna. Tuttavia, i benefici diretti per i cittadini non sono chiari. L’energia prodotta non sarà necessariamente destinata al consumo locale, e si teme che i vantaggi economici si concentrino su pochi grandi gruppi, lasciando alla popolazione solo i costi ambientali e paesaggistici.

Come già sottolineato da numerosi comitati e cittadini, i progetti vengono spesso redatti dagli stessi soggetti che li promuovono, con un margine di discrezionalità che rischia di mascherare impatti e problematiche reali. A ciò si somma l’imprevedibilità dei fattori in corso d’opera: modifiche, ritardi, complicazioni tecniche.

E allora, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca: i cittadini avranno vantaggi reali o saranno semplicemente spettatori passivi di un’operazione calata dall’alto, che toglie pezzi di mare e di terra senza restituire nulla?

Link utili e fonti:

Ulteriori riferimenti:

Il tema è stato già affrontato in un altro nostro articolo presente qui:
Ascolta la nostra Sintesi Radiofonica

domenica 20 aprile 2025

Premio Virtù e Conoscenza 2025: Svelati i Nomi delle Eccellenze Mediterranee della IX Edizione


Porto Cesareo si prepara ad accogliere la IX edizione del prestigioso Premio "Virtù e Conoscenza". Sono stati annunciati i nomi delle dodici personalità che, il prossimo 21 giugno, riceveranno l'Alto Riconoscimento per essersi distinte grazie alle loro eccezionali virtù morali e al significativo contributo positivo alla comunità, diventando veri modelli per le nuove generazioni.

Promosso da MediterraneaMente APS con il patrocinio di numerose istituzioni, il premio celebra figure eccellenti nei campi della cultura, legalità, pace, inclusione e sostenibilità, confermando la sua vocazione nel raccontare un Mediterraneo capace di generare valore e speranza attraverso volti e storie significative.

La selezione dei vincitori è avvenuta ad opera di una qualificata Giuria Tecnico-scientifica, presieduta dall'Avv. Filomena D'Antini. Ai premiati sarà consegnata la simbolica riproduzione della statuetta del dio Thot, antica divinità egizia della scienza e della sapienza, rinvenuta proprio nelle acque di Porto Cesareo.

Le Eccellenze Premiate della IX Edizione:

Ecco i nomi dei vincitori e un pensiero che racchiude la loro essenza, ispirato alle motivazioni ufficiali:

  • Luciano BARBETTA: Un imprenditore lungimirante che ha trasformato sogni e passione in un'azienda innovativa, coniugando etica, sviluppo economico e sostenibilità.

  • Abdelkrim BENIAICHE: Accademico e dirigente sportivo di spicco, ha promosso instancabilmente il valore educativo e sociale dello sport a livello internazionale.

  • Antonio Giuseppe DE DONNO: Magistrato integerrimo, simbolo della lotta alla criminalità organizzata e della cultura della legalità nel Salento.

  • Ferdinando DE GIORGI: Icona della pallavolo mondiale e maestro di vita, esempio di talento, valori e profondo legame con le proprie radici.

  • Francesco GIORGINO: Giornalista, accademico e uomo di cultura, unisce la passione per l'informazione all'impegno sociale e al rispetto del pluralismo.

  • Ferruccio MELE (Alla Memoria): Ricordato per la sua rettitudine e l'impegno profuso al servizio della comunità come amministratore onesto e solidale.

  • Anna NICOLETTI: Manager televisiva pragmatica e sensibile, ha saputo valorizzare i contenuti editoriali italiani nel panorama internazionale con rigore e creatività.

  • Luigi PASANISI (Alla Memoria): Storico appassionato, ha dedicato la sua vita a dar lustro alla storia salentina e a far emergere il riscatto di un intero territorio.

  • Antonio PASCA: Giurista e Presidente del TAR, garante del corretto svolgimento amministrativo e della tutela dei diritti di cittadini e imprese.

  • Cristiano PERON: Ricercatore medico innovativo, ha sviluppato tecnologie biomediche all'avanguardia per diagnosi più rapide ed efficaci.

  • Nazarena SAVINO: Esempio di determinazione e resilienza, promuove attivamente l'inclusività e la dignità di ogni individuo attraverso l'architettura e l'educazione.

  • Leonardo ZELLINO: Giornalista e inviato speciale, racconta le sfide del mondo contemporaneo con chiarezza, autorevolezza e profonda umanità.

La Visione del Premio:

Filomena D'Antini, Presidente di Giuria, sottolinea come l'evento miri a "promuovere la pace, le Pari Opportunità, la tutela dell'ambiente e il rispetto dei diritti umani, valorizzare le diversità, sollecitare l'integrazione interculturale, facilitare il dialogo interreligioso e l'interscambio delle conoscenze".

Uno Sguardo al Futuro:

Cosimo Arnesano anticipa che l'edizione 2025 sarà arricchita da momenti musicali con il "SASINAE FESTIVAL – International Song Contest" e sportivi con il "Mediterraneamente AQUATHLON", oltre a mostre, libri e iniziative culturali nel parco naturale e nell'area marina protetta di Porto Cesareo, complementari al premio stesso.

Cerimonia di Gala:

La cerimonia di consegna si terrà sabato 21 giugno 2025 a Porto Cesareo, in Piazza Enrico Berlinguer, in una suggestiva cornice serale a ridosso del mare.

lunedì 31 marzo 2025

Il Grande Risveglio: liberarsi dalla Matrix, un documentario per cambiare il mondo

Introduzione (Mario Di Gregorio):

Benvenuti su IdeaNews. Oggi abbiamo il piacere di ospitare due importanti protagonisti del film-documentario “Il Grande Risveglio”, un progetto che esplora nuove prospettive di vita in un mondo in continua trasformazione. Con noi ci sono la giornalista e scrittrice Tiziana Alterio e il regista Paolo Cassina, che con il loro lavoro stanno dando voce a realtà spesso trascurate dai media mainstream.

"Il Grande Risveglio" non è solo un film-documentario, ma un vero e proprio viaggio alla scoperta di comunità e individui che stanno costruendo alternative sostenibili nei settori dell'educazione, dell'agricoltura, della medicina e dell'impresa. Un'opera che, attraverso il racconto di storie di coraggio e le esperienze di individui e comunità che stanno tracciando percorsi alternativi al modello capitalista tradizionale, evidenzia la necessità di una riconnessione più profonda e autentica con sé stessi, gli altri e la natura, promuovendo una visione di localizzazione contrapposta alla globalizzazione. Un viaggio che mette in discussione il modello dominante e propone una nuova consapevolezza. Grazie Tiziana e Paolo per essere qui con noi oggi, benvenuti.

Idea News Magazine (sigla).

Tiziana Alterio:

Grazie, grazie a voi per questo invito! E un saluto a tutti gli amici pugliesi a questo punto.

Paolo Cassina:

Grazie! Grazie mille per l'invito e saluti a tutti gli ascoltatori.

Domanda (Mario Di Gregorio):

Iniziamo con te Tiziana. Nel film parlate di un necessario ritorno alla consapevolezza e alla riconnessione con valori autentici, distanti dalle logiche imposte dal sistema attuale. Quali sono, secondo voi, i primi passi concreti che ciascuno di noi può compiere per avviare questo processo di risveglio?

Tiziana Alterio:

domenica 19 gennaio 2025

Aria, Acqua, Terra, Fuoco ed Etere: La Lenta Agonia degli Elementi Naturali

 

La distruzione degli elementi naturali: una riflessione sulla responsabilità dell'uomo

Gli elementi fondamentali della natura – terra, acqua, aria, fuoco ed etere – sono stati celebrati per millenni come le fondamenta stesse della vita, simboli di equilibrio e armonia. Tuttavia, con l'avvento dell'industrializzazione e di una politica spesso orientata al profitto piuttosto che alla sostenibilità, l'uomo ha progressivamente alterato questi elementi, sia per cause involontarie sia, sempre più spesso, attraverso azioni deliberatamente distruttive.

Aria: un cielo intriso di veleni

L'aria, simbolo di movimento e libertà, è diventata veicolo di inquinamento e tossine. La dispersione di sostanze chimiche nei cieli attraverso le cosiddette chemtrails, i carburanti degli aerei e i fumi tossici delle industrie ha trasformato il cielo in un campo di battaglia invisibile. Ogni respiro è carico di particelle dannose che compromettono la salute umana e il fragile equilibrio degli ecosistemi.

Acqua: il veleno che scorre

L'acqua, fonte di vita e purezza, è oggi contaminata da metalli pesanti, fluoro e microplastiche, elementi che danneggiano profondamente il nostro organismo. Mari e oceani sono vittime della ricaduta di sostanze tossiche, dello sversamento di materiali industriali, delle fogne e della decomposizione di rifiuti come PET e PVC. Queste microplastiche, ingerite dalla fauna marina, finiscono inevitabilmente sulle nostre tavole, chiudendo un ciclo tossico che coinvolge l'intero ecosistema.

Terra: il nutrimento avvelenato

La terra, simbolo di stabilità e fertilità, è ormai intrisa di pesticidi, diserbanti e sostanze chimiche crittogamiche utilizzate nell'agricoltura intensiva. Ogni frutto, ogni verdura, ogni pezzo di carne che consumiamo porta con sé tracce di questo avvelenamento sistemico. Nemmeno il bestiame e i suoi derivati – come latte e uova – sono immuni, poiché anch'essi subiscono gli effetti di un ambiente alterato e innaturale.

Etere: il campo delle radiazioni invisibili

Un tempo considerato il regno della spiritualità, dell'energia cosmica e dell'essenza divina che collega tutte le cose, oggi l'etere è attraversato da radiazioni pericolosissime. Le infrastrutture per la copertura del 5G e per l’Internet delle cose saturano l’ambiente con campi elettromagnetici i cui effetti sulla salute sono ancora oggetto di studio, ma che destano preoccupazione crescente.

Fuoco: distruzione e ricostruzione artificiale

Il fuoco, fonte di energia, passione e trasformazione, è sempre più spesso associato alla distruzione. Incendi devastanti consumano foreste e città intere, spesso legati a speculazioni economiche o scarsa gestione del territorio. In molti casi, questi spazi vengono ricostruiti seguendo i modelli delle smart city, che privilegiano l’efficienza e il controllo a scapito dell’ambiente naturale e della vivibilità umana.

Un appello alla responsabilità

Gli attacchi alla natura perpetrati dall'uomo sono una mostruosità che non può più essere ignorata. Stiamo trasformando il nostro pianeta in un luogo sempre meno ospitale, compromettendo la salute, la biodiversità e persino la nostra capacità di sopravvivere. L'aria, l'acqua, la terra, l'etere e il fuoco non sono più elementi vitali, ma vettori di un degrado che minaccia ogni forma di vita.

L’umanità deve ripensare il proprio rapporto con la natura. Serve un cambiamento radicale nelle politiche ambientali, un maggiore impegno nella sensibilizzazione e un ritorno al rispetto per il pianeta che ci ospita. Dobbiamo lavorare per ripristinare l’armonia perduta, affinché gli elementi tornino a essere simboli di vita e non di distruzione.

Conclusione:
Le generazioni future meritano un mondo in cui aria, acqua, terra, etere e fuoco siano nuovamente fonte di vita e non di paura. Ma la domanda è: siamo ancora in grado di invertire questa tendenza? Sta a noi, con scelte consapevoli e azioni concrete, dimostrare che non è troppo tardi.
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Luigi Antonio Catacchio

mercoledì 21 agosto 2024

Intervista all'Avvocato Mia Arena: Il Drammatico Impatto dei Fanghi Fluviali sull'Ambiente e sulla Salute Pubblica


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Intervista Esclusiva con l'Avvocato Mia Arena 🌍

In un momento in cui l'Italia sta ancora affrontando le conseguenze dell'alluvione devastante che ha colpito Faenza, siamo orgogliosi di presentarvi un'intervista esclusiva con l'Avvocato Mia Arena, referente del comitato "Ponte Romano", per comprendere meglio i gravi rischi legati ai fanghi fluviali. 

🔍 Tema dell'intervista: Il drammatico impatto dei fanghi fluviali sull'ambiente e sulla salute pubblica, una delle questioni ambientali più urgenti del nostro tempo emerso dalla recente tragedia di Faenza. Una conversazione approfondita su come queste problematiche stiano influenzando la nostra società e cosa possiamo fare per proteggere il nostro futuro.

🎙 Non perdere questo approfondimento su un tema cruciale per la nostra salute e il nostro pianeta.

Tag: #AlluvioneFaenza #Ambiente #SalutePubblica  #MiaArena #Sostenibilità #ProtezioneCivile

 #FanghiFluviali #ProteggiamoIlPianeta

Intervista avv. Mia Arena

lunedì 12 agosto 2024

Raccolta Rifiuti: Porta a Porta o Cassonetti Stradali? Qual è la Soluzione Migliore per le Nostre Città?

Articolo:

La gestione dei rifiuti urbani è un tema sempre più rilevante per le amministrazioni locali, che devono trovare un equilibrio tra efficienza, sostenibilità e praticità per i cittadini. In Italia, due sono i principali modelli di raccolta: il porta a porta (PAP) e i cassonetti stradali. Sebbene il porta a porta sembri essere la scelta ideale per promuovere la differenziazione e la responsabilizzazione dei cittadini, nella pratica quotidiana questo sistema può presentare notevoli sfide.

I Limiti del Porta a Porta

Il sistema porta a porta, se da un lato incentiva comportamenti virtuosi e permette un monitoraggio più accurato dei rifiuti, dall’altro può risultare problematico, specialmente per chi vive in abitazioni di piccole dimensioni. Gestire diversi mastelli in spazi ridotti, conservando rifiuti organici per giorni, può diventare un incubo, soprattutto nei mesi estivi. I cattivi odori, la proliferazione di insetti e il rischio di deterioramento del materiale organico rappresentano disagi non trascurabili. Inoltre, la frequenza di raccolta non sempre sufficiente costringe i cittadini a conservare in casa rifiuti problematici, come interiora di pesce o frutta marcia, con conseguenze igieniche non indifferenti.

Queste difficoltà pratiche possono portare ad un aumento dell'abbandono illegale dei rifiuti, vanificando gli sforzi per mantenere pulite le città.

Cassonetti Stradali e Isole Ecologiche: Una Soluzione più Pratica?

Alla luce di queste problematiche, i cassonetti stradali o, meglio ancora, le isole ecologiche di quartiere possono rappresentare una soluzione più pratica ed efficiente. Questi sistemi permettono ai cittadini di smaltire i rifiuti quando necessario, evitando l'accumulo di spazzatura in casa e riducendo il rischio di abbandono illegale. Le isole ecologiche, in particolare, potrebbero offrire un approccio ancora più ordinato e controllato, con centri di raccolta automatizzati accessibili 24 ore su 24, mantenendo comunque la differenziazione dei rifiuti.

Un Compromesso tra Ideale e Pratico

Il successo di un sistema di raccolta dei rifiuti dipende dalla sua capacità di adattarsi alle esigenze reali dei cittadini. Un modello ibrido, che combina la raccolta porta a porta per alcune tipologie di rifiuti con cassonetti o isole ecologiche per altre, potrebbe rappresentare la soluzione migliore. L'importante è che qualsiasi sistema adottato sia supportato da adeguate campagne educative e infrastrutture ben mantenute, che permettano un monitoraggio costante e un coinvolgimento attivo dei cittadini.

Le amministrazioni devono essere pronte ad ascoltare e adattarsi alle esigenze della popolazione, garantendo che i rifiuti siano gestiti in modo sostenibile, pratico e in grado di mantenere le città pulite e vivibili.

Tag:

#RaccoltaRifiuti #PortaAPorta #CassonettiStradali #GestioneRifiuti #CittàPulite #Ambiente #IsoleEcologiche #Sostenibilità #VitaUrbana #Praticità

giovedì 8 agosto 2024

A Massafra un Convegno Scientifico sull’Emergenza Climatica: Venerdì 9 Agosto in Piazza Vittorio Emanuele II


Il Centro Culturale di Ricerca e Formazione Massafra, presieduto da Barbara Wojciechowska, organizza un importante convegno scientifico dedicato all’emergenza climatica, tema centrale del dibattito pubblico globale. L’evento si terrà venerdì 9 agosto 2024, alle ore 19:00, in Piazza Vittorio Emanuele II, e rappresenta un’occasione unica per affrontare con rigore scientifico e argomentazioni valide una questione spesso amplificata dai media e da vari opinion leader.

Negli ultimi anni, la popolazione occidentale è stata sottoposta a un incessante bombardamento mediatico riguardo alle conseguenze catastrofiche del cambiamento climatico, che viene frequentemente attribuito all’inquinamento prodotto dalle attività umane e, in particolare, alle emissioni di CO2. I mass media ci esortano a salvare il pianeta attraverso drastici cambiamenti nello stile di vita, che includono restrizioni ai consumi, modifiche delle abitudini alimentari con l’introduzione di farina di insetti, carne sintetica e ortaggi geneticamente modificati. Inoltre, ci viene chiesto di ridurre l’utilizzo di mezzi di trasporto privati, limitare il numero di capi di abbigliamento acquistati e ridurre il consumo energetico domestico.

Tuttavia, secondo il Premio Nobel norvegese Ivan Giaever e altri 1500 scienziati indipendenti di diverse nazioni, queste conclusioni potrebbero non essere del tutto accurate. Nella Dichiarazione Mondiale sul Clima del 27 giugno 2022, gli scienziati hanno escluso la responsabilità umana nel cambiamento climatico, sostenendo che esso rientra nei cicli naturali della Terra e che la CO2 non dovrebbe essere considerata un inquinante. Il documento sottolinea inoltre che la scienza del clima dovrebbe essere meno politicizzata e più aperta al confronto. Alcuni ricercatori indipendenti suggeriscono che l’aumento anomalo delle temperature sia in realtà influenzato dagli esperimenti militari di geoingegneria condotti da vent’anni nei cieli dei Paesi NATO.

Il convegno vedrà l’intervento di esperti del settore come il maresciallo dell'aeronautica Roberto Nuzzo, il ricercatore accademico di chimica industriale Corrado Malanga, il biologo Livio Serini, e Cosimo Convertino, medico e già presidente del Consiglio Regionale, che arricchirà ulteriormente il dibattito con la sua esperienza e competenza. Interverrà anche la politologa Ludovica Silvone, che apporterà un contributo significativo con la sua analisi. A condurre l’evento saranno Barbara Wojciechowska e Antonello Scaligina.

Inoltre, il convegno vedrà la partecipazione del del Sindaco di Massafra, Fabrizio Quarto e del Sindaco di Acquaviva delle Fonti, Marco Lenoci, che porteranno i loro saluti istituzionali, sottolineando l'importanza di un dialogo costruttivo e informato su questi temi cruciali e l'urgenza di un dibattito aperto basato su dati scientifici attendibili. 

Il Centro Culturale di Ricerca e Formazione, che organizza l’evento, svolge attività di promozione sociale negli ambiti dello sviluppo della persona e della tutela del patrimonio culturale. Il centro invita tutti i cittadini a partecipare a questa importante iniziativa, che rappresenta un momento di riflessione critica su uno dei temi più rilevanti del nostro tempo. Per saperne di più visita il profilo Facebook: https://www.facebook.com/centroculturalericercaformazione

Tag: #Clima #Massafra #EmergenzaClimatica #CentroCulturale #Ricerca #Geoingegneria #CO2 #ScienzaDelClima #RobertoNuzzo #Sostenibilità #DibattitoScientifico #BarbaraWojciechowska

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