Presentata alla Fabbrica di San Domenico la seconda edizione (27-29 giugno 2025). Il Presidente Tammacco annuncia il contributo regionale. Obiettivo: superare le 70.000 presenze con un evento che coinvolgerà l'intera città.
MOLFETTA – "Freedom - Libertà": è questa la parola d'ordine, il faro che guiderà la seconda, attesissima edizione del Molfest, il Festival della Cultura Pop promosso dal Comune di Molfetta e organizzato da LEG Live Emotion Group. Le date da cerchiare in rosso sul calendario sono il 27, 28 e 29 giugno 2025, quando la città si trasformerà nuovamente in un palcoscenico a cielo aperto, ad ingresso gratuito, pronto ad accogliere un pubblico che gli organizzatori sperano superi le 70.000 presenze del debutto.
1ª edizione MolFest 2024
La presentazione ufficiale si è svolta l'8 maggio presso la Fabbrica di San Domenico, in un clima di grande entusiasmo e con una nutrita e qualificata rappresentanza istituzionale. A fare gli onori di casa, per l'Amministrazione Comunale, il Vice Sindaco Nicola Piergiovanni, il Presidente del Consiglio Comunale Robert Amato, gli Assessori Carmela Minuto (Commercio), Sergio Di Candia (Urbanistica), Anna Capurso (Socialità), Giacomo Rossiello (Cultura), Caterina Roselli (Politiche Giovanili), la Presidente della Commissione Comunale della Socialità Elena Ginosa e il Presidente della Commissione Cultura Giacomo Salvemini. Un segnale forte di un festival "pensato dalla città per la città".
L'intervento più atteso sul fronte del sostegno istituzionale è stato quello di Saverio Tammacco, Presidente della Commissione Bilancio della Regione Puglia. Tammacco ha illustrato l'impegno finanziario della Regione, annunciando lo stanziamento di un contributo straordinario di 250.000 euro per il MolFest, come previsto dall'articolo 85 della legge regionale n. 42 del 31 dicembre 2024, grazie a un emendamento da lui stesso proposto. "Questo finanziamento," ha dichiarato Tammacco, "mira a sostenere un evento unico nel panorama nazionale, focalizzato sull'inclusione e sull'attenzione alle realtà associative locali e regionali." Il Presidente ha inoltre evidenziato l'importanza di investire in settori chiave come turismo, cultura e commercio per il rilancio del territorio, ricordando un ulteriore contributo regionale di 300.000 euro destinato al progetto volto a sostenere i negozi di vicinato a Molfetta. "L'impegno della Regione Puglia," ha concluso, "è volto a promuovere iniziative che valorizzino le risorse locali e favoriscano la crescita culturale ed economica del territorio."
Conferenza stampa MolFest 2025
A illustrare la filosofia e i contenuti del Molfest 2025 sono stati Sandro Giacomelli, socio fondatore di LEG Live Emotion Group, e il Direttore Artistico Gianluca Del Carlo. "La costruzione di un festival come MolFest," ha spiegato Giacomelli, "è per noi molto più di un progetto: è un rituale collettivo, un atto d'amore verso il territorio, passione che si fa concreta. Dietro ogni scelta, c'è una comunità che lavora con dedizione. È una rete viva, che respira con la città e per la città."
Gianluca Del Carlo ha ribadito che Molfest "non è una semplice fiera, ma l'intreccio vivo delle anime della città, un arazzo vibrante di tradizioni, saperi e sogni. Per tre giorni, la gioia sarà la nostra guida. Se non ci credete, venite a trovarci. Ci troverete lì, uniti dalla voglia di raccontare una storia che profuma di casa, di semplicità, una storia che sa di pane e marmellata."
Il magnifico manifesto dell'edizione 2025 porta la firma del maestro Paolo Barbieri, star internazionale dell'illustrazione.
Tra i primi, grandi ospiti annunciati che infiammeranno il palco del Molfest: il capitano delle sigle animate Giorgio Vanni insieme alla sua ciurma I Figli di Goku e lo Special Guest Ammiraglio Max; l'eclettico rapper e cantautore Dargen D’Amico; l'icona della musica anni '90 Mauro Repetto, che racconterà le origini degli 883; e dal mondo della comicità televisiva Ubaldo Pantani e Marco Marzocca.
Ma il Molfest sarà un universo di esperienze: dalla Artist Alley curata da Giovanni "Zethone" Zaccaria, che vedrà la presenza di tantissimi artisti, alla Movie Zone per gli appassionati di cinema e serie TV; dall'area Cosplay alle zone dedicate ai Videogames e ai Board Games (con la collaborazione di Play - Festival del Gioco). Non mancherà il progetto Comics&Science e lo spettacolo "Dream Live Show - La libertà di sognare" by Radio Idea.
Particolare attenzione sarà data al coinvolgimento delle associazioni del territorio (ben 90 quelle previste), delle scuole di ogni ordine e grado, e degli esercenti locali, per un festival che mira a un impatto positivo e diffuso.
MolFest edizione 2024
La conferenza ha visto anche la partecipazione e il saluto di importanti rappresentanti delle Forze dell'Ordine e delle istituzioni che collaboreranno per la buona riuscita e la sicurezza dell'evento: il Tenente Colonnello Santo Claudio Surace dell’Aeronautica Militare, il Capitano di Fregata Raffaele Muscariello, Comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Molfetta, il Comandante della Polizia Locale di Molfetta Cosimo Aloia, l’Ingegnere Francesco Spalluto in rappresentanza del Corpo dei Vigili del Fuoco, il Direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL Nicolò Vincenzo De Pasquale e il Dirigente dell’Ufficio Igiene di Molfetta Gaetano Petiti.
La conferenza è terminata con un momento emozionante l'ascolto in anteprima del brano prodotto da Radio Idea che farà da colonna sonora del Molfest dal titolo 'Dream Live - La libertà di sognare', da oggi in distribuzione sulla piattaforma EarOne e trasmesso in tutt'Italia dalle emittenti del Circuito Airplay.
Qui ascoltiamo la versione Synthwave Mix. Questa versione elettronica offre un sound alternativo ispirato al synthwave. Presenta atmosfere avvolgenti create dai synth e un beat elettronico pulsante, con un carattere distintivo rispetto alle altre due versioni. Andrà in onda otto volte al giorno come Disconovità dal 12 al 18 maggio 2025:
Dream Live - La libertà di sognare èun brano musicale ma sarà anche uno spettacolo di musica e ballo organizzato daRadio Idea, con la direzione artistica e la conduzione di Lucia Catacchio, e porterà in scena uno show coinvolgente che vuole essere un vero inno alla vita, alla libertà di sognare.
Un messaggio positivo e potente, nato dall’esperienza venticinquennale del progetto Disconovità, che si affiancherà con entusiasmo agli altri momenti significativi della manifestazione, contribuendo a renderla ancora più ricca e coinvolgente.
Qui il nostro servizio realizzato dall'ing. Mario Di Gregorio:
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha rivoluzionato il mondo della musica in modi che avremmo ritenuto impensabili solo un decennio fa. Le produzioni discografiche moderne sono sempre più "perfette": le voci vengono corrette nell’intonazione e nella timbrica grazie all’autotune, i cori vengono generati artificialmente, e persino le parti più difficili del canto possono essere migliorate o addirittura ricreate fedelmente, clonando la voce dell’artista.
Non siamo più di fronte a una registrazione che cattura la vera performance di un cantante o di una band, ma a un prodotto raffinato e ottimizzato, modellato per suonare impeccabile. Se da un lato questo permette di eliminare errori e limiti vocali, dall’altro si perde quell’imperfezione che spesso rendeva unica e autentica una voce.
🎶 Dove sta andando la musica leggera?
Molti sostengono che la musica pop sia ormai in un vicolo cieco. Continuano a essere apprezzati i brani degli anni ‘80, ‘90 e 2000, mentre le nuove produzioni sembrano spesso ripetersi in strutture standardizzate, con sonorità che appaiono troppo levigate e prive di anima. Nel frattempo, cresce l’interesse per la musica suonata dal vivo: generi come il soul, il jazz e il blues, che conservano una forte componente umana e improvvisativa, stanno vivendo un nuovo apprezzamento.
👥 Esperti a confronto
Secondo Rick Beato, produttore e critico musicale, “la musica moderna è diventata troppo perfetta. Le imperfezioni erano parte della magia. Ascoltate i grandi album del passato: c'erano sbavature, respiri, suoni umani. Oggi, tutto è quantizzato e corretto fino a perdere emozione”.
Anche Brian Eno, pioniere della musica elettronica, ha espresso preoccupazione per l’eccessiva dipendenza dalla tecnologia: “L’AI può creare musica, ma può provare emozioni? Noi non ci innamoriamo della perfezione, ci innamoriamo dell’imperfezione”.
🤖 L’intelligenza artificiale è il problema o la soluzione?
Da un lato, l’AI permette di esplorare nuove frontiere: può generare arrangiamenti complessi, creare melodie che umani non avrebbero mai pensato e persino completare idee musicali lasciate incompiute. Dall’altro, il rischio è che si perda l’identità artistica, sostituita da un suono standardizzato e privo di emozione.
🎤 E il futuro?
La musica si trova a un bivio: da una parte il perfezionismo digitale, dall’altra il ritorno all’autenticità. Il pubblico sembra premiare chi suona dal vivo, chi sperimenta senza dipendere eccessivamente dalle macchine. Forse il futuro della musica non sarà solo nelle mani dell’intelligenza artificiale, ma nell’equilibrio tra tecnologia e umanità.
🔹 Cosa ne pensate? La musica sta evolvendo o sta perdendo la sua anima? Scrivete nei commenti la vostra opinione?