giovedì 16 ottobre 2025

Inaugurato a San Vito dei Normanni e a Ostuni la IX edizione del Festival della Cooperazione Internazionale: riflettori sul futuro delle istituzioni globali e la cooperazione tra citt


A Ostuni e San Vito dei Normanni prende il via la nona edizione del Festival della Cooperazione Internazionale, promosso da AIFO e RIDS. Un’edizione dedicata al ruolo delle istituzioni globali e alla costruzione di nuovi ponti di solidarietà, con un focus sull’Ucraina e sulle relazioni tra città europee.


Dal 11 al 19 ottobre 2025, le città di Ostuni e San Vito dei Normanni ospitano la nona edizione del Festival della Cooperazione Internazionale, promosso da AIFO e dalla RIDS – Rete Italiana Disabilità e Sviluppo, con il patrocinio di enti locali e partner internazionali.


L’edizione di quest’anno, inserita nella Campagna AIFO per l’Inclusione 2025, affronta un tema di forte attualità: “La cooperazione internazionale e il futuro delle istituzioni globali”.


In un contesto segnato da conflitti armatidisastri ambientali e crescenti disuguaglianze, il Festival si propone come luogo di riflessione e di azione concreta, con l’obiettivo di rilanciare il ruolo delle istituzioni internazionali e promuovere una cooperazione fondata su pace, giustizia e inclusione.


Il Festival si è aperto sabato 11 ottobre a San Vito dei Normanni, presso Casa Carbotti (Corso Leonardo Leo) e lunedì 13 ottobre, alle ore 17:30, presso la Sala Mostre della Biblioteca Comunale di Ostuni, con l’inaugurazione della mostra fotografica “Migranti nel Mediterraneo”.



L’incontro di Ostuni è stato introdotto dal giornalista Tiziano Mele e ha visto gli interventi di Valerio Carrozzo, figlio del fotoreporter Marcello Carrozzo, e di Franco Colizzicoordinatore del Festival.

 

La mostra – dedicata al lavoro di documentazione di Carrozzo – racconta le rotte, le speranze e le tragedie di chi attraversa il mare in cerca di una vita migliore. Un percorso di immagini che, come ha ricordato Colizzi, «ridà voce e dignità a chi troppo spesso viene dimenticato».


Il senso del Festival: interrogarsi sul futuro delle istituzioni globali


Nel corso dell’inaugurazione, Franco Colizzi ha sottolineato la centralità di questa edizione: «Quest’anno – ha spiegato – vogliamo rispondere a una domanda fondamentale: cosa sta accadendo alle istituzioni globali nate dopo la Seconda guerra mondiale per garantire la pace e la convivenza tra i popoli?»


Colizzi ha ricordato come, nel corso dei decenni, il sistema internazionale abbia costruito una rete di organismi e convenzioni – dalle Nazioni Unite al Tribunale Penale Internazionale, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità alle agenzie umanitarie – nate per promuovere la giustizia e prevenire i conflitti.


«Purtroppo – ha aggiunto – negli ultimi anni assistiamo a una crescente fragilità di queste istituzioni, spesso condizionate da interessi geopolitici, economici e militari. È una deriva che rischia di riportarci indietro nel tempo, quando la forza prevaleva sul diritto».


Il presidente ha poi citato il caso dell’OMS, ricordando come la pandemia abbia mostrato la necessità di un maggiore coordinamento globale: «Immaginare un mondo in cui ogni Paese deve salvarsi da solo sarebbe un fallimento dell’idea stessa di cooperazione internazionale».


Un focus sull’Ucraina e la cooperazione tra città


Tra i momenti centrali del Festival, il focus sull’Ucraina, che verrà presentato venerdì 17 ottobre alle ore 17:00 presso la Sala Convegni della Banca di Credito Cooperativo di Ostuni, in Largo Mons. Italo Pignatelli 2.


In tale occasione sarà illustrato il Patto di Collaborazione tra il Comune di Kobleve (Ucraina) e i Comuni di Ostuni e San Vito dei Normanni, sottoscritto il 24 aprile 2025.


«Kobleve – ha ricordato Colizzi – è una città che, per dimensioni e struttura, somiglia a Ostuni. Il gemellaggio nasce dal desiderio di costruire legami tra comunità che condividono la volontà di affrontare insieme le difficoltà del presente e di aprirsi a un futuro di pace».


Un Festival come spazio civico e di partecipazione


Il Festival della Cooperazione Internazionale si conferma un laboratorio di confronto e consapevolezza collettiva, dove la cultura, la partecipazione e la solidarietà diventano strumenti di costruzione della pace.


Attraverso esperienze concrete, testimonianze internazionali, mostre e dibattiti, il Festival intende rafforzare il dialogo tra cittadini, istituzioni e organizzazioni, contribuendo alla costruzione di un mondo più equo e inclusivo.


Ha concluso Colizzi: «Le istituzioni globali hanno senso solo se tornano a servire le persone e non il potere. La cooperazione deve restare il linguaggio universale della pace».

 

lunedì 13 ottobre 2025

“Quando il cielo è rotto” di Marcello Pradhan Setzu: la ricerca dell’infinito tra mente e universo

Pace, mente e relazioni: a Molfetta, un pomeriggio per rinascere insieme.


Ascolta il nostro servizio:

Sabato 18 ottobre, a Molfetta (Ba), Palazzo Turtur aprirà le sue porte per un incontro davvero speciale dal titolo “L’urgente necessità di una pace mentale, fisica e sociale”.

Un pomeriggio per fermarsi, respirare e ritrovare se stessi in un momento collettivo di ascolto e consapevolezza. 

Sarebbe riduttivo definirlo un semplice convegno, perché ciò che vivremo sarà qualcosa di molto più profondo e accessibile a tutti: un’esperienza che apre la mente su aspetti fondamentali dell’esistenza e ci fa capire quanto sia urgente ristabilire un equilibrio tra ciò che è essenziale e ciò che è solo apparenza. 

Precisiamo che l’incontro non ha finalità commerciali o promozionali di alcun genere, né è legato alla presentazione di pubblicazioni o vendite librarie, ma è concepito come un momento autentico di condivisione, consapevolezza e confronto umano.

In un mondo dove il futile è diventato indispensabile e il necessario un optional, questa occasione invita a mettere in pausa il rumore e a ricominciare da noi stessi.

L’incontro inizierà con una visita immersiva ai Musei degli Eredi della Storia e della Radio e Televisione, per riscoprire come comunicavamo e come vivevamo: un percorso che ci aiuterà a capire da dove veniamo per orientare meglio il nostro futuro. 

A seguire, la conferenza vera e propria, con due protagonisti d’eccezione. Il dottor Domenico Scoglietti, direttore scientifico e culturale di I.S.S.U.P. – la Scuola Internazionale di Studi per la Pace Universale – guiderà il pubblico in un viaggio tra mente, cuore e coscienza, mostrando come la pace non sia un concetto astratto, ma un percorso reale che parte da dentro di noi e si riflette nella società. 

Come afferma lo stesso Scoglietti, «al di là di quello che possiamo pensare, non ci sono solo i grandi gesti a livello internazionale o i grandi uomini di Stato: anche loro fanno parte dell’umanità. Se si riesce a diffondere uno stato di coscienza positivo, orientato alla pace, alla cooperazione e alla non violenza, ognuno di noi ha una parte importantissima da svolgere». 

Scoglietti sa come rendere semplici anche i pensieri più complessi: parla al cuore delle persone e riesce a far riflettere senza mai annoiare. 

Insieme a lui, la professoressa Antonella Nardelli, vicepresidente nazionale di I.S.S.U.P e responsabile della sezione Pedagogia di Pace. Con il suo linguaggio diretto e autentico, offrirà spunti di riflessione sull’educazione alla pace e sull’importanza di ricostruire relazioni umane vere, in un tempo dove troppo spesso ci si parla solo attraverso uno schermo.

Come sottolinea la Nardelli, «il benessere parte prima da noi stessi e poi dagli altri; speriamo che questo equilibrio e questa armonia possano in qualche modo essere raggiunti sia dagli educatori che da coloro che verranno educati». 

L’evento, organizzato dalle associazioni Eredi della Storia e Radio Idea, con il patrocinio del Comune di Molfetta, sta già suscitando grande interesse tra scuole, associazioni e cittadini. È un appuntamento che promette di lasciare il segno, perché invita a condividere pensieri, emozioni e consapevolezza, insieme, dal vivo, fuori dai social. 

L’appuntamento è per sabato 18 ottobre alle ore 18:00, a Palazzo Turtur, in via Preti 28, nel cuore del centro storico di Molfetta. 

L’ingresso è libero, ma è consigliata la prenotazione. Per informazioni, potete contattare i numeri 

WhatsApp 3392028772 (Eredi della Storia) e 3491821300 (Radio Idea)

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sabato 11 ottobre 2025

Ad Ostuni e a San Vito dei Normanni la nona edizione del Festival della Cooperazione Internazionale 2025, tra diritti, inclusione e futuro delle istituzioni globali


Un viaggio tra cooperazione, diritti e inclusione: otto giornate di incontri, mostre e dibattiti per ripensare il futuro delle istituzioni globali e del Mediterraneo come spazio di pace, giustizia e solidarietà condivisa. 

Dal 11 al 19 ottobre 2025, Ostuni e San Vito dei Normanni ospitano la nona edizione del Festival della Cooperazione Internazionale, promosso da AIFO e dalla RIDS – Rete Italiana Disabilità e Sviluppo, con il patrocinio di enti locali e partner internazionali.

Questa edizione, parte della Campagna AIFO per l’Inclusione 2025, affronta un tema di grande urgenza: “La cooperazione internazionale e il futuro delle istituzioni globali”. In un mondo attraversato da conflitti armati, disastri ambientali e crescenti diseguaglianze, il Festival si propone come luogo di riflessione e di azione concreta per rilanciare il ruolo delle istituzioni globali e per promuovere una cooperazione fondata su pace, giustizia e inclusione.

Un contesto internazionale complesso

Negli ultimi anni, le tensioni geopolitiche e i conflitti in corso – dall’Ucraina al Medio Oriente, fino alle crisi migratorie nel Mediterraneo – hanno evidenziato la fragilità del sistema multilaterale. La perdita di autorevolezza delle Nazioni Unite, il mancato rispetto del diritto internazionale e la riduzione dei finanziamenti alle agenzie umanitarie rischiano di compromettere la convivenza pacifica tra i popoli.

Come sottolinea Franco Colizzi, coordinatore del Festival, «in un contesto mondiale attraversato da conflitti e crisi umanitarie, è urgente domandarsi quale sia oggi il ruolo delle istituzioni globali nate per garantire la pace e la convivenza tra i popoli. Non possiamo rinunciare all’idea di un mondo che si governa attraverso il dialogo e la cooperazione».

Il razionale del Festival si ispira all’Obiettivo 16 dell’Agenda ONU 2030, dedicato alla promozione di società pacifiche, inclusive e giuste, e alla costruzione di istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti. Questo obiettivo viene declinato nel programma attraverso otto giornate di incontri, mostre, dibattiti e iniziative artistiche, pensate per generare un dialogo tra cittadini, associazioni e istituzioni.

Il Festival nasce così come uno spazio civico aperto, in cui la cultura e la partecipazione diventano strumenti di pace e cooperazione. Attraverso esperienze concrete, testimonianze internazionali e riflessioni teoriche, il Festival vuole contribuire a una nuova consapevolezza collettiva sul ruolo delle istituzioni globali nel garantire la giustizia e i diritti fondamentali di ogni persona.

Le sezioni del Festival

Il Festival si articola in quattro blocchi tematici che rappresentano le colonne portanti della cooperazione contemporanea:

1.    Memoria e testimonianza – Con la mostra fotografica “Migranti nel Mediterraneo” del fotoreporter Marcello Carrozzo, e le esposizioni “Escaping People” e “Itaca sempre”, dedicate al dramma e al coraggio dei migranti che attraversano il mare in cerca di vita e dignità.

2.    Diritti e disabilità – Presentazione della “Dichiarazione di Amman – Berlino 2025 sulla Inclusione Globale della Disabilità”, documento finale del Global Disability Summit, con la partecipazione dei Garanti territoriali dei diritti delle persone con disabilità.

3.    Convivialismo per cooperare – Un approfondimento sul Manifesto del Convivialismo, filosofia della cooperazione non violenta che unisce intellettuali e attivisti di tutto il mondo.

4.    Ricostruire la pace – Incontri e testimonianze sulla ricostruzione postbellica, con la presentazione del Patto di collaborazione tra i Comuni di Ostuni, San Vito dei Normanni e Kobleve (Ucraina), e dibattiti sul futuro dell’ONU e sui corpi civili europei di pace.

Programma dettagliato degli eventi

-      Sabato 11 ottobre – San Vito dei Normanni, ore 17:30 – Casa Carbotti (Corso Leonardo Leo) - Presentazione del programma del Festival e vernissage della mostra fotografica “Migranti nel Mediterraneo” del fotoreporter Marcello Carrozzo.

Introduce Franco Colizzi (Coordinatore del Festival). Interviene Silvana Errico (Sindaco di San Vito dei Normanni). Partecipa Alessandro Nardelli (Giornalista). Testimonianze Peppino Apruzzi (Presidente Associazione Migrantes), Antonietta Masella (Coordinatrice Associazione Migrantes di Ostuni) e un ospite del SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione di San Vito dei Normanni.


-      Lunedì 13 ottobre – Ostuni, ore 17:30 – Sala Mostre Biblioteca Comunale - Inaugurazione della mostra “Migranti nel Mediterraneo”.

Introduce Tiziano Mele (Giornalista). Intervengono Angelo Pomes (Sindaco di Ostuni), Valerio Carrozzo (figlio di Marcello Carrozzo) e Franco Colizzi (Coordinatore del Festival).


-       Martedì 14 ottobre – Ostuni, ore 17:30 – Auditorium Biblioteca Comunale - Presentazione della “Dichiarazione di Amman–Berlino 2025 sulla Inclusione Globale della Disabilità”.

Introduce Luciano Ardesi (Caporedattore “Amici di Follereau” – AIFO). Relaziona Giampiero Griffo (DPI Italia Onlus, sezione Disabled Peoples). Partecipano Bernadette Giovene (Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Ostuni) e Silvana Errico (Sindaco di San Vito dei Normanni).

Ore 20:00 – Esibizione del gruppo “Sbandieratori-Battitori ‘Nzegna di Carovigno” in Piazza della Libertà, Ostuni.

-       Mercoledì 15 ottobre – Ostuni, ore 17:30 – Auditorium Biblioteca Comunale (Via F. Rodio) - Convegno “I diritti delle persone con disabilità sul territorio”

Modera Dario Siciliano (Garante di San Vito dei Normanni).
Interventi di Giampiero Griffo (DPI Italia Onlus, sezione Disabled Peoples)Antonio Giampietro (Garante Regione Puglia persone con Disabilità)Giovanna Nacci (Garante Persone con Disabilità Comune di Ostuni), Bernadette Giovene (Assessora Politiche Sociali Comune di Ostuni), Silvana Errico (Sindaco di San Vito dei Normanni – Vicepresidente ANCI Puglia), Giovanni Quartulli (Dirigente Politiche Sociali Comune di Ostuni), Franco Cavallo (Componente C.d.A. AIFO – Medico fisiatra) e Nicola Moro (Vice Direttore mensile “Lo Scudo”). In collegamento Zoom Vincenzo Falabella (Presidente nazionale FISH).

Intermezzi musicali a cura del gruppo “I Portatori di Gioia” di Ceglie Messapica (coordinati da Mafalda Pistilli).


Intermezzi musicali a cura del gruppo “I Portatori di Gioia” di Ceglie Messapica.

-       Giovedì 16 ottobre – Ostuni, ore 17:00 – Auditorium Liceo Scientifico “L. Pepe” - Incontro “Convivialismo per cooperare” in collaborazione con il MEIC.

Introduce Franco Colizzi (Coordinatore del Festival), dialogano Francesco Fistetti (Docente di Storia della Filosofia Università degli Studi“ di Bari) e Nello Ciraci. Partecipano Salvatore Madaghiele (Dirigente Scolastico Liceo “Pepe-Calamo”) e Salvatore De Stradis (Assessore del comune di Ostuni).

-       Venerdì 17 ottobre – Ostuni, ore 17:00 – Sala Multimediale Banca di Credito Cooperativo di Ostuni - Patto di collaborazione tra i Comuni di Ostuni, San Vito dei Normanni e Kobleve (Ucraina).

Saluto introduttivo - Dott. Francesco Mario Zaccaria (Presidente Banca di Credito Cooperativo di Ostuni). Introduce Franco Colizzi (Coordinatore del Festival), modera Nicola Moro (Vice Direttore mensile “Lo Scudo”). Collegamento Zoom con il Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale di Kobleve. Traduzione a cura di Maryna Baranovska – Mediatrice culturale Interventi di Angelo Pomes (Sindaco di Ostuni), Silvana Errico (Sindaco di San Vito dei Normanni), Laura Greco (Assessore Attività Produttive comune di Ostuni), Teresa Lococciolo (Presidente Forum Società Civile Ostuni).Angelo Moretti (Rappresentante M.E.A.N.) e Domenico De Candia (Console Onorario della Moldova per Puglia, Basilicata e Molise). Licio Tamborrino, titolare Scaff Sistem illustrerà il progetto Peace Village realizzato in Ucraina. Partecipano Imprese locali e Soci BCC

Ore 20:00 – Cena Mediterranea per l’Inclusione presso l’Istituto Alberghiero di Carovigno, con la Masterclass del prof. Francesco Calamo.

-       Sabato 18 ottobre – San Vito dei Normanni, ore 10:30 – Casa Carbotti (Corso Leonardo Leo) - Incontro “L’ONU quale futuro”.

Introduce Luciano Ardesi (Caporedattore “Amici di Follereau” – AIFO).

Interventi di Gianfranco Ferrante (Consigliere Regionale della Croce Rossa Internazionale ed esperto di diritto internazionale comunitario), Raffaele Romano (Presidente Provinciale UNICEF), Angelo Moretti (Rappresentante MEAN), Silvana Errico (Sindaco di San Vito dei Normanni), Riccardo Di Matteo (Console Onorario della Repubblica Ceca per la Puglia) e Mohamed El Khatab (Imam Comunità Islamica di Ostuni). Conclusioni Franco Colizzi (Coordinatore del Festival).

-      Sabato 18 e Domenica 19 ottobre – Brindisi, Piazza Duomo - Partecipazione all’Alzheimer Fest, con laboratori, performance e testimonianze dedicate alla dignità e ai diritti delle persone con demenza.

Un invito alla cittadinanza

Il Festival della Cooperazione Internazionale 2025 si propone non solo come un calendario di eventi, ma come un vero e proprio spazio di partecipazione collettiva. Tutte le iniziative sono aperte al pubblico, gratuite e accessibili, pensate per coinvolgere cittadini, scuole, associazioni, operatori sociali e istituzioni. È un invito a riflettere insieme su come costruire istituzioni giuste, inclusive e trasparenti, capaci di promuovere pace, cooperazione e dignità umana.

La dimensione partecipativa del Festival non si limita all’ascolto: durante le giornate sarà possibile contribuire con idee, esperienze e proposte sui temi della cooperazione, dell’inclusione e dei diritti globali. Laboratori, mostre e incontri offriranno occasioni di confronto intergenerazionale, con momenti di musica, teatro e convivialità aperti alla cittadinanza.

Come ricorda Franco Colizzi, «il Festival è un progetto di progetti, un incontro tra persone e culture diverse che vogliono condividere una visione comune: quella di un Mediterraneo, e di un mondo, davvero inclusivo».

Con questo spirito, la nona edizione del Festival della Cooperazione Internazionale vuole essere un appello concreto all’impegno civico e alla corresponsabilità: solo rafforzando il dialogo e la cooperazione tra comunità e istituzioni è possibile dare futuro alla pace e alla giustizia globale.


Per informazioni e aggiornamenti:
🌐 www.aifo.it/futuro-inclusivo-festival/
📧 comunicazione@aifo.it
📍 Ostuni – San Vito dei Normanni – Brindisi

mercoledì 8 ottobre 2025

“Una Valle di Libri” riparte con le attività autunnali: il 18 ottobre Luigi Del Vecchio presenta “Ostuni – Non mi cercare più”


L’associazione Una Valle di Libri inaugura la stagione autunnale con un incontro dedicato al nuovo romanzo di Luigi Del Vecchio, “Ostuni – Non mi cercare più”: sabato 18 ottobre alle 18.30, nel Salone dei Sindaci di Palazzo San Francesco, la Città Bianca torna protagonista di una saga noir tra misteri, segreti e ombre del passato.

L’associazione culturale Una Valle di Libri riparte con le attività autunnali e inaugura la nuova stagione con un appuntamento dedicato alla letteratura e alla narrativa contemporanea. Il primo evento è in programma sabato 18 ottobre 2025 alle ore 18.30, presso il Salone dei Sindaci di Palazzo San Francesco, in Piazza della Libertà a Ostuni.

Ospite del format “Una Valle di Libri” sarà Luigi Del Vecchio, che presenterà il suo nuovo romanzo “Ostuni – Non mi cercare più” (Viola Editrice), sequel del fortunato “Ostuni – Un’insospettabile presenza”, pubblicato nel 2021. A dialogare con l’autore sarà Maricetta Pomes. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Ostuni.

Dopo il successo del primo capitolo della saga, Del Vecchio torna in libreria con una nuova storia ambientata nella Città Bianca, luogo che ancora una volta diventa teatro di misteri e segreti nascosti dietro la quiete apparente della quotidianità.

Il libro


Ostuni, giugno 2019. L’estate è alle porte e la città si prepara a vivere giorni di sole e di mare. È trascorso un anno e mezzo da quel tragico Natale in cui un serial killer aveva macchiato di sangue il candore della Città Bianca. Le ferite sembrano ormai cicatrizzate, ma un nuovo evento scuote la ritrovata serenità: un plico di documenti misteriosi giunge sulla scrivania del Commissario Vito Berlingieri, riaprendo un caso che tutti credevano chiuso per sempre.
Nel frattempo, in contrada Pascarosa, un’ombra osserva ogni sera una villa rimasta abbandonata per anni. Dentro quelle mura silenziose si cela un segreto che presto travolgerà nuovamente Ostuni, risvegliando antiche paure e nuovi enigmi.

L’autore


Luigi Del Vecchio, nato a Napoli il 24 agosto 1962, è Generale di Brigata della Guardia di Finanza. Ha prestato servizio in Puglia, Calabria e Campania. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze della Sicurezza Economico-Finanziaria, è iscritto all’albo dei C.T.U. presso le Procure della Repubblica di Napoli e Torre Annunziata.
Consigliere provinciale dell’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo di Brindisi e Presidente della Commissione Rotary Foundation del Rotary Club di Ostuni, Del Vecchio è anche socio dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia di Salerno e dell’A.N.F.I. di Ostuni. È impegnato in numerose attività benefiche e di volontariato.
Vincitore del Premio Letterario Internazionale “Oscar Wilde” e della Menzione d’Eccellenza Accademica del Premio Letterario Internazionale G. Belli conferita dall’Accademia Tiberina di Roma, l’autore vive dal 2022 a Ostuni, città che rappresenta per lui una fonte di ispirazione costante e lo scenario perfetto per le sue opere.

Con “Ostuni – Non mi cercare più”, Del Vecchio regala al pubblico un nuovo capitolo della sua saga noir, ambientata tra le suggestioni e le ombre della città bianca, dove la bellezza e il mistero si intrecciano ancora una volta in una trama avvincente.

 

XXX Memorial "Beato Livatino-Saetta-Costa": Con Sinergitaly e APAMRI, San Severo ha celebrato l'impegno sociale e civile

Una due giorni di emozione e riflessione al Teatro Verdi, con la consegna dei riconoscimenti a personalità distintesi per coraggio, dedizione e testimonianza di legalità. Medaglia del Senato della Repubblica a Sinergitaly e APAMRI, cuore pulsante del comitato organizzatore e al Comitato Spontaneo Antimafia – Sede di Puglia

Si è svolta presso il Teatro Verdi di San Severo, la cerimonia di premiazione del XXX Memorial "Beato Rosario Livatino – Antonino Saetta – Gaetano Costa", un evento di grande rilievo internazionale promosso dal Comitato Spontaneo Antimafia – Sede di Puglia, con Cosimo Forina, presidente per la Puglia e il dott. Angelo Jannone, vicepresidente, e organizzata dal Cav. Uff. Riccardo Di Matteo, presidente di Sinergitaly e APAMRI (Associazione Parlamentare di Amicizia con gli Insigniti della Repubblica Italiana), con il patrocinio del Comune di San Severo, che ha ospitato l’evento.

La manifestazione ha rinnovato il suo messaggio di speranza e dedizione alla legalità, con la partecipazione di numerose autorità civili e militari.

Nel corso dell’evento sono intervenuti l’On. Mauro D’Attis, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafiail sindaco di San Severo Lydia Colangeloil prof. Cavallaro, presidente del Premio, il dott. Angelo Jannone e Cosimo Forina. Tutti hanno sottolineato l’importanza di un fronte comune contro ogni forma di illegalità e il valore educativo della memoria.

Bravissima nella conduzione la vicedirettrice del TG2 Maria Antonietta Spadorcia.
Numerose le autorità presenti, tra cui il Prefetto e il Questore di Foggiai comandanti provinciali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, insieme a parlamentari di entrambi gli schieramenti politici, tra cui l'onorevole Carla Giuliano e l'onorevole Giorgio Lovecchio.


«È stata una due giorni all’insegna delle emozioni, dell’etica e del dialogo, al di sopra delle parti e delle ideologie. Perché ci sono valori che devono unire tutti», ha dichiarato Angelo Jannone, vicepresidente del Comitato del Premio.

Ha proseguito Jannone «Per me è stato un vero onore proporre, come vicepresidente del Comitato, personalità di alto rilievo, dalla Prefetta di Trento Isabella Fusiello all’inviato del TG1 Leonardo Zellino, dal giornalista Giuseppe Pizzo ai poliziotti Ivan Lupoli e Giuseppe Cavallo, protagonisti di un atto di coraggio e oggi ingiustamente indagati. E ancora Don Antonio Coluccia, simbolo di lotta contro lo spaccio, l’avvocato dello Stato Gaetana Natale, la psicoterapeuta Antonella Cortese, i campioni paraolimpici colonnelli Giuseppe Campoccio e Carlo Calcagni, fino al coraggioso Simone Carabella. Sono esempi concreti di impegno, dedizione e amore per la giustizia».

«Questo è il messaggio che abbiamo voluto lasciare ai tanti giovani presenti qui a San Severo»Ha aggiunto Riccardo Di Matteo, che con Sinergitaly e APAMRI rappresenta il fulcro organizzativo del Memorial.

Nel suo intervento, Di Matteo ha voluto sottolineare anche l’importanza del lavoro di squadra e della continuità nel promuovere una cultura di responsabilità civica «Questo premio è il frutto di un impegno corale che unisce istituzioni, cittadini e associazioni. La memoria di Livatino, Saetta e Costa deve essere un esempio concreto per tutti coloro che ogni giorno scelgono la legalità come stile di vita».


Tra i premiati di questa XXX edizione figurano personalità che si sono distinte per impegno civile e umano, tra cui

·      Dott. Angelo Guarriello, presidente di Orizzonti, associazione del terzo settore impegnata nell’assistenza agli indigenti e nella lotta alle nuove povertà;

·      Avvocato Angelo Masucci;

·      Procuratore generale Dott. Armando D’Alterio;

·      Vice Commissario Dott. Giuseppe Giuliano, premio ritirato dalla figlia, l'On. Carla Giuliano;

·      Procuratore aggiunto Dott. Antonio Laronga;

·      Dr.ssa Gaetana Natale, Avvocato dello Stato;

·      Dr.ssa Alessandra D’Alessio;

·      Dr.ssa Giuseppina Anna Rosaria Pacilli, consigliera della Corte di Cassazione;

·      Prof. Gianpaolo Brescia;

·      Titty Ieva;

·      Prof. Nicola Morra.

·      Dott. Beniamino Pascale, giornalista;

·      Dott. Giuseppe Pizzo;

·      Generale Saverio Pirro;

·      Dr.ssa Antonella Cortese.

Sono stati consegnati alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica i premi a:

·      Claudia Eccher, membro CSM;

·      Dott. Fulvio Baldi, sostituto procuratore generale della cassazione;

·      Dott. Nicola Lettieri, Sostituto Procuratore generale della cassazione;

·      Cavalier di Gran Croce Giuseppe Trieste, presidente di Anthai


Momenti di grande commozione hanno accompagnato la premiazione della vedova del brigadiere Carlo Legrottaglie, Eugenia Pastore, con le figlie Carla e Paola, e l’esibizione della giovane ballerina in sedia a rotelle Titty Ieva, insieme al maestro prof. Giampaolo Brescia.

Durante la cerimonia, è stata conferita la Medaglia di Bronzo del Senato della Repubblica, a Sinergitaly e APAMRI, presieduta dal Cav. Uff. Riccardo Di Matteo e al Comitato Spontaneo Antimafia – Sede di Puglia, rappresentato da Cosimo Forina, presidente per la Puglia e il dott. Angelo Jannone, vicepresidente.

Una medaglia, che Riccardo Di Matteo ha ricevuto dalle mani del Senatore Manfredi Potenti che riconosce il suo instancabile impegno nella diffusione dei valori di solidarietà, etica e cittadinanza attiva attraverso Sinergitaly e APAMRI, punti di riferimento nazionale nella promozione di progetti culturali e sociali.

Di Matteo ha sottolineato che «Ricevere la Medaglia di Bronzo del Senato della Repubblica è un onore che condivido con tutte le persone che da anni collaborano con me, credendo nella forza del dialogo, della solidarietà e della cultura come strumenti per sconfiggere la criminalità e costruire una società più giusta».

Il Memorial, dedicato alla memoria dei giudici Rosario Livatino, Antonino Saetta e Gaetano Costa, vittime della mafia, continua a rappresentare un faro nella diffusione della cultura della legalità e dell’impegno civile.

La varietà dei premiati – figure di spicco e cittadini comuni – testimonia come il coraggio e la dedizione non conoscano confini di ruolo o professione.

In un momento storico complesso, il Memorial di San Severo rinnova il messaggio che la lotta per la giustizia è, prima di tutto, una responsabilità collettiva.

La cerimonia del Premio è stata preceduta, nel pomeriggio del 2 ottobre, da un interessante convegno sulle cosiddette “Ecomafie”, che ha visto gli interventi di Roberto Rossi, Procuratore della Repubblica del Tribunale di Bari, Direzione Distrettuale Antimafia (DDA); Antonio Montanaro, Generale di Brigata Comandante del Comando Tutela Ambientale e Sicurezza Energetica; Carla Giuliano, Commissione Parlamentare di inchiesta Antimafia sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti; Giuseppina Anna Rosaria Pacilli, Consigliere della Suprema Corte di Cassazione. Membro del Consiglio Direttivo; Antonio Marfella, Oncologo, Epidemiologo, Presidente Medici per l'Ambiente Napoli (ISDE); Gianluigi De Gennaro, Università degli Studi di Bari, Coordinatore del BALAB Contamination Lab, Angelo Jannone, Presidente Intelligence Inside, Vicepresidente Memorial "Beato Livatino-Saetta-Costa".

Il Comitato organizzatore e il Comune di San Severo hanno ringraziato Tailorsan S.p.A. e Intelligence Inside Srl per aver supportato l’iniziativa.

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