mercoledì 26 febbraio 2025

MolFEST 2025: la seconda edizione prende forma

Dopo il grande successo della prima edizione, con oltre 70.000 presenze certificate, il MolFEST - Festival popolare per una Cultura sociale, intergenerazionale e delle differenze
torna a Molfetta dal 27 al 29 giugno 2025.

Promosso dal Comune di Molfetta con il contributo della Regione Puglia e organizzato da LEG Live Emotion Group, il festival animerà il tratto tra la Chiesa del Purgatorio in via Dante e la Basilica della Madonna dei Martiri, trasformando ancora una volta la città in un grande palcoscenico a cielo aperto.

Il tema scelto per questa nuova edizione è "FREEDOM – LIBERTÀ", un concetto che abbraccia la cultura, l’arte e la condivisione come strumenti di espressione e crescita collettiva.

Un festival che unisce cultura e comunità

MolFEST si è affermato come un evento unico nel suo genere, capace di coinvolgere associazioni, scuole e istituzioni in un grande progetto collettivo. L’obiettivo è chiaro: creare un’esperienza artistica e culturale che metta al centro il valore della partecipazione e dell’inclusione.

Già nella prima edizione, il festival ha offerto un ricco programma con spettacoli, laboratori, incontri e attività intergenerazionali, trasformando Molfetta in un punto di riferimento per gli appassionati di cultura pop. Il successo dello scorso anno è stato raccontato nel dettaglio nel reportage realizzato da Mario Di Gregorio di Radio Idea. Un’analisi approfondita dell’edizione 2024 è disponibile qui:
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L’incontro pubblico del 25 febbraio: un passo verso MolFEST 2025

Martedì 25 febbraio, presso la Sala conferenze della sede comunale di Via Martiri di Via Fani, si è tenuto un incontro fondamentale per la progettazione della seconda edizione. L’evento ha visto la partecipazione del Sindaco Tommaso Minervini, dell’Assessore alla Socialità Anna Capurso e dell’Assessore alla Cultura Giacomo Rossiello, oltre a numerosi rappresentanti di Enti del Terzo Settore, parrocchie, oratori, istituti scolastici e associazioni.

L’incontro è stato un momento di confronto e programmazione, finalizzato a definire nel dettaglio il programma artistico e le attività che animeranno l’edizione 2025.

Il valore del MolFEST nelle parole degli organizzatori

Alla conferenza erano presenti anche Paolo Gualdi, organizzatore del MolFEST, Gianluca Del Carlo, ideatore del festival, e Vito Ballarino, Head of Marketing e Direttore di Holly Agency. I loro interventi hanno evidenziato l'importanza di questo evento per la città e il ruolo centrale della comunità nel renderlo un'esperienza unica e coinvolgente.

MolFEST 2025 sarà ancora una volta un’occasione di condivisione, inclusione e crescita sociale.

 In un nostro servizio, le loro impressioni a caldo:


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sabato 22 febbraio 2025

"Mobilitiamoci": Oltre La Paura contro Il Sistema - Marco Guzzi al Politeama Italia invita al risveglio e all'azione


Sabato 22 febbraio, il Politeama Italia di Bisceglie ha ospitato un evento denso di significato e stimoli: la conferenza-spettacolo "Mobilitiamoci", guidata dal filosofo e poeta Marco Guzzi. Un incontro che si è rivelato un vero e proprio invito all'azione interiore e collettiva, un'esortazione a superare le paure e a riscoprire la forza trasformativa del cuore.

Guzzi, noto per il suo approccio profondo e al contempo accessibile, ha condotto il pubblico in un viaggio attraverso le radici del malessere contemporaneo, individuandone le cause in un sistema "malato, malsano, maledetto, menzognero, suicidario e cannibalico", come lo ha definito senza mezzi termini. Un sistema che, a suo dire, si nutre della paura e dell'immobilismo delle coscienze.

Ma "Mobilitiamoci" non è solo una denuncia: è soprattutto una proposta di risveglio, un invito a riappropriarsi della propria capacità di scelta e a mettere in discussione le narrazioni dominanti. "Che cosa vuol dire convocarci in assemblee terapeutiche rivoluzionarie?" si è chiesto Guzzi, sottolineando la difficoltà, ma anche l'urgenza, di "vivere delle assemblee che abbiano un senso vitale e ci facciano sentire il senso vitale dello stare insieme."

La conferenza è stata arricchita da intermezzi musicali e poetici, interpretati con sensibilità dagli artisti di Darsi Voce, un coro che ha contribuito a creare un'atmosfera intensa e partecipativa. I brani musicali, uniti alle liriche evocative di Guzzi, hanno elevato la riflessione a un livello emotivo profondo, rendendo ancora più incisivo il messaggio. In particolare, il brano di De André ha sottolineato il contrasto tra l'apparente oscurità del presente e la scintilla di speranza che può nascere proprio da questa consapevolezza: "Questa notte non è più notte davanti a te, il buio come luce risplende."

Uno dei punti centrali dell'intervento di Guzzi è stato il concetto di "mobilitazione": un movimento interiore che parte dalla consapevolezza del "blocco del cuore", dalla paura che ci paralizza e ci impedisce di agire. "Dobbiamo sincronizzare il blocco e il movimento" ha affermato il filosofo, "dobbiamo mettere in movimento anche quel blocco. Se non mettiamo in movimento quel blocco, se non dinamizziamo quel blocco, il movimento sarà schizoide, cioè ci sarà un movimento isterico in superficie e una disperazione profonda nel cuore."

Guzzi ha poi affrontato il tema della "paura della morte", individuandola come una delle principali fonti di immobilismo e chiusura. "Il nostro piccolo ego è totalmente fondato, radicato e alimentato di continuo dalla paura della morte" ha spiegato, esortando il pubblico ad "imparare a morire", ad abbandonare le false sicurezze e ad abbracciare la precarietà dell'esistenza. "Se è vero che noi ci rattrappiamo, ci chiudiamo e quindi ci blocchiamo perché abbiamo paura" ha detto, "vuol dire che imparare a morire è imparare ad amare, vuol dire imparare a uscire dalla trappola della paura."

La parte finale della conferenza è stata dedicata ad una breve pratica meditativa, guidata da Guzzi, per aiutare il pubblico a sperimentare concretamente le dinamiche interiori di cui aveva parlato. Un momento di silenzio e introspezione che ha permesso ai presenti di interiorizzare il messaggio e di iniziare un percorso di trasformazione personale.

Citando Platone, Guzzi ha concluso il suo intervento con un appello al coraggio e alla responsabilità: "Il pensare è rischioso! Bisogna che con queste credenze noi facciamo l'incantesimo a noi medesimi. Dobbiamo entrare dentro questa cosa." Un invito a non accontentarsi della "ordinarietà ordinaria", ma a osare "splendere come astri", a vivere una vita autentica e significativa, in grado di illuminare il mondo con la propria luce interiore.

Alla conferenza ha partecipato il nostro corrispondente ing. Mario Di Gregorio che ringraziamo, ed ha realizzato per i nostro lettori, una diretta FaceBook:
La conferenza-spettacolo di Marco Guzzi al Politeama Italia è stata più di un semplice evento culturale: un vero e proprio appello a "Mobilitiamoci", a superare la paura per contrastare un sistema che ci imprigiona. Un invito a riscoprire la nostra capacità di incidere sulla realtà, partendo dal profondo del nostro essere.

Le parole di Guzzi, unite alla potenza evocativa della musica e della poesia, ci spingono ad interrogarci sul nostro ruolo nel mondo e a cercare nuove vie per un futuro più autentico e umano. Un percorso impegnativo, ma necessario, che richiede coraggio, consapevolezza e la volontà di mettere in discussione le nostre certezze.

Vi invitiamo a riflettere su queste suggestioni e a condividere nei commenti le vostre esperienze, le vostre paure e le vostre proposte per "mobilitarci" insieme. Quali sono i blocchi che sentite dentro di voi? Come possiamo trasformare la paura in energia creativa e trasformativa? Quali azioni concrete possiamo intraprendere per contrastare un sistema che ci opprime e costruire un mondo più giusto e sostenibile?

Il futuro è nelle nostre mani. "Mobilitiamoci"!

venerdì 21 febbraio 2025

La Salute come Diritto: Dialogo con il Dott. Antonio Battista e la Dott.ssa Sabrina Petrella


In un periodo storico in cui l’accesso alle cure sanitarie e la giustizia sociale rappresentano questioni sempre più delicate, il confronto con esperti del settore diventa fondamentale per comprendere le sfide e le possibili soluzioni. Abbiamo avuto l’opportunità di dialogare con il Dott. Antonio Battista, dirigente sanitario, e la Dott.ssa Sabrina Petrella, referente regionale dell’associazione Contiamoci, per approfondire il tema della tutela della salute pubblica e del diritto alle cure.  

Le criticità del sistema sanitario e le soluzioni possibili  


Durante l’intervista, il Dott. Battista ha evidenziato come la sanità italiana stia attraversando un periodo complesso, caratterizzato da carenze strutturali, mancanza di personale e difficoltà nell’accesso alle cure per le fasce più deboli della popolazione. Secondo lui, è necessario un maggiore impegno istituzionale per garantire un sistema sanitario più equo ed efficiente, dove ogni cittadino possa ricevere assistenza tempestiva e di qualità.  

Il ruolo di “Contiamoci” nella tutela della salute pubblica 

La Dott.ssa Sabrina Petrella ha invece raccontato il lavoro svolto dall’associazione Contiamoci, impegnata nella difesa dei diritti dei cittadini in ambito sanitario e sociale. L’associazione si occupa di offrire supporto alle persone più fragili, promuovendo iniziative di sensibilizzazione e interventi concreti per ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure.  

Giustizia sociale e diritto alla cura: una sfida collettiva  

Entrambi gli esperti hanno sottolineato l’importanza della partecipazione attiva della società civile nel difendere il diritto alla salute, affinché nessuno venga lasciato indietro. La consapevolezza e l’informazione sono strumenti fondamentali per garantire che la sanità rimanga un servizio accessibile a tutti, indipendentemente dalle condizioni economiche e sociali.  

Conclusione 

Ringraziamo il Dott. Antonio Battista e la Dott.ssa Sabrina Petrella per aver condiviso con noi la loro esperienza e le loro riflessioni su un tema di così grande impatto sociale. Il loro impegno nella promozione di un sistema sanitario più giusto ed equo rappresenta una risorsa preziosa per le comunità più fragili. Ci auguriamo che il loro lavoro continui a sensibilizzare e a ispirare azioni concrete per una sanità davvero accessibile a tutti. 

Intervista realizzata dall'ing. Mario Di Gregorio

mercoledì 19 febbraio 2025

LEVANTE PROF, LA NONA EDIZIONE È GIÀ UN SUCCESSO

Con più di 250 stand distribuiti su oltre 10 mila metri quadrati di spazio espositivo nel nuovo padiglione della Fiera del Levante di Bari, la nona edizione di Levante PROF si conferma anche quest’anno come una vetrina internazionale di riferimento. La fiera sarà inaugurata domenica 9 marzo alle 11,00 e rimarrà aperta sino a mercoledì 12 marzo dalle ore 10 alle ore 19. L’ingresso è riservato agli operatori del settore.
La manifestazione sarà dedicata ai comparti di alimentazione, panificazione, pasticceria, pizzeria e pasta fresca, gelateria, birra, vino, bar, ristorazione, confezionamento, pubblici esercizi e hotellerie, offrendo una panoramica completa sulle ultime tendenze e innovazioni.

«Siamo entusiasti - dichiara Ezio Amendola, organizzatore della manifestazione - di questa nona edizione di Levante PROF, che sta già riscuotendo un enorme successo. Con oltre 250 stand e 500 aziende tra dirette e rappresentate questa edizione non solo supera le aspettative, ma si consolida come il principale punto di incontro per i professionisti dell’eno-agroalimentare italiano.»

Un risultato che conferma la rilevanza dell’esposizione internazionale, come sottolinea Gaetano Frulli, presidente della Nuova Fiera del Levante. «Come dimostrato - commenta Frulli - in tutti questi anni supportati da numeri di espositori e visitatori molto rilevanti, Levante PROF è una fiera di settore molto importante, capace di attirare l'attenzione sia dei professionisti che del pubblico in generale. Questo perché non si limita soltanto a proporre un'area espositiva corredata da numerose attività ed aziende, ma propone anche un ampio ventaglio di appuntamenti dedicati all'informazione e alla formazione di un settore trainante e strategico per la nostra economia.»

Oltre alla parte espositiva, Levante PROF - che anche nel 2025 ha ottenuto ufficialmente la qualifica “internazionale” da parte della Regione Puglia - ospiterà circa un centinaio di eventi, tra cui contest, cooking show, masterclass, corsi di aggiornamento e convegni, con autorevoli relatori ed esperti che offriranno opportunità di formazione e laboratori esperienziali ai professionisti del settore, esplorando nuove soluzioni e strumenti strategici per affrontare le sfide future di mercato.

Tra gli eventi in programma ritorna il “Premio Trofeo PuntoIT” - la tappa nazionale di “Coppa Italia di Gelateria” -, organizzato in collaborazione con l'Associazione Italiana Gelatieri e la rivista di settore puntoIT, che premia il miglior gelato artigianale con “Creme Tradizionali alla base dei prodotti Tipici Pugliesi”. Maestri gelatieri provenienti da tutta Italia parteciperanno al concorso con premi fino al decimo posto. I primi due classificati potranno accedere di diritto alla Finale di Coppa Italia 2025 - che si svolgerà a Roma a novembre -, mentre il primo classificato avrà la possibilità di partecipare al Concorso Miglior Gelatiere dell’anno a Rimini nel gennaio 2026.

«Essere presenti anche quest’anno a Levante PROF – afferma Claudio Pica, Vice Presidente Vicario Fiepet Confesercenti Nazionale – è un’occasione significativa per valorizzare e promuovere il gelato artigianale italiano. In fiera saremo accompagnati dal presidente dell’Associazione Italiana Gelatieri, Vincenzo Pennestrì, e da Mario Serani e Claudio Bove, Ambasciatori del gelato italiano nel mondo che, grazie ai momenti di dimostrazioni e interviste, contribuiranno a celebrare e diffondere la cultura del gelato artigianale, rafforzando il legame tra tradizione e innovazione.»

Durante l’evento, sarà anche presentata la 37a edizione di “Gelato a Primavera” e altre iniziative come il “Gelato Day” e l’attesissimo “Gelato Halleluja”, che si svolgerà a Roma il 23 e 24 marzo 2025.

Inoltre, è in programma la sesta edizione del concorso Divina Colomba, che premia l’eccellenza dei grandi lievitati artigianali in Italia. Organizzata da Goloasi per valorizzare la produzione artigianale della colomba pasquale, la gara premierà la “Miglior Colomba Artigianale Tradizionale”, la “Miglior Colomba Artigianale al Cioccolato” e la “Miglior Colomba Artigianale Salata”.

Di grande rilevanza sarà la presenza della FIPPA – Federazione Italiana Panificatori e Affini – che, durante i quattro giorni di fiera, coinvolgerà i visitatori qualificati in un viaggio sensoriale nel mondo della panificazione. «Attraverso la preparazione e la degustazione – commenta Emma Prunella, segretaria del Mezzogiorno Federazione Italiana Panificatori e Affini - di prodotti da forno come focaccia e pane, i partecipanti scopriranno i “segreti” del settore. Un’opportunità per immergersi nei profumi e nei sapori dell’“arte bianca” artigianale.»

Attraverso le pagine social ufficiali della fiera è possibile rimanere sempre aggiornati sulle novità di Levante PROF:
Per maggiori info sulla fiera: tel: +39.06/6634333;
email: info@levanteprofbari.it

website: https://www.levanteprofbari.it/

Servizio del 2023 realizzato con l'ausilio della IA.

martedì 18 febbraio 2025

Le Radici Profonde del Potere: Dall'Eredità Baruch ai Magnati del XXI Secolo


L'influenza delle grandi dinastie finanziarie ha da sempre suscitato interesse e, talvolta, timore. Sebbene spesso avvolte nel mistero e oggetto di teorie del complotto, un'analisi attenta dei flussi finanziari e delle connessioni storiche rivela come il potere economico si sia evoluto e concentrato nel tempo. Partendo dalla figura di Bernard Baruch, influente finanziere del XX secolo, esploreremo le ipotetiche connessioni che conducono ai magnati che oggi dominano la scena economica globale.

Bernard Baruch: Il Consigliere dei Presidenti

Bernard Mannes Baruch (1870-1965) è stato un finanziere e speculatore di borsa americano, noto per aver consigliato diversi presidenti degli Stati Uniti, tra cui Woodrow Wilson e Franklin D. Roosevelt. La sua influenza durante le due guerre mondiali e la sua abilità nel navigare i mercati lo resero una figura centrale nell'establishment americano. Nonostante non ricoprisse cariche politiche ufficiali, Baruch esercitò un'influenza significativa sulle politiche economiche e di difesa nazionale.

L'Eredita Baruch: Un Ipotetico Fondo per il Futuro

Immaginiamo che, alla sua morte, Baruch abbia destinato parte del suo patrimonio alla creazione della "Baruch Legacy Foundation" (BLF). Sebbene questa sia un'ipotesi, è comune per famiglie benestanti istituire fondazioni per perpetuare la loro influenza e i loro valori. Supponiamo che la BLF, nel corso dei decenni, abbia adottato una strategia di "impact investing", focalizzandosi su settori cruciali per il futuro dell'umanità e del pianeta.

Il Ruolo dell'Impact Investing: Un'Arma a Doppio Taglio

L'impact investing è una strategia d'investimento che mira a generare sia un ritorno finanziario che un impatto sociale o ambientale positivo. Se da un lato può indirizzare capitali verso soluzioni innovative per problemi globali, dall'altro solleva interrogativi importanti: chi definisce cosa sia "positivo"? Quali criteri vengono utilizzati per selezionare le aziende meritevoli di investimento? E quanta trasparenza esiste nel processo decisionale?

Scenario Ipotetico: La BLF e "GreenTech Ventures"

Supponiamo che la BLF istituisca un fondo d'investimento chiamato "GreenTech Ventures" (GTV), focalizzato su tecnologie verdi come l'energia rinnovabile, la cattura del carbonio e l'agricoltura sostenibile. GTV decide di investire in una startup chiamata "Solaris Innovations" (SI), che ha sviluppato una nuova tecnologia per celle solari ad alta efficienza.

Connessioni ed Ecosistemi di Potere: Il Caso di Solaris Innovations

L'investimento di GTV in SI crea un ecosistema di connessioni che si estende oltre le due organizzazioni:

  • Altri Investitori: GTV potrebbe coinvolgere altri fondi di venture capital specializzati in tecnologie pulite, i quali potrebbero essere finanziati da grandi istituzioni finanziarie legate a dinastie come i Rockefeller o i Rothschild.

  • Università e Ricerca: SI potrebbe collaborare con università e centri di ricerca per sviluppare ulteriormente la sua tecnologia, con questi istituti finanziati da fondazioni o donazioni private, creando ulteriori connessioni.

  • Politiche Pubbliche: SI potrebbe fare lobbying per politiche che favoriscano l'adozione dell'energia solare, instaurando legami con politici e funzionari governativi.

Le Dinastie del Potere e i Magnati del XXI Secolo

Le famiglie Rothschild e Rockefeller rappresentano due dei più grandi imperi finanziari della storia. I Rothschild, dinastia bancaria europea, hanno avuto un ruolo cruciale nella finanza internazionale sin dal XVIII secolo, influenzando governi e mercati attraverso le loro attività bancarie. I Rockefeller, invece, hanno costruito la loro fortuna nel settore petrolifero con la Standard Oil, esercitando un'influenza duratura sull'economia americana e globale attraverso investimenti strategici e fondazioni filantropiche. George Soros, noto investitore e filantropo, è spesso associato a operazioni speculative e interventi nelle politiche economiche di diversi paesi, grazie al potere della sua Open Society Foundations. Queste dinastie, sebbene con modalità diverse, hanno plasmato il panorama economico globale, consolidando reti di influenza che si estendono dalla finanza alla politica, fino ai media e alle organizzazioni internazionali.

Se le dinastie storiche del potere finanziario hanno gettato le basi dell'economia globale, i magnati contemporanei come Elon Musk (Tesla, SpaceX), Jeff Bezos (Amazon, Blue Origin), Bill Gates (Microsoft, Fondazione Gates) e Donald Trump (imprenditore e politico) hanno ridefinito le regole del capitalismo moderno. Essi condividono molte caratteristiche con i grandi banchieri e industriali del passato:

  • Influenza sui Mercati: La loro capacità di influenzare i mercati è enorme, spesso con un semplice tweet o un annuncio strategico.

  • Innovazione Tecnologica: Sono all'avanguardia nell'innovazione, con progetti che spaziano dall'esplorazione spaziale all'intelligenza artificiale, fino alla salute globale.

  • Filantropia Strategica: Donano ingenti somme in beneficenza, spesso con un focus che allinea la filantropia ai loro interessi commerciali, come la ricerca sulle malattie o la digitalizzazione dei sistemi educativi.

Questi nuovi attori del potere economico hanno ampliato il modello tradizionale delle dinastie finanziarie, sfruttando le nuove tecnologie per consolidare il loro dominio in settori chiave.

L'Eredità Politica ed Economica di Berlusconi

Un'altra figura chiave nel panorama del potere economico e politico è stata Silvio Berlusconi, che ha saputo coniugare la sua influenza imprenditoriale con quella politica. Fondatore di Mediaset e leader di Forza Italia, Berlusconi ha dimostrato come il controllo dei media possa essere un potente strumento per orientare l'opinione pubblica e consolidare il proprio potere. Il suo modello è stato seguito da altri leader populisti e imprenditori che hanno sfruttato i media per costruire una base di consenso. La sua capacità di mescolare business, comunicazione e politica ha rappresentato una formula vincente, replicata in diversi contesti globali.

I Rischi della Concentrazione di Potere

Questa catena di connessioni, sebbene ipotetica, evidenzia un punto cruciale: il potere economico tende a concentrarsi nelle mani di pochi, comportando rischi significativi:

  • Influenza sulle Politiche Pubbliche: I magnati possono utilizzare la loro ricchezza per orientare le politiche a loro favore, spesso a scapito dell'interesse pubblico.

  • Controllo dei Media: Il controllo diretto o indiretto dei media consente di plasmare l'opinione pubblica e promuovere le proprie agende.

  • Disuguaglianza: La concentrazione della ricchezza può aggravare le disuguaglianze sociali, creando società sempre più polarizzate.

L'analisi delle dinamiche di potere tra passato e presente mostra come le strategie di influenza e accumulazione di ricchezza si siano evolute, ma non siano mai scomparse. Le grandi dinastie finanziarie e i nuovi magnati tecnologici operano in un sistema interconnesso che plasma il futuro dell'economia e della politica globale.


Come Liberarsi dall’Impero Globalista: Un’Analisi con Cosimo Massaro e Lamberto Rimondini


La conferenza "Tutta un’altra storia - Come liberarsi dall’impero globalista usurocratico", tenutasi a Manduria (TA) il 7 febbraio 2025, ha visto la partecipazione di esperti del settore economico e geopolitico, offrendo spunti di riflessione sulle dinamiche di potere globali e sulla sovranità monetaria. A discuterne, in un’intervista esclusiva realizzata dall’ing. Mario Di Gregorio, sono stati Cosimo Massaro, scrittore e saggista, e Lamberto Rimondini, ricercatore indipendente.

Il potere dell’usura e il controllo delle élite finanziarie

Secondo Cosimo Massaro, il concetto di usura è alla base del controllo esercitato dalle élite finanziarie sul sistema economico mondiale. Durante l’intervista, l’autore ha sottolineato come il monopolio sull’emissione della moneta permetta a pochi gruppi di influenzare le politiche economiche nazionali, privando i popoli della loro sovranità.

"La sovranità monetaria è un diritto sacrosanto dei popoli", afferma Massaro, evidenziando la necessità di un cambiamento culturale per recuperare l’indipendenza economica.

Un bivio epocale per l’umanità

Lamberto Rimondini ha offerto una rilettura della storia italiana e internazionale, sottolineando come molte decisioni politiche ed economiche siano state guidate da gruppi di potere nell’ombra.

"Ci troviamo a un bivio epocale. I popoli si stanno risvegliando, e il progetto di un Nuovo Ordine Mondiale sta mostrando le sue crepe", ha affermato Rimondini, suggerendo che l’attuale crisi globale potrebbe rappresentare un’opportunità per rivedere il modello economico dominante.

Il ruolo dell’informazione e della consapevolezza

Entrambi gli ospiti hanno concordato sull’importanza dell’informazione come strumento di resistenza contro il sistema globalista. Il controllo dei media tradizionali, secondo loro, è una delle principali strategie per mantenere lo status quo, ma i cittadini hanno oggi più strumenti per accedere a fonti alternative e formarsi un’opinione critica.

"L’informazione è la prima arma di difesa dei cittadini. Bisogna saper distinguere le fonti affidabili e documentarsi con attenzione", ha sottolineato Massaro.

Conclusioni e invito all’azione

La conferenza ha fornito un’occasione per riflettere su tematiche fondamentali per il futuro della società. Il messaggio finale è chiaro: il cambiamento non può avvenire senza una presa di coscienza collettiva e un’azione concreta da parte dei cittadini.

L’invito è quindi a partecipare a eventi come questo, informarsi e agire attivamente per un sistema più equo e indipendente.

Guarda il video dell’intervista e condividi il tuo parere nei commenti!

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