martedì 23 dicembre 2025

Stati generali dell’onorificenza civile, APAMRI celebra un anno di attività e nomina Lino Banfi presidente onorario

Un incontro nazionale a Palazzo Valentini rilancia il valore del merito come fondamento della Repubblica, tra responsabilità civile, impegno istituzionale e nuove prospettive per il sociale

Nella Sala David Sassoli di Palazzo Valentini, a Roma, si sono svolti gli Stati generali dell’onorificenza civile promossi dall’Associazione Parlamentare di Amicizia con gli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana (APAMRI), a un anno dalla nascita dell’associazione. Un appuntamento di rilievo nazionale che ha riunito delegati regionali e provinciali, rappresentanti delle istituzioni, magistrati, esponenti delle forze dell’ordine e del mondo del volontariato, con l’obiettivo di riaffermare il valore del merito come principio fondante della Repubblica e come responsabilità permanente verso la collettività.

La giornata ha rappresentato un momento di riflessione sul ruolo degli insigniti al Merito della Repubblica non solo come destinatari di un riconoscimento, ma come protagonisti attivi della vita civile, chiamati a mettere competenze, esperienza e autorevolezza al servizio della comunità e delle nuove generazioni.

Ad aprire i lavori è stato il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, che ha richiamato il significato costituzionale dell’impegno civico e istituzionale:
«L’articolo 54 della Costituzione ci ricorda che servire lo Stato è un impegno che si fonda su fedeltà e onore. Non conta se si è in servizio o in quiescenza: ciò che conta è sentirsi, per tutta la vita, servitori dello Stato».

Nel corso dell’incontro è stata ufficializzata la nomina di Lino Banfi a presidente onorario dell’APAMRI. Una scelta che riconosce nell’attore pugliese non solo un Cavaliere di Gran Croce, ma una figura simbolica capace di incarnare, anche attraverso la cultura popolare, i valori di umanità, servizio e dignità civile che l’associazione intende promuovere.

Il presidente nazionale dell’APAMRI, Riccardo Di Matteo, ha tracciato un bilancio del primo anno di attività e illustrato le prospettive future dell’associazione:
«L’associazione è nata nel 2024 e oggi sta costruendo il proprio organigramma nazionale. Nel 2026 avvieremo numerosi progetti nel sociale e nel volontariato. Valorizzare il merito significa offrire esempi positivi alla collettività e lavorare per il benessere delle future generazioni».

Particolare attenzione è stata dedicata al rapporto tra istituzioni e Parlamento, con l’intervento della presidente dei Parlamentari per APAMRI, l’onorevole Carla Giuliano, che ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa:
«È una giornata di cui vado orgogliosa. Ringrazio gli organizzatori e auspico che l’attività dell’associazione possa proseguire con forza, portando risultati concreti e duraturi».

Nel dibattito è emerso anche il tema della leadership femminile e della valorizzazione del ruolo delle donne nei percorsi di eccellenza istituzionale e professionale. Un punto ribadito dal segretario generale dell’APAMRI, Michele Grillo:
«Uno degli obiettivi centrali dell’APAMRI è esaltare il ruolo delle donne. Sin dall’inizio abbiamo condiviso alcuni obiettivi e tra i più importanti, crediamo che il lavoro delle donne debba essere riconosciuto come autentico titolo di merito».

Gli Stati generali dell’onorificenza civile hanno così segnato un passaggio importante nel percorso dell’APAMRI, configurandosi non solo come momento celebrativo, ma come avvio di una fase operativa orientata a rafforzare una rete nazionale impegnata a promuovere merito, responsabilità e coesione sociale, nel solco dei valori costituzionali della Repubblica.

DEVA presenta il nuovo singolo "Selene": quando della musica resta solo il groove.

Con il suo secondo singolo ufficiale, DEVA – alias Annalisa Marella – compie un salto decisivo nella propria maturità artistica. “Selene (resta solo il groove)”, che arriva dopo l’apprezzamento riscosso con “Se tu non fossi qui”, non è semplicemente un nuovo brano pop: è un manifesto di resistenza emotiva che prende forma attraverso un ritmo incalzante e pulsante.

DEVA approda a questo nuovo progetto forte di un bagaglio esperienziale ormai consistente. Ha costruito una vocalità riconoscibile esibendosi in contesti importanti: dalle varie partecipazioni al Gala Disconovità alla Festa Patronale di Terlizzi, passando per il Sovereto Festival e partecipazioni a Miss Italia e Miss Cinema. Ha anche formato, con Leonardo D’Ambrosio, l’apprezzato Duo Martini.

In “Selene”, scritto proprio da lei, DEVA concentra una nuova consapevolezza artistica: "quando l’esistenza sembra sgretolarsi e tutto cade, resta il ritmo, il battito, il groove, l’unico modo per sentire di esistere". Il brano si muove su un pop/dance moderno in cui il groove non è solo un elemento musicale, ma una metafora della forza vitale che tiene in piedi anche quando il “mondo cade in polvere”. La figura di Selene, che corre nella notte per sfuggire alle sue ombre, rappresenta quella tensione verso l’autoaffermazione che trova nel movimento e nella musica l’unica forma possibile di salvezza.

“Selene” è energico, immediato, radiofonico, ma soprattutto autentico. Non è solo un singolo da ballare, ma un inno alla resilienza che evidenzia la voce riconoscibile di DEVA e il suo passo avanti nella scena pop emergente.
Il brano è anche "DiscoNovità Week" sulle emittenti del Circuito Airplay, ascolta il promo:



Perugia, segnalazione alla Prefettura per l’OMRI al Rettore Marianelli

Proposta avanzata per l’impegno accademico e istituzionale e per il contributo al dialogo tra università, territorio e bene comune

Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, professor Massimiliano Marianelli, è stato segnalato alla Prefettura per il conferimento di un’Onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. La proposta è stata avanzata da Antonio Nesci, direttore responsabile del quotidiano nazionale online La Prima Pagina.

La notizia della segnalazione è stata anticipata in diretta nazionale su Canale Italia, nel corso del programma Notizie Oggi condotto da Massimo Martire.

La segnalazione mette in luce un percorso caratterizzato da rigore scientifico, sensibilità culturale e attenzione alla dimensione umana dell’istituzione universitaria. In particolare, viene valorizzato il lavoro svolto nel rafforzare l’identità dell’ateneo come spazio di responsabilità condivisa e di apertura verso il territorio.

Durante il mandato rettorale, Marianelli ha promosso una visione dell’università come luogo di servizio pubblico, capace di dialogare con le istituzioni e di incidere positivamente sul tessuto sociale e culturale. Un approccio che ha contribuito a consolidare il ruolo dell’Università di Perugia come punto di riferimento nel panorama accademico nazionale.

La proposta di onorificenza rappresenta dunque un riconoscimento alla coerenza del percorso umano e professionale del Rettore, improntato alla costruzione di relazioni, alla valorizzazione delle competenze e alla promozione di una cultura del bene comune.

lunedì 22 dicembre 2025

Ucraina: Detonatore di una Guerra Totale o Fallimento dell'Eurozona? L'Analisi Shock

Di Redazione IdeaNews

Il panorama geopolitico internazionale sta attraversando una fase di tensione senza precedenti, dove le decisioni finanziarie sembrano correre di pari passo con i preparativi militari. Tra il rischio di un conflitto su vasta scala e una gestione economica che grava direttamente sulle tasche dei cittadini, l'analisi della situazione attuale rivela crepe profonde nel sistema occidentale.

La Schizofrenia Europea e il Rischio Escatologico

Secondo l'analisi di Roberto Nuzzo, la leadership europea attuale manifesta una sorta di "russofobia neurotica". Da un lato, Mosca viene descritta come debole e prossima al collasso; dall'altro, la stessa Europa si dichiara terrorizzata da una Russia potente e crudele. Questa narrazione contraddittoria starebbe alimentando un progetto concreto verso la Terza Guerra Mondiale, non più confinato alla semplice propaganda.

I segnali di questa escalation sono molteplici:

  • Il riarmo forzato richiesto dalla NATO (pari al 5% del PIL).
  • Il possibile ripristino della leva militare.
  • L'annuncio agli ospedali di prepararsi per un "ampio impegno militare" entro marzo 2026.
  • La questione Kaliningrad, dove un eventuale blocco della NATO potrebbe innescare una reazione russa di enormi proporzioni.

Asset Russi: Un Furto che Mina l'Euro?

Uno dei punti più critici riguarda il sequestro dei beni russi investiti in Europa, pari a circa 210 miliardi di euro. Questa decisione, approvata dall'UE l'11 dicembre scorso con il solo voto contrario di Slovacchia e Ungheria, è vista da molti esperti come un "autogol clamoroso". Oltre alla violazione dei trattati internazionali, questa mossa rischia di scatenare una fuga di capitali esteri dall'Eurozona, percepita ora come un mercato non più sicuro né affidabile.

A rincarare la dose è il Prof. Augusto Sinagra, che definisce questa operazione una "sfrontatezza" legale. Sinagra sottolinea come il rischio di ritorsioni russe su asset europei (di valore doppio rispetto a quelli sequestrati) abbia frenato l'appropriazione diretta, portando l'UE a optare per un prestito multimiliardario all'Ucraina.

Il Conto in Tasca agli Italiani: 220 Euro a Testa

L'impatto economico di queste scelte ricade direttamente sui contribuenti. Per finanziare la resistenza ucraina e il piano di riarmo, l'UE ha stanziato un prestito di circa 105 miliardi di dollari. Sinagra evidenzia un dato allarmante: per la quota spettante all'Italia, ogni cittadino si troverebbe a pagare circa 220 euro, oltre ai costi del PNRR e del riarmo bellico.

Questo scenario si inserisce in un clima di "disinformazione voluta", dove i titoli dei grandi quotidiani parlano di minaccia russa, mentre le istituzioni — dal Quirinale al Governo — spingono verso una politica di riarmo che sembra voler favorire più gli interessi industriali stranieri (e il risollevamento dell'economia tedesca) che la sicurezza nazionale.

Conclusioni: Verso un Conflitto "Brutale"

La risposta del Cremlino non si è fatta attendere. Vladimir Putin ha dichiarato lapidario che se l'Europa vuole la guerra, la Russia è pronta, ma avverte: "sarà brutale" e l'Europa potrebbe "non esistere più".

Mentre il Fondo Monetario Internazionale avverte che l'Ucraina necessita di 160 miliardi di dollari entro la primavera per evitare il fallimento, resta aperta una domanda fondamentale: fino a che punto i cittadini europei sono disposti a finanziare, economicamente e umanamente, una strategia che sembra portare verso un vicolo cieco globale?


🎙️ Servizio audio/video

Analisi completa di Roberto Nuzzo su Telecolor e su Radio Idea:

 

domenica 21 dicembre 2025

Bari, il fantasy incontra la storia con “Gli occhi del predatore – Il circense”

Santa Teresa dei Maschi ospita “Gli occhi del predatore – Il circense”: un debutto letterario che trasforma la presentazione in esperienza narrativa

Un dialogo tra immaginazione e memoria dei luoghi ha caratterizzato la presentazione di Gli occhi del predatore – Il circense, romanzo d’esordio di Pietro Lodovichi, andata in scena al Centro d’Arte Santa Teresa dei Maschi. L’incontro ha assunto la forma di un evento immersivo, capace di fondere racconto, performance e atmosfera, restituendo al pubblico un’esperienza culturale fuori dagli schemi tradizionali.

Il libro, edito da Secop Edizioni, si colloca nel genere fantasy ma affonda le sue radici in temi universali. Al centro della narrazione vi sono tre ragazzi e una principessa che, partendo da un piccolo paese, si ritrovano coinvolti nelle trame del mondo di Oswald, uno scenario immaginario in cui ogni scelta diventa decisiva. «Il libro parla di scelte, di quelle che riguardano i ragazzi ma anche gli adulti», ha spiegato l’autore. «Sono decisioni che segnano la vita di tutti e che ho voluto raccontare attraverso un mondo fantasy, che sento profondamente mio».

Nel corso della presentazione, Lodovichi ha riflettuto anche sul significato della cultura e sul valore dell’incontro con il pubblico barese. «Per me la cultura è curiosità», ha affermato. «È la voglia di conoscere ciò che non si sa. Scrivere e leggere servono proprio a questo: a imparare, a mettersi in discussione». Un messaggio che ha trovato una cornice naturale nella città di Bari e nei suoi spazi storici.

La scelta di Santa Teresa dei Maschi non è stata casuale. «Bari è una città ricchissima di storia, di chiese, di architetture che sembrano già scenografie di un racconto», ha osservato l’autore. «Un luogo come questo potrebbe essere tranquillamente uno dei set del mio libro». Le mura antiche della chiesa, oggi centro d’arte, hanno contribuito a creare un’atmosfera sospesa tra realtà e immaginazione.

A rendere l’evento ancora più coinvolgente è stata una rappresentazione onirica ispirata al romanzo, con figuranti e momenti narrativi che hanno accompagnato il pubblico dentro l’universo del “Circense”. La voce narrante di Antonella Maria Loconsole (Assiah GDR ETS) ha dato ritmo e profondità alla narrazione, mentre il coordinamento dell’incontro è stato affidato a Raffaella Leone, PR di Secop Edizioni. Presente anche Laura Di Donna, che, vestita da principessa, ha contribuito a dare lustro all’evento.

Nel corso della serata è intervenuta anche Giovanna Castrovilli, che ha sottolineato l’importanza di eventi capaci di coniugare cultura e territorio: «Valorizzare luoghi storici attraverso iniziative culturali significa restituire loro una funzione viva, capace di parlare al presente e alle nuove generazioni».

Partner dell’evento AETB Confcommercio, BariExperience.com, InCittàBari, Spazio Art D’or di Stratos, Rinascita del territorio, Federico II Eventi, Secop Editore e Confcommercio Bari-BAT.

La presentazione di Gli occhi del predatore – Il circense ha confermato come la letteratura fantasy possa dialogare con i luoghi della storia, offrendo nuove chiavi di lettura e trasformando la città in parte integrante del racconto.



lunedì 15 dicembre 2025

Fasano riscopre la colazione come gesto di cura: successo per il primo appuntamento del progetto “Colazione Consapevole”

Professionisti, produttori locali e cittadini insieme per un nuovo approccio al benessere quotidiano tra epigenetica, movimento e tradizioni alimentari rivisitate

Una colazione che diventa esperienza culturale prima ancora che nutrizionale. È il messaggio emerso dal primo incontro di “Colazione Consapevole”, tenutosi sabato 13 dicembre negli spazi del “House of excellence” di Happetito a Fasano e promosso da Alia Fastigia. L’iniziativa ha riunito medici, specialisti del movimento, produttori del territorio e un pubblico numeroso, curioso di capire come migliorare il proprio rapporto con il cibo partendo dal momento più sottovalutato della giornata.

L’obiettivo non era proporre una dieta, ma invitare a osservare e comprendere la colazione come rituale identitario, capace di incidere sull’umore, sull’energia e persino sulla prevenzione di alcune patologie. A sottolinearlo, un parterre di professionisti che ha intrecciato scienza, pratica e narrazione.

Accanto alla teoria, l’esperienza del gusto: il dottor Domenico De Mattia, nutrizionista esperto di nutrizione potenziativa, ha cucinato in diretta mostrando come comporre una colazione completa e appagante, dal frullato di mela e ricotta alle uova strapazzate fino alle crepes soffici. La parte pratica è stata anche l’occasione per parlare di integrazione mirata e microcarenze, con la degustazione di prodotti forniti da Piemme Pharmatech.

Un richiamo alla dimensione ancestrale dell’alimentazione lo ha offerto De Mattia: «Eravamo abituati a muoverci per procurarci il cibo: oggi quel valore si è perso. Non si tratta di tornare indietro ma di guardare con leggerezza alle nostre origini per costruire un benessere non ossessivo ma contemplativo. Il cambiamento parte da piccoli gesti che possono salvarci».

La dottoressa Manuela Delle Noci, endocrinologa, ha aperto l’incontro con un intervento dedicato al ruolo dell’epigenetica nel benessere quotidiano: «È stato un evento divertente, pratico ed emozionale. Serve proprio questo per iniziare: perché non è mai troppo tardi per cominciare bene. Lo stare bene è la chiave per stare meglio e ci motiva a proseguire. L’epigenetica ci insegna che possiamo usare i nostri geni a nostro favore attraverso gesti quotidiani, senza ossessioni: un piccolo errore non compromette un percorso costruito con consapevolezza».

Il collegamento tra cibo e movimento è stato affidato ad Alia Fastigia e alla chinesiologa Maria Rosaria Campanelli, che ha guidato i partecipanti in un breve risveglio muscolare. 

Spazio anche al mondo dell’apicoltura con Aldo Grosso, che ha portato in sala il profumo del miele in favo e il racconto di un prodotto naturale radicato nel territorio: «Abbiamo mostrato quanto sia semplice costruire una colazione intelligente. Se uniamo alimentazione corretta e movimento, possiamo evitare molte problematiche fisiche e ridurre il ricorso ai farmaci. È un messaggio che vale per tutti».

Tra i momenti più apprezzati, il “breakfast reversal”, un’inversione simbolica dell’ordine dei sapori: prima il dolce, poi il salato. Un esercizio pensato per rompere gli automatismi e stimolare un nuovo modo di percepire la colazione.

La giornata, arricchita dal supporto di Miss Freschezza per la fornitura di prodotti ortofrutticoli, si è conclusa con un clima di entusiasmo e partecipazione. De Mattia ha annunciato che il progetto proseguirà con nuovi appuntamenti a Fasano, Bari e Barletta, segnando l’avvio di un percorso che mira a rendere la colazione un pilastro di benessere per la comunità.

Un primo passo, dunque, verso una cultura del cibo più consapevole: non una prescrizione, ma un invito a riscoprire il valore dei gesti semplici.

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