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lunedì 31 marzo 2025

Il Grande Risveglio: liberarsi dalla Matrix, un documentario per cambiare il mondo

Introduzione (Mario Di Gregorio):

Benvenuti su IdeaNews. Oggi abbiamo il piacere di ospitare due importanti protagonisti del film-documentario “Il Grande Risveglio”, un progetto che esplora nuove prospettive di vita in un mondo in continua trasformazione. Con noi ci sono la giornalista e scrittrice Tiziana Alterio e il regista Paolo Cassina, che con il loro lavoro stanno dando voce a realtà spesso trascurate dai media mainstream.

"Il Grande Risveglio" non è solo un film-documentario, ma un vero e proprio viaggio alla scoperta di comunità e individui che stanno costruendo alternative sostenibili nei settori dell'educazione, dell'agricoltura, della medicina e dell'impresa. Un'opera che, attraverso il racconto di storie di coraggio e le esperienze di individui e comunità che stanno tracciando percorsi alternativi al modello capitalista tradizionale, evidenzia la necessità di una riconnessione più profonda e autentica con sé stessi, gli altri e la natura, promuovendo una visione di localizzazione contrapposta alla globalizzazione. Un viaggio che mette in discussione il modello dominante e propone una nuova consapevolezza. Grazie Tiziana e Paolo per essere qui con noi oggi, benvenuti.

Idea News Magazine (sigla).

Tiziana Alterio:

Grazie, grazie a voi per questo invito! E un saluto a tutti gli amici pugliesi a questo punto.

Paolo Cassina:

Grazie! Grazie mille per l'invito e saluti a tutti gli ascoltatori.

Domanda (Mario Di Gregorio):

Iniziamo con te Tiziana. Nel film parlate di un necessario ritorno alla consapevolezza e alla riconnessione con valori autentici, distanti dalle logiche imposte dal sistema attuale. Quali sono, secondo voi, i primi passi concreti che ciascuno di noi può compiere per avviare questo processo di risveglio?

Tiziana Alterio:

domenica 19 gennaio 2025

Aria, Acqua, Terra, Fuoco ed Etere: La Lenta Agonia degli Elementi Naturali

 

La distruzione degli elementi naturali: una riflessione sulla responsabilità dell'uomo

Gli elementi fondamentali della natura – terra, acqua, aria, fuoco ed etere – sono stati celebrati per millenni come le fondamenta stesse della vita, simboli di equilibrio e armonia. Tuttavia, con l'avvento dell'industrializzazione e di una politica spesso orientata al profitto piuttosto che alla sostenibilità, l'uomo ha progressivamente alterato questi elementi, sia per cause involontarie sia, sempre più spesso, attraverso azioni deliberatamente distruttive.

Aria: un cielo intriso di veleni

L'aria, simbolo di movimento e libertà, è diventata veicolo di inquinamento e tossine. La dispersione di sostanze chimiche nei cieli attraverso le cosiddette chemtrails, i carburanti degli aerei e i fumi tossici delle industrie ha trasformato il cielo in un campo di battaglia invisibile. Ogni respiro è carico di particelle dannose che compromettono la salute umana e il fragile equilibrio degli ecosistemi.

Acqua: il veleno che scorre

L'acqua, fonte di vita e purezza, è oggi contaminata da metalli pesanti, fluoro e microplastiche, elementi che danneggiano profondamente il nostro organismo. Mari e oceani sono vittime della ricaduta di sostanze tossiche, dello sversamento di materiali industriali, delle fogne e della decomposizione di rifiuti come PET e PVC. Queste microplastiche, ingerite dalla fauna marina, finiscono inevitabilmente sulle nostre tavole, chiudendo un ciclo tossico che coinvolge l'intero ecosistema.

Terra: il nutrimento avvelenato

La terra, simbolo di stabilità e fertilità, è ormai intrisa di pesticidi, diserbanti e sostanze chimiche crittogamiche utilizzate nell'agricoltura intensiva. Ogni frutto, ogni verdura, ogni pezzo di carne che consumiamo porta con sé tracce di questo avvelenamento sistemico. Nemmeno il bestiame e i suoi derivati – come latte e uova – sono immuni, poiché anch'essi subiscono gli effetti di un ambiente alterato e innaturale.

Etere: il campo delle radiazioni invisibili

Un tempo considerato il regno della spiritualità, dell'energia cosmica e dell'essenza divina che collega tutte le cose, oggi l'etere è attraversato da radiazioni pericolosissime. Le infrastrutture per la copertura del 5G e per l’Internet delle cose saturano l’ambiente con campi elettromagnetici i cui effetti sulla salute sono ancora oggetto di studio, ma che destano preoccupazione crescente.

Fuoco: distruzione e ricostruzione artificiale

Il fuoco, fonte di energia, passione e trasformazione, è sempre più spesso associato alla distruzione. Incendi devastanti consumano foreste e città intere, spesso legati a speculazioni economiche o scarsa gestione del territorio. In molti casi, questi spazi vengono ricostruiti seguendo i modelli delle smart city, che privilegiano l’efficienza e il controllo a scapito dell’ambiente naturale e della vivibilità umana.

Un appello alla responsabilità

Gli attacchi alla natura perpetrati dall'uomo sono una mostruosità che non può più essere ignorata. Stiamo trasformando il nostro pianeta in un luogo sempre meno ospitale, compromettendo la salute, la biodiversità e persino la nostra capacità di sopravvivere. L'aria, l'acqua, la terra, l'etere e il fuoco non sono più elementi vitali, ma vettori di un degrado che minaccia ogni forma di vita.

L’umanità deve ripensare il proprio rapporto con la natura. Serve un cambiamento radicale nelle politiche ambientali, un maggiore impegno nella sensibilizzazione e un ritorno al rispetto per il pianeta che ci ospita. Dobbiamo lavorare per ripristinare l’armonia perduta, affinché gli elementi tornino a essere simboli di vita e non di distruzione.

Conclusione:
Le generazioni future meritano un mondo in cui aria, acqua, terra, etere e fuoco siano nuovamente fonte di vita e non di paura. Ma la domanda è: siamo ancora in grado di invertire questa tendenza? Sta a noi, con scelte consapevoli e azioni concrete, dimostrare che non è troppo tardi.
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Luigi Antonio Catacchio

mercoledì 21 agosto 2024

Intervista all'Avvocato Mia Arena: Il Drammatico Impatto dei Fanghi Fluviali sull'Ambiente e sulla Salute Pubblica

🌍 Intervista Esclusiva con l'Avvocato Mia Arena 🌍

In un momento in cui l'Italia sta ancora affrontando le conseguenze dell'alluvione devastante che ha colpito Faenza, siamo orgogliosi di presentarvi un'intervista esclusiva con l'Avvocato Mia Arena, referente del comitato "Ponte Romano", per comprendere meglio i gravi rischi legati ai fanghi fluviali. 

🔍 Tema dell'intervista: Il drammatico impatto dei fanghi fluviali sull'ambiente e sulla salute pubblica, una delle questioni ambientali più urgenti del nostro tempo emerso dalla recente tragedia di Faenza. Una conversazione approfondita su come queste problematiche stiano influenzando la nostra società e cosa possiamo fare per proteggere il nostro futuro.

🎙 Non perdere questo approfondimento su un tema cruciale per la nostra salute e il nostro pianeta.

Tag: #AlluvioneFaenza #Ambiente #SalutePubblica  #MiaArena #Sostenibilità #ProtezioneCivile

 #FanghiFluviali #ProteggiamoIlPianeta

Intervista avv. Mia Arena

lunedì 12 agosto 2024

Raccolta Rifiuti: Porta a Porta o Cassonetti Stradali? Qual è la Soluzione Migliore per le Nostre Città?

Articolo:

La gestione dei rifiuti urbani è un tema sempre più rilevante per le amministrazioni locali, che devono trovare un equilibrio tra efficienza, sostenibilità e praticità per i cittadini. In Italia, due sono i principali modelli di raccolta: il porta a porta (PAP) e i cassonetti stradali. Sebbene il porta a porta sembri essere la scelta ideale per promuovere la differenziazione e la responsabilizzazione dei cittadini, nella pratica quotidiana questo sistema può presentare notevoli sfide.

I Limiti del Porta a Porta

Il sistema porta a porta, se da un lato incentiva comportamenti virtuosi e permette un monitoraggio più accurato dei rifiuti, dall’altro può risultare problematico, specialmente per chi vive in abitazioni di piccole dimensioni. Gestire diversi mastelli in spazi ridotti, conservando rifiuti organici per giorni, può diventare un incubo, soprattutto nei mesi estivi. I cattivi odori, la proliferazione di insetti e il rischio di deterioramento del materiale organico rappresentano disagi non trascurabili. Inoltre, la frequenza di raccolta non sempre sufficiente costringe i cittadini a conservare in casa rifiuti problematici, come interiora di pesce o frutta marcia, con conseguenze igieniche non indifferenti.

Queste difficoltà pratiche possono portare ad un aumento dell'abbandono illegale dei rifiuti, vanificando gli sforzi per mantenere pulite le città.

Cassonetti Stradali e Isole Ecologiche: Una Soluzione più Pratica?

Alla luce di queste problematiche, i cassonetti stradali o, meglio ancora, le isole ecologiche di quartiere possono rappresentare una soluzione più pratica ed efficiente. Questi sistemi permettono ai cittadini di smaltire i rifiuti quando necessario, evitando l'accumulo di spazzatura in casa e riducendo il rischio di abbandono illegale. Le isole ecologiche, in particolare, potrebbero offrire un approccio ancora più ordinato e controllato, con centri di raccolta automatizzati accessibili 24 ore su 24, mantenendo comunque la differenziazione dei rifiuti.

Un Compromesso tra Ideale e Pratico

Il successo di un sistema di raccolta dei rifiuti dipende dalla sua capacità di adattarsi alle esigenze reali dei cittadini. Un modello ibrido, che combina la raccolta porta a porta per alcune tipologie di rifiuti con cassonetti o isole ecologiche per altre, potrebbe rappresentare la soluzione migliore. L'importante è che qualsiasi sistema adottato sia supportato da adeguate campagne educative e infrastrutture ben mantenute, che permettano un monitoraggio costante e un coinvolgimento attivo dei cittadini.

Le amministrazioni devono essere pronte ad ascoltare e adattarsi alle esigenze della popolazione, garantendo che i rifiuti siano gestiti in modo sostenibile, pratico e in grado di mantenere le città pulite e vivibili.

Tag:

#RaccoltaRifiuti #PortaAPorta #CassonettiStradali #GestioneRifiuti #CittàPulite #Ambiente #IsoleEcologiche #Sostenibilità #VitaUrbana #Praticità

giovedì 8 agosto 2024

A Massafra un Convegno Scientifico sull’Emergenza Climatica: Venerdì 9 Agosto in Piazza Vittorio Emanuele II


Il Centro Culturale di Ricerca e Formazione Massafra, presieduto da Barbara Wojciechowska, organizza un importante convegno scientifico dedicato all’emergenza climatica, tema centrale del dibattito pubblico globale. L’evento si terrà venerdì 9 agosto 2024, alle ore 19:00, in Piazza Vittorio Emanuele II, e rappresenta un’occasione unica per affrontare con rigore scientifico e argomentazioni valide una questione spesso amplificata dai media e da vari opinion leader.

Negli ultimi anni, la popolazione occidentale è stata sottoposta a un incessante bombardamento mediatico riguardo alle conseguenze catastrofiche del cambiamento climatico, che viene frequentemente attribuito all’inquinamento prodotto dalle attività umane e, in particolare, alle emissioni di CO2. I mass media ci esortano a salvare il pianeta attraverso drastici cambiamenti nello stile di vita, che includono restrizioni ai consumi, modifiche delle abitudini alimentari con l’introduzione di farina di insetti, carne sintetica e ortaggi geneticamente modificati. Inoltre, ci viene chiesto di ridurre l’utilizzo di mezzi di trasporto privati, limitare il numero di capi di abbigliamento acquistati e ridurre il consumo energetico domestico.

Tuttavia, secondo il Premio Nobel norvegese Ivan Giaever e altri 1500 scienziati indipendenti di diverse nazioni, queste conclusioni potrebbero non essere del tutto accurate. Nella Dichiarazione Mondiale sul Clima del 27 giugno 2022, gli scienziati hanno escluso la responsabilità umana nel cambiamento climatico, sostenendo che esso rientra nei cicli naturali della Terra e che la CO2 non dovrebbe essere considerata un inquinante. Il documento sottolinea inoltre che la scienza del clima dovrebbe essere meno politicizzata e più aperta al confronto. Alcuni ricercatori indipendenti suggeriscono che l’aumento anomalo delle temperature sia in realtà influenzato dagli esperimenti militari di geoingegneria condotti da vent’anni nei cieli dei Paesi NATO.

Il convegno vedrà l’intervento di esperti del settore come il maresciallo dell'aeronautica Roberto Nuzzo, il ricercatore accademico di chimica industriale Corrado Malanga, il biologo Livio Serini, e Cosimo Convertino, medico e già presidente del Consiglio Regionale, che arricchirà ulteriormente il dibattito con la sua esperienza e competenza. Interverrà anche la politologa Ludovica Silvone, che apporterà un contributo significativo con la sua analisi. A condurre l’evento saranno Barbara Wojciechowska e Antonello Scaligina.

Inoltre, il convegno vedrà la partecipazione del del Sindaco di Massafra, Fabrizio Quarto e del Sindaco di Acquaviva delle Fonti, Marco Lenoci, che porteranno i loro saluti istituzionali, sottolineando l'importanza di un dialogo costruttivo e informato su questi temi cruciali e l'urgenza di un dibattito aperto basato su dati scientifici attendibili. 

Il Centro Culturale di Ricerca e Formazione, che organizza l’evento, svolge attività di promozione sociale negli ambiti dello sviluppo della persona e della tutela del patrimonio culturale. Il centro invita tutti i cittadini a partecipare a questa importante iniziativa, che rappresenta un momento di riflessione critica su uno dei temi più rilevanti del nostro tempo. Per saperne di più visita il profilo Facebook: https://www.facebook.com/centroculturalericercaformazione

Tag: #Clima #Massafra #EmergenzaClimatica #CentroCulturale #Ricerca #Geoingegneria #CO2 #ScienzaDelClima #RobertoNuzzo #Sostenibilità #DibattitoScientifico #BarbaraWojciechowska