giovedì 22 maggio 2025

Rischio Cessione Sovranità Sanitaria Nazionale: L'Appello di Nuzzo a Informarsi e Reagire Prima che Sia Troppo Tardi

L'intervento del maresciallo Roberto Nuzzo, non è una semplice opinione, ma un grido d'allarme che squarcia il velo di una normalità apparente. Al centro della sua denuncia vi sono le imminenti e profonde trasformazioni in seno all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), con modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) e il persistente "trattato pandemico". Queste, secondo Nuzzo, non sono mere procedure burocratiche, ma strumenti che rischiano di erodere la sovranità nazionale e le libertà individuali in materia di salute pubblica, consegnando un potere decisionale immenso a un organismo sovranazionale non eletto.

La Minaccia Silenziosa: Il 19 Luglio 2025 e la Mancata Ratifica Nazionale

La data da cerchiare in rosso è il 19 luglio 2025. Entro quel giorno, l'Italia e gli altri Stati membri dovranno decidere se opporsi attivamente agli emendamenti al RSI. La problematica cruciale, sottolineata con forza da Nuzzo, è che questi emendamenti diventeranno vincolanti senza bisogno di una ratifica da parte dei parlamenti nazionali. Questo significa che decisioni con un impatto potenzialmente enorme sulla vita dei cittadini potrebbero essere prese bypassando il dibattito democratico e il controllo parlamentare, un fatto di una gravità inaudita per la tenuta democratica. Si profila, secondo l'analisi, una cessione di "pieni poteri" all'OMS, un'entità la cui storia recente, inclusi i tentativi di trattati pandemici precedentemente respinti e ora riproposti "sotto altra forma", solleva interrogativi sulla sua trasparenza e sui suoi reali obiettivi.

Un Muro di Gomma: Il Silenzio delle Istituzioni e la Frustrazione dei Cittadini

Nuzzo dipinge un quadro desolante del rapporto tra cittadini preoccupati e istituzioni. Il "Comitato No agli emendamenti del RSI dell'OMS", forte di 43 associazioni, ha tentato invano di sensibilizzare, vedendosi negata persino una conferenza stampa in Senato. Oltre 9.000 missive inviate alle massime cariche dello Stato e ai ministeri competenti sarebbero cadute in un "umiliante silenzio", liquidato da Nuzzo come una "sonora pernacchia". Questa mancanza di dialogo e di risposte non fa che alimentare il sospetto che decisioni fondamentali vengano prese lontano dagli occhi e dalle orecchie dei cittadini.

Le Problematiche Nascoste Dietro le Sigle: Cosa Rischiamo Davvero?

Al di là dei tecnicismi, Nuzzo evidenzia rischi concreti che toccano il cuore delle nostre libertà:

  • Erosione della Sovranità Nazionale: Delegare decisioni sanitarie cruciali a un ente esterno significa perdere il controllo su un aspetto fondamentale della vita del Paese.

  • Controllo dell'Informazione e Potenziale Censura: L'idea che un organismo sovranazionale possa definire "unilateralmente ciò che è giusto" in ambito sanitario apre scenari inquietanti per la libertà di espressione e il pluralismo informativo.

  • Mancanza di Responsabilità Democratica: Se le decisioni vengono prese da entità non elette e senza ratifica nazionale, a chi risponderanno i decisori?

  • La "Scusa" dell'OMS: La denuncia più grave è forse quella che il governo potrebbe usare l'OMS come scudo per decisioni impopolari, potendo dire: "ce lo chiede l'OMS", abdicando così alle proprie responsabilità.

L'Invito Urgente all'Azione: Andare Oltre i Fatti e Diffondere la Consapevolezza

Di fronte a questo scenario, l'intervento di Roberto Nuzzo è un potente monito a non fermarsi alla sola esposizione dei fatti, ma a scavare più a fondo per far capire le problematiche cruciali che minacciano la nostra sovranità e le libertà individuali. Come sempre in situazioni di tale portata, l'invito pressante è ad informarsi attivamente e ad informare gli altri.

Questo significa:

  1. Cercare e Verificare: Non accontentarsi di una sola campana. Cercare attivamente informazioni da fonti diverse, leggere i documenti ufficiali – per quanto complessi possano apparire – e approfondire le reali implicazioni di questi trattati ed emendamenti.

  2. Comprendere le Implicazioni: Sforzarsi di capire cosa significhi concretamente la cessione di sovranità in ambito sanitario e quali potrebbero essere le conseguenze dirette sulla propria vita, sulla libertà di scelta terapeutica e sulle garanzie democratiche.

  3. Diventare Moltiplicatori di Informazione: Parlare di questi temi con amici, familiari e colleghi. Discutere, confrontarsi e, soprattutto, condividere articoli come questo e altre fonti di informazione verificate per ampliare la consapevolezza collettiva. La conoscenza è il primo strumento di difesa. Se ritieni queste informazioni importanti, un semplice "condividi" può fare la differenza.

  4. Esercitare Pressione Democratica: Non restare spettatori passivi. Contattare i propri rappresentanti politici a ogni livello, chiedere chiarimenti, pretendere trasparenza e un dibattito pubblico aperto e onesto su questioni così vitali per il futuro del Paese.

Come sottolinea il Maresciallo Nuzzo, la prospettiva di una "dittatura sanitaria" non è un destino ineluttabile se i cittadini scelgono di non "piangere" passivamente, ma di "opporsi" con gli strumenti della democrazia, della conoscenza e della partecipazione attiva. Il futuro della nostra libertà di scelta e della nostra salute dipende dalla capacità di ciascuno di noi di diventare un nodo attivo in questa rete di consapevolezza. La democrazia, come ci ricorda Nuzzo, è un bene prezioso di cui potrebbe restare "poco o nulla" se non ce ne prendiamo cura con vigilanza e impegno costanti.


Guarda il videoservizio trasmesso da Telecolor in onda anche su Radio Idea 

mercoledì 21 maggio 2025

Belcolade Tour fa tappa in Puglia: a Capurso il cioccolato belga diventa arte con Maurizio Santin e Alessandro Nirchio


Dalla tradizione alla sperimentazione, passando per la sostenibilità. Il Belcolade Tour, promosso da Puratos Italia, fa tappa in Puglia con un evento dedicato ai professionisti della pasticceria e del cioccolato: il 20 maggio, l’Innovation Center di Cascarano Vincenzo Srl a Capurso (BA) ospiterà una giornata speciale guidata da due grandi esperti del settore: Maurizio Santin, figura di spicco di Puratos Italia, e Alessandro Nirchio, Technical Advisor per la pasticceria e il cioccolato.

Una masterclass tra demo dal vivo, creatività e tecnica

Alessandro Nirchio
Dopo il successo delle tappe precedenti, la tappa pugliese promette un’immersione nell’universo del cioccolato belga Belcolade, con demo dal vivo che esploreranno tecniche, abbinamenti e ricette d’autore. I partecipanti avranno la possibilità di assistere alla preparazione di creazioni esclusive, nate dall’incontro tra eccellenza della materia prima e alto livello tecnico.Come racconta Maurizio Santin, «il progetto nasce dalla sinergia tra sei grandi esperti e la qualità inconfondibile di Belcolade. Ogni chef ha firmato tre ricette originali, per un totale di 18 preparazioni inedite: una classica e due rivisitazioni innovative, in un perfetto equilibrio tra memoria e sperimentazione».



Un ricettario esclusivo e sostenibilità concreta

Ogni partecipante riceverà un ricettario completo con tutte le ricette del tour, un vero strumento di lavoro per chi vuole distinguersi sul mercato e offrire dolci esperienze al palato. Ma non solo tecnica: il tour è anche l’occasione per conoscere da vicino l’impegno etico di Puratos attraverso il programma Cacao-Trace, che assicura remunerazione equa ai coltivatori, formazione agricola specializzata e progetti concreti per lo sviluppo delle comunità produttrici.

Un tour che valorizza le eccellenze e i territori

Dopo Capurso, il tour continuerà fino all’11 novembre, con Palermo come ultima tappa. Ogni appuntamento è pensato per rafforzare la rete tra professionisti, diffondere conoscenze e valorizzare l’artigianalità italiana unita alla qualità di un cioccolato autenticamente belga.

Guarda L'intervista effettuata ad Alessandro Nirchio:

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martedì 20 maggio 2025

Il territorio non è più nostro: il più grande parco eolico d’Italia sorgerà davanti alla costa di Bari


Barium Bay, il parco eolico offshore più grande d’Italia
tra promesse verdi e impatti sul territorio

Una vasta area del mare Adriatico meridionale, antistante i Comuni di Bari, Giovinazzo, Molfetta, Barletta e Andria, sarà presto occupata da 74 aerogeneratori al largo, alti oltre 260 metri, per una potenza complessiva prevista di 1.110 MW. È il progetto “Barium Bay”, il più imponente parco eolico offshore mai approvato in Italia. La realizzazione è affidata a Galileo Green Energy S.p.A. e consisterà in una superficie marina occupata di circa 163 km² che sarà interdetta alla navigazione e alla pesca.

Un progetto di tale portata, se da un lato viene presentato come una risposta necessaria alle sfide energetiche ed ecologiche, dall’altro solleva preoccupazioni profonde per l’impatto ambientale, economico e paesaggistico che avrà su un’ampia fetta di territorio e sul fragile equilibrio delle economie locali, in particolare quella della pesca, già gravemente in crisi.

Una costa trasformata: da vele a pale eoliche

Quella che una volta era una cartolina di vele e pescherecci rischia di diventare uno scenario industriale. I pescatori locali da tempo denunciano una crisi profonda dovuta all’aumento dei costi di carburante, alla scarsità di pescato e ai prezzi imposti dalla filiera che spesso non coprono i costi di produzione. Ora, la sottrazione forzata di parte del mare aggrava la situazione: le zone interdette alla pesca saranno vaste, e il rischio è che intere famiglie perdano definitivamente la possibilità di svolgere il proprio mestiere.

Dubbie certezze: e tra 15 anni, cosa resterà?

I documenti progettuali parlano di una vita utile stimata di circa 30 anni per l’impianto, ma alcune analisi realistiche indicano che già dopo 15-20 anni si potrebbe andare incontro a usura, corrosione e problemi strutturali. Le pale, costruite con materiali compositi difficili da riciclare, potrebbero rimanere abbandonate in mare se non correttamente smaltite, con gravi conseguenze sull’ambiente marino e costiero.

Uno studio ufficiale sul ciclo di vita dell’impianto (LCA – Life Cycle Assessment) mostra che, sebbene vi sia un ritorno energetico iniziale positivo, le fasi di dismissione e i rifiuti generati rappresentano una criticità non trascurabile.

file ufficiale LCA – ciclo di vita

A ciò si aggiunge un’ulteriore inquietudine: se l’azienda fallisse o si ritirasse – come purtroppo già accaduto in altri casi di impianti rinnovabili – chi si farà carico dello smantellamento e della bonifica?

Le opere a terra: rischio frane e dissesto

Non meno rilevanti le opere “onshore”: per collegare l’impianto alla rete elettrica nazionale si prevede il passaggio di cavi e infrastrutture attraverso zone caratterizzate da pericolosità geomorfologica, cioè aree soggette a frane, smottamenti o instabilità del suolo. Una scelta che secondo alcuni esperti potrebbe compromettere ulteriormente la sicurezza del territorio.

Il più grande impianto d’Italia, ma per chi?

Barium Bay è, ad oggi, il parco eolico più esteso del Paese, superando anche i progetti offshore previsti davanti alla Sardegna. Tuttavia, i benefici diretti per i cittadini non sono chiari. L’energia prodotta non sarà necessariamente destinata al consumo locale, e si teme che i vantaggi economici si concentrino su pochi grandi gruppi, lasciando alla popolazione solo i costi ambientali e paesaggistici.

Come già sottolineato da numerosi comitati e cittadini, i progetti vengono spesso redatti dagli stessi soggetti che li promuovono, con un margine di discrezionalità che rischia di mascherare impatti e problematiche reali. A ciò si somma l’imprevedibilità dei fattori in corso d’opera: modifiche, ritardi, complicazioni tecniche.

E allora, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca: i cittadini avranno vantaggi reali o saranno semplicemente spettatori passivi di un’operazione calata dall’alto, che toglie pezzi di mare e di terra senza restituire nulla?

Link utili e fonti:

Ulteriori riferimenti:

Il tema è stato già affrontato in un altro nostro articolo presente qui:
Ascolta la nostra Sintesi Radiofonica

domenica 18 maggio 2025

“Voglio Vederti Danzare”: a Bari e Lecce il concerto omaggio a Battiato con orchestra, band e dervisci rotanti

Dopo il grande successo dell’anteprima romana e delle prime date del tour, lo spettacolo “Voglio Vederti Danzare – Il Grande Concerto”, omaggio immersivo all’universo di Franco Battiato, arriva in Puglia per due serate emozionanti: il 29 maggio al Teatro Petruzzelli di Bari e il 30 maggio al Politeama Greco di Lecce.


Diretto dalla visione artistica di Rossana Raguseo, che abbiamo intervistato in esclusiva su IdeaNews, lo spettacolo attraversa l’intera carriera del Maestro siciliano, fondendo musica, spiritualità e poesia. Sul palco si alternano voci straordinarie, una band di altissimo livello, l’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Giovanni Cernicchiaro, e gli ipnotici dervisci rotanti, simbolo visivo della trascendenza che Battiato ha spesso evocato nei suoi testi. L’effetto scenico è potente: ogni brano è una tappa di un viaggio interiore tra misticismo, elettronica colta, amore, ricerca, vibrazioni e immagini.

Dai brani iconici come Centro di gravità permanente e Prospettiva Nevskij fino ai momenti più spirituali, tutto contribuisce a rinnovare il legame del pubblico con un artista che ha saputo essere sempre in anticipo sui tempi.

La nostra intervista a Rossana Raguseo, ideatrice e anima del progetto, è disponibile da oggi su IdeaNews. Un’occasione per scoprire cosa si cela dietro le quinte di uno degli omaggi più raffinati e coinvolgenti dedicati a Franco Battiato.

Non perdete l'appuntamento con l’arte, la musica e la memoria: 

29 maggio a Bari, 30 maggio a Lecce.


🎥 VOGLIO VEDERTI DANZARE - INTERVISTA ESCLUSIVA A ROSSANA RAGUSEO

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sabato 17 maggio 2025

Ether Weave Project pubblica il videoclip ufficiale di “Dream Live – La libertà di sognare”: una visione tra musica, simboli e luce

È online su YouTube il videoclip ufficiale di “Dream Live – La libertà di sognare”, la versione Synthesy del brano firmato da Ether Weave Project, che sta conquistando l’etere grazie al sostegno di numerose emittenti radiofoniche italiane. Un’opera che travalica il semplice ascolto, trasformandosi in un’esperienza audiovisiva immersiva, tra luci sintetiche, visioni oniriche ed emozioni elettroniche.

Il brano, scelto come colonna sonora ufficiale del MolFest 2025, si distingue per la sua forza evocativa, con un ritornello immediato e una melodia coinvolgente che si fonde a un sound synthwave raffinato e travolgente. Una cifra stilistica che ha attirato l’attenzione di molte realtà radiofoniche del Paese, tra cui quelle del Circuito Airplay, il network nazionale di promozione della musica emergente che da anni sostiene nuovi linguaggi sonori.

A rafforzare la diffusione e la credibilità del progetto c’è anche il supporto della REA – Radiotelevisioni Europee Associate, associazione di riferimento per le emittenti locali, che promuove la libera espressione artistica e la valorizzazione delle produzioni indipendenti.

📽️ Guarda ora il videoclip ufficiale:
Dream Live – La libertà di sognare (Synthwave Mix) – YouTube

La storia e l’identità del progetto Ether Weave Project sono raccontate anche in una intervista esclusiva realizzata da Miriana Catacchio, dove emergono i retroscena del brano, il rapporto tra creatività e intelligenza artificiale e la visione artistica che ha portato alla nascita di Dream Live.

🎧 Ascolta l’intervista esclusiva:
L’anima nascosta dietro Dream Live – Intervista a Ether Weave Project

Il viaggio musicale diventa spettacolo con “Dream Live Show – La libertà di sognare”, ideato e diretto da Lucia Catacchio, che porterà sul palco del MolFest una performance che unisce le sigle dei cartoni animati cult, danza, visual art e un set live firmato DJ Mizio. Il festival, in programma a Molfetta dal 27 al 29 giugno 2025, è uno degli appuntamenti più attesi dell’anno dedicati all’innovazione culturale, sociale e musicale.


RADIO CHE STANNO TRASMETTENDO IL BRANO:

Radio IdeaRadio Altamura UnoPRL 101.7Radio JTJDimensione RadioBierredue Basilicata, Radio 2Radio RCCRadio Centro Fiuggi FM 101.8Radio Lecco Città ContinentalRadio SalentoRadio Base MisterbiancoRadio VenereRCM 104The Power Radio StationRadio RuotiRadio OrizzontiRTA PlanetRadio Blu ItaliaRadio MargheritaRete Top 95Radio Punto ZeroRadio Reporter AostaRadio BirikinaValle d'Aosta 101Antenna Web, Radio Irene, Radio Antenna Web, Radio Antenna Petrignao, Radio Esse, Radio Calabria, Radio Deltauno


MEDIA E NETWORK CHE HANNO DATO SPAZIO AL PROGETTO:

REA – Radiotelevisioni Europee Associate – https://www.reasat.eu/
Le 100 Radio e TV – https://www.reasat.eu/le-100-radio-tv/
Disconovità – https://www.disconovita.it/
La Folla – https://www.lafolla.it/
TV Numeri Uno – https://www.tvnumeriuno.it/
ASLIM Italy – https://www.aslimitaly.it/

📽️ Ether Weave Project - Dream Live – La Libertà di Sognare (Synthwave Mix)

 


🎤 Ether Weave Project – Intervista esclusiva: l’anima nascosta dietro “Dream Live”
 


ALLARME ROSSO: La "Transizione Ecologica" è la Tenaglia per Sbranare il Risparmio degli Italiani – Il Video-Shock che Cita Franco Fracassi

Dietro l'imposizione di case green e auto elettriche, un piano di esproprio generazionale. Milioni di immobili a rischio, costi insostenibili per le famiglie: la denuncia che scuote il web e chiama in causa la grande finanza con i suoi trilioni di dollari.

Un video-denuncia di rara potenza sta incendiando il dibattito online che vi riproponiamo in calce, squarciando il velo di ipocrisia sulla cosiddetta "transizione ecologica" e svelandola per quello che, secondo gli autori e le fonti citate come il giornalista Franco Fracassi, realmente è: un colossale e spietato assalto al più grande risparmio privato del mondo, quello degli italiani. Non si tratta di ambientalismo, tuona il filmato, ma di una gigantesca operazione di ingegneria finanziaria volta a trasferire ricchezza dalle tasche dei cittadini ai forzieri insaziabili della finanza globale.

Il Tesoro nel Mirino: Il Patrimonio Immobiliare Italiano, Vecchio e Vulnerabile

Il video parte da una constatazione agghiacciante, ribadita con forza dalle parole di Franco Fracassi: il risparmio privato italiano è il più cospicuo a livello mondiale e, come tale, fa gola a molti. Ma come mettere le mani su questo tesoro, costituito in gran parte da proprietà immobiliari? La risposta, secondo il filmato, è la "transizione ecologica" imposta dall'Unione Europea.

La minaccia si fa ancora più tangibile se si considera lo stato reale del nostro patrimonio edilizio. Stime ufficiali e analisi di settore, come quelle dell'ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l'Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) o di associazioni di categoria come Confedilizia, dipingono un quadro allarmante:

  • Circa il 60-65% degli edifici residenziali italiani è stato costruito prima del 1976, anno della prima normativa organica sul risparmio energetico.

  • Di conseguenza, una quota impressionante del patrimonio immobiliare, stimata da ISTAT e ENEA intorno al 70-75% (oltre 9 milioni di edifici su circa 12 milioni residenziali), ricade nelle classi energetiche più basse (G, F, E). In particolare, si stima che oltre il 34% sia in classe G e un altro 20% in classe F.

    Questi dati, che trovano riscontro in numerose analisi, indicano che milioni di abitazioni, spesso costruite con sacrifici generazionali, necessiterebbero di interventi radicali e costosissimi per adeguarsi ai nuovi, draconiani standard energetici europei. Il video è esplicito sui costi: si parla di decine di migliaia di euro per intervento, con cifre che possono facilmente raggiungere i 50.000-60.000 euro per unità immobiliare, se non di più, a seconda della tipologia dell'edificio e del livello di efficientamento richiesto.

La Spirale Infernale: Indebitamento o Svendita a Prezzi da Saldo ai Giganti della Finanza

Di fronte a tali cifre, il cittadino medio si troverebbe con le spalle al muro:

  1. Contrarre mutui pesantissimi: Chi potrà permetterselo (e ottenere credito) si vedrà costretto a indebitarsi per decenni, erodendo il proprio risparmio e la propria capacità di spesa futura, di fatto pagando un "pizzo verde" alle banche.

  2. Svendere l'immobile: Chi non potrà o non vorrà indebitarsi sarà costretto a vendere la propria casa. Ma a chi? E a quale prezzo? Il video dipinge uno scenario da incubo: un mercato immobiliare invaso da proprietà "non conformi", il cui valore crollerà verticalmente. Questo permetterebbe ai grandi fondi d'investimento internazionali – come BlackRock, Vanguard e State Street, colossi con un potere di fuoco combinato che gestisce asset per oltre 20 trilioni di dollari (ventimila miliardi!) – di fare man bassa, acquistando a prezzi stracciati il frutto del lavoro di intere generazioni di italiani. Un capitale immenso, pronto a fagocitare interi quartieri, trasformando i proprietari in affittuari.

Si tratta, né più né meno, di un esproprio di massa mascherato da nobili intenti ambientali. Una "nuova schiavitù", come la definisce una delle voci nel video, dove i cittadini diventano inquilini a vita nelle case che un tempo possedevano, o sono costretti a migrare da abitazioni rese invivibili da un punto di vista economico.

Conclusioni: È Guerra Economica – L'Urgente Appello ad Aprire gli Occhi e a Informarsi

Il video, citando Fracassi e mostrando le sue opere come "Quarto Reich", è un grido d'allarme, un appello disperato alla presa di coscienza collettiva e a una ferma opposizione a quello che viene dipinto come un vero e proprio atto di guerra economica contro i popoli, e in particolare contro il popolo italiano, "colpevole" di essere ancora troppo "ricco" e indipendente grazie al suo ingente risparmio privato.

Le conclusioni tratte sono terrificanti e non lasciano spazio a interpretazioni edulcorate:

  • Distruzione del risparmio privato: L'obiettivo primario è l'azzeramento della ricchezza accumulata dagli italiani, rendendoli più vulnerabili e dipendenti.

  • Concentrazione della proprietà: Il patrimonio immobiliare passerebbe dalle mani dei singoli cittadini a quelle di poche, gigantesche entità finanziarie con capitali sterminati.

  • Controllo sociale: Chi controlla la casa e l'energia, controlla la vita delle persone. La "transizione" imporrebbe anche modelli di consumo e stili di vita decisi altrove (WEF, BRI, citati come architetti di questo piano).

L'invito finale è perentorio e non può essere ignorato: informarsi attivamente, scavare oltre le narrazioni ufficiali e le rassicurazioni di facciata, comprendere i veri interessi in gioco e le reali conseguenze di queste politiche. Solo una cittadinanza consapevole e critica, suggerisce il video e il lavoro di figure come Franco Fracassi, potrà sperare di resistere a questo tentativo di spoliazione generazionale e difendere non solo il proprio patrimonio, ma la propria libertà e sovranità. L'allarme è lanciato: o ci si sveglia ora, o il futuro sarà di povertà e sottomissione.


Chi è Franco Fracassi

Franco Fracassi è un giornalista investigativo e documentarista di fama, con oltre trent'anni di esperienza sul campo. La sua carriera è stata dedicata a svelare le dinamiche oscure del potere e i meccanismi di manipolazione dell'informazione. Ha coperto eventi storici di portata mondiale, dalla caduta del Muro di Berlino al G8 di Genova, lavorando per testate italiane e internazionali.

Nel suo acclamato libro "Sotto la notizia niente", Fracassi analizza come le notizie vengano selezionate, costruite e diffuse per influenzare la percezione pubblica, arrivando a dimostrare come eventi inesistenti possano essere presentati come reali. È autore di numerosi altri saggi e inchieste scottanti, tra cui "Quarto Reich", che indagano i legami tra finanza, politica e poteri sovranazionali.

Come documentarista, ha realizzato opere di grande impatto, tra cui il pluripremiato "Zero - Inchiesta sull'11 settembre", che ha sollevato interrogativi cruciali sulla versione ufficiale degli attentati. Il suo lavoro, che include anche la fotografia d'inchiesta con partecipazioni a concorsi come il World Press Photo, è un costante invito alla riflessione critica e alla ricerca di un giornalismo indipendente, unica vera difesa contro la manipolazione.

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