Due temi centrali stanno animando il dibattito pubblico negli Stati Uniti: la regolamentazione delle tecnologie mRNA e la proibizione della geoingegneria.
Roberto Nuzzo su Telecolor
L'intelligenza artificiale generativa è ormai parte del nostro quotidiano digitale, e Meta (società madre di Facebook e Instagram) si appresta a fare un passo significativo: utilizzare i dati pubblici dei propri utenti per addestrare e migliorare i suoi modelli IA, come il chatbot Meta AI e il modello linguistico Llama. Questa decisione ha messo in luce un importante diritto degli utenti europei, sancito dal GDPR: la possibilità di opporsi a questo specifico utilizzo dei propri dati personali. Ma cosa comporta questa scelta e chi dovrebbe valutare di agire prima della scadenza indicata per la fine di maggio 2024?
Quali Dati Userà Meta?
L'intenzione dichiarata da Meta è quella di utilizzare le informazioni che gli utenti rendono pubbliche sulle sue piattaforme (Facebook e Instagram). Questo comprende specificamente:
Post resi pubblici.
Foto pubbliche e le relative didascalie.
Commenti lasciati su contenuti pubblici.
Dati derivanti dall'interazione diretta con i servizi IA di Meta (ad esempio, se si utilizza Meta AI su WhatsApp).
Meta ha specificato che il contenuto dei messaggi privati scambiati tra utenti non verrà utilizzato per questi scopi di addestramento, a meno che non vengano volontariamente condivisi con l'IA stessa.
Il Diritto di Opposizione: Come e Perché Agire Entro Fine Maggio
Il Regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR) dà agli utenti il potere di dire "no" a questo tipo di trattamento. Meta ha messo a disposizione dei moduli online specifici per esercitare tale diritto.
La tempistica è fondamentale. Come chiarito anche dalle autorità Garanti per la Privacy:
Opposizione ENTRO fine maggio: Ha un effetto più ampio. Meta si impegna a non utilizzare i dati pubblici (passati e futuri) per l'addestramento della sua IA generativa.
Opposizione DOPO fine maggio: L'opposizione sarà valida solo per i dati generati successivamente. I contenuti già online potrebbero essere già stati processati o esserlo in futuro.
Nessuna opposizione: Equivale a un consenso implicito all'utilizzo dei dati pubblici e delle interazioni con l'IA per gli scopi di addestramento dichiarati.
Come Esercitare l'Opposizione (Link Ufficiali):
È possibile opporsi compilando i moduli resi disponibili da Meta:
Utenti Facebook: https://www.facebook.com/help/contact/712876720715583
Utenti Instagram: https://help.instagram.com/contact/767264225370182
Non utenti (se si teme che i propri dati siano presenti, es. foto): https://www.facebook.com/help/contact/510058597920541
Esiste anche un modulo specifico per richiedere la cancellazione di informazioni di terzi utilizzate per l'addestramento dell'IA generativa.
Opporsi o Non Opporsi? Una Valutazione Personale
Non esiste una risposta unica, la scelta dipende dalle proprie esigenze e dalla propria visione.
Considera di OPPORTI se:
La tua priorità è la privacy: Desideri mantenere il massimo controllo possibile sull'uso dei contenuti che condividi pubblicamente, limitando il loro impiego per finalità diverse dalla visualizzazione sulla piattaforma.
Sei preoccupato per l'evoluzione dell'IA: Preferisci non contribuire con i tuoi dati all'addestramento di questi sistemi, magari per motivi etici o per scetticismo sul loro utilizzo.
Vuoi semplicemente esercitare un diritto: Il GDPR ti offre questa possibilità e intendi avvalertene.
Considera di NON OPPORTI se:
Sei un creator, un'azienda, un ente pubblico o un ricercatore: Potresti desiderare che l'IA di Meta impari dai tuoi contenuti pubblici. Questo potrebbe, in teoria, aiutare l'IA a comprendere meglio i tuoi argomenti, prodotti, servizi o stile, potenzialmente migliorando le interazioni future o l'inclusione delle tue informazioni nella sua "base di conoscenza".
Vedi un valore nello sviluppo dell'IA: Credi che fornire dati (limitatamente a quelli pubblici) possa contribuire a creare strumenti IA più utili, accurati e rappresentativi della realtà.
Valuti l'impatto come limitato: Ritieni che, data l'enorme mole di dati a disposizione di Meta (inclusi quelli su di te condivisi da altri), la tua opposizione individuale avrebbe un effetto pratico trascurabile.
Cosa Succede Comunque?
È importante notare che, anche opponendosi, Meta afferma che potrebbe comunque trattare informazioni che ti riguardano per migliorare i suoi servizi IA, ad esempio se i tuoi dati appaiono in contenuti pubblici condivisi da altri utenti (foto, menzioni). Le autorità europee stanno attualmente esaminando la legittimità di queste pratiche e l'effettiva tutela garantita agli utenti, inclusa quella dei minori.
In Conclusione:
Meta sta per utilizzare i dati pubblici per addestrare la sua IA. Hai tempo fino alla fine di maggio per decidere se opporti a questo specifico utilizzo tramite i moduli ufficiali. Valuta attentamente le tue priorità in termini di privacy, visibilità e percezione dell'intelligenza artificiale per fare una scelta informata.
Dopo la fine della Guerra Fredda e la dissoluzione dell'Unione Sovietica, la NATO ha rischiato di perdere la sua ragione d'essere. Senza un avversario definito, l'alleanza ha dovuto affrontare un dibattito interno sulla sua futura funzione. La Russia, che negli anni '90 sembrava aver cessato di essere una minaccia, è stata rapidamente reintrodotta nel discorso pubblico come il "nemico eterno". Questo non è solo un modo per mantenere coesa l'alleanza, ma anche un meccanismo per giustificare l'esistenza di un complesso militare-industriale che prospera grazie alla continua necessità di armamenti e difesa.
L'industria bellica è un settore che genera enormi profitti, ma a quale costo? Prendiamo ad esempio i missili: un missile a corto raggio come il FIM-92 Stinger costa circa 300.000 dollari. Questi sistemi sono progettati per intercettare aerei a bassa quota e possono essere lanciati da un singolo soldato. D'altra parte, i missili più costosi, come i sistemi di difesa aerea S-400 o i missili balistici intercontinentali (ICBM), possono superare i 100 milioni di dollari. Questi armamenti vengono spesso utilizzati in contesti dove la vita umana ha un valore economico irrisorio, con persone che guadagnano meno di un dollaro al giorno.
L'Italia, come membro della NATO, beneficia di contratti e commesse legati a questo complesso militare-industriale. Tuttavia, sorge un dilemma etico: è giusto partecipare a un ciclo che alimenta la guerra e la violenza, quando il costo umano è così elevato? La domanda si fa ancora più pressante se consideriamo che la sicurezza e la difesa non dovrebbero mai essere giustificate a spese della vita umana.
La frase "Il mostro che ti difende dal mostro che ha creato" riassume perfettamente questa dinamica. Così come il personaggio di Frankenstein, che crea un mostro per poi doverlo combattere, anche la NATO sembra dipendere dalla creazione di un nemico per giustificare la propria esistenza. Questo porta a una riflessione profonda: non sarebbe meglio per noi, come nazione, uscire dalla NATO?
Questa non è una proposta politica, ma un'esposizione di fatti concatenati che meritano una riflessione critica. La continua necessità di un "nemico" per giustificare l'esistenza di un'alleanza militare porta a una spirale di violenza e conflitto, mentre l'industria bellica prospera a spese della vita umana e della dignità.
In un mondo in cui le risorse sono limitate e le sfide globali richiedono cooperazione piuttosto che conflitto, è fondamentale riconsiderare il nostro ruolo all'interno della NATO. La domanda sorge spontanea: per l'Italia, non sarebbe strategicamente ed eticamente preferibile uscire dalla NATO? Attendiamo i vostri commenti e riflessioni su questo tema cruciale, che va oltre le divisioni politiche e tocca il cuore della nostra umanità.
Errori confermati sulla lapide di Papa Francesco (come documentato da Adnkronos) e un clima digitale sempre pronto a interpretare ogni segno, alimentano la ricerca di significati nascosti. In questo contesto, anche un'ipotetica, insolita iscrizione come "FR A NCISCUS" può diventare oggetto di analisi simbolica.